Xenoblade Chronicles 3 Anteprima: Komm süsser Tod

XENOBLADE CHRONICLES 3 ANTEPRIMA

Mercoledì 22 giugno 2022, nel corso di un Nintendo Direct dedicato interamente all’anteprima di Xenoblade Chronicles 3, abbiamo ricevuto una panoramica completa e massiva sul prossimo JRPG in esclusiva per Nintendo Switch. Eh beh: sembra davvero, davvero enorme. I 20 minuti di diretta sono praticamente volati, mentre una dietro l’altra ci venivano mostrate a ritmo sincopato non solo la storia “da sinossi” del gioco; ma anche parte della lore e delle sue fondamenta, e persino la maggior parte delle meccaniche di combattimento. In pratica, quasi tutte le attività che i giocatori potranno svolgere nel gigantesco mondo aperto di Xenoblade 3 hanno ricevuto una copertura informativa più che soddisfacente. Abbastanza da convincere tutti, fan o meno dell’ormai “triplete” marchiato Monolith Soft ? Quasi. 

Xenoblade Chronicles 3 ha ricevuto quello che definirei senza remore un “rilascio lampo”. E’ stato annunciato solo a febbraio ed ora, a fine giugno, è già dietro l’angolo. E sembra, conservo ancora un po’ di indeterminazione per il piatto forte che ci aspetta a breve, non aver abbandonato le proprie radici. Perché avrebbe dovuto? Il fascino di Xenoblade 1, come di Xenoblade 2 e del suo DLC Torna, consiste in quello strano mix di magia, tecnologia, esoterismo “alla Evangelion”. Pertanto non stupisce la sensazione di lieve deja-vu che avvolge lo spettatore che ha già giocato a Xenoblade 1 e 2. Piuttosto, sono stato sorpreso dalla prepotente vibrazione emotiva che accompagnerà, probabilmente, tutta la narrazione. Più in stile Xenoblade 1? O piuttosto 2? O ancora… inedita? I mech ci sono, piccoli, medi, grandi. Le citazioni, per ora esclusivamente estetiche, non mancano. Ma i dubbi sollevati insieme al sipario… da intro e outro del lungo trailer di questo mercoledì 22 giugno lasciano ancora parecchio spazio per elucubrazioni e interpretazioni varie.

XENOBLADE CHRONICLES 3 ANTEPRIMA

Xenoblade Chronicles 3: solo 10 anni per combattere

Una cosa è certa: Xenoblade Chronicles 3 sembra giostrarsi con ancor più forza nel fascino per la guerra totale, contraddistinta dall’immancabile tema della lotta di classe, e la ricerca del vero significato del concetto di libero arbitrio. Il gioco si svolgerà in una terra chiamata Aionios, dove i residenti di due colonie in guerra, Keves e Agnus, trascorrono vite brutali e brevi all’insegna del combattimento. Ogni abitante, infatti, esiste sulla terra per soli 10 anni. Terminati i quali si dissolve, tornando a essere energia per il proprio schieramento. Coloro che in battaglia uccidono più avversari, non solo ottengono l’onore di morire di fronte alla regina del paese. Ma, inoltre, contribuiscono a nutrire misteriose entità con l’energia degli avversari abbattuti. Oppure, possono decidere di riempire un “serbatoio” di cui ciascun abitante è dotato: un orologio, che prolunga la loro vita sottraendola ai nemici abbattuti. Ma quando due gruppi di tre giovani ciascuno, provenienti dai due schieramenti contrapposti si incontrano durante una missione di operazioni speciali, un misterioso vecchio con gli occhiali interviene per rivelare una minaccia più profonda in agguato dietro… le quinte. Ne conseguono intrighi, macchinazioni, e la, sembrerebbe, lunghissima trama di Xenoblade Chonicles 3. PER ORA slegata, a grandi linee, dagli eventi di Xenoblade Chronicles 1 e 2.

Abbiamo poi potuto anche dare uno sguardo al cast di protagonisti del gioco. C’è Noah, lo “Shulk” (ergo spadaccino) con indosso una evocativissima giacca rossa. Eunie, un guaritore “sfacciato e schietto”. Lanz, il tipico enorme tizio con la spada (tank?); Mio, un veggente armato di doppio chakra (Xena vibe che si intensifica rilevata!); e poi Taion, il tattico “filosofico” sempre pronto a dispensare massime potentissime, e Sena, un piccolo combattente peloso che porta con sé una gigantesca palla da demolizione. Chi sarà a tradirci stavolta? Difficile a dirsi. Di solito, se dovessimo scommetterci e seguire le tradizioni della saga, è sempre il personaggio più simpatico; quello con cui ci relazioniamo meglio nel corso della partita. Chissà.

XENOBLADE CHRONICLES 3 ANTEPRIMA

Xenoblade Chronicles 3: considerazioni sparse (e analisi)

Non intendo andare troppo nello specifico in questo pezzo anteprima di Xenoblade Chronicles 3. In parte perché il video trailer, da solo, lo fa già sufficientemente bene e con tanto di immagini a supporto. Ma on è mia intenzione lasciarvi con la patata bollente di vederlo senza un’interpretazione personale. Ecco, quindi, una rapida (più o meno) carrellata di cos’altro è stato mostrato in Xenoblade Chronicles 3 Direct. O meglio, di cosa è stato mostrato, e di come l’ho interpretato dopo due capitoli principali vissuti entrambi con lacrimoni e tanto, tanto tempo a disposizione.

Anzitutto, partirei dal vero protagonista di ogni JRPG: il mondo di gioco. L’avevamo già capito da un trailer pubblicato poche settimane fa, focalizzato interamente sul territorio e i suoi paesaggi, ma… Aionios sembra grande, davvero grande. Del resto, la saga di Xenoblade ha sempre offerto ai giocatori mondi gargantueschi, “bravi, buoni e belli” in cui distribuire sapientemente avversari piccoli, medi, grandi e… grandissimi. Ma Aionios sembra davvero essere la sublimazione dell’abilità di Monolith. Giunti a cinque anni di ciclo vitale per Switch, non ci aspettavamo altro. Spero solo che il framerate riesca a rimanere stabile anche in portatilità, e che per consentire ciò il pop-in non venga abusato come in altre produzioni recenti (nessun rancore Game Freak, giuro). 

Se dopo il precedente paragrafo avete paura di perdervi nel vasto mondo di gioco, però, disperdetela: i percorsi delle missioni sono evidenziati davvero bene (sembrerebbe), e la strada da seguire parrebbe essere stata evidenziata ancor meglio che nei precedenti capitoli. Una linea rossa ti mostrerà infatti esattamente dove devi andare per raggiungere la tua destinazione. Il che, per alcuni, potrebbe essere più un difetto che un pregio. Ma in attesa di scoprire se la guida è disattivabile o meno, colgo l’occasione per fare outing: i quality of life updates, per me, son sempre i benvenuti. Non è divertente, né impegnativo correre a velocità pangolino per km e km. Solo per scoprire che hai seguito l’indicatore sbagliato, e dovevi girare a sinistra a quel bivio montano. 

Di tanto in tanto, poi, cammina cammina, sentirete magari il bisogno di riposare. Sarete felici di scoprire che in Xenoblade 3 sono distribuiti vari avamposti dove scoprire l’artigianato, la cucina e… la comodità dei letti di ogni area visitabile. Ma trascendendo il mero “entro in città, compro tutto, mangio dormo e addio”, Xenoblade 3 ci offre momenti narrativi anche durante questi stalli ludici. Tutte le attività summenzionate, infatti, sono eseguibili stando fianco a fianco con i tuoi compagni, che sia davanti a un falò, una tavola imbandita o altro. Ovviamente, per fare conversazione, e stilare un resoconto riguardo ciò che hai sentito dagli NPC. A volte per ragioni di pura lore o trama, altre per avviare o concludere nuove serie di missioni opzionali. Che sia stato inserito anche, silenziosamente, un sistema di relazioni tra i pg? Sarebbe opportuno, dato che in battaglia, praticamente, vanno sempre portati avanti “a coppie”.

Questo perché ora, i personaggi possono fondersi in mini-mech personalizzati. Questa nuova modalità è chiamata, nel trailer, “Ouroboros“, e almeno io ci vedo tanto, tanto TANTO Evangelion dentro. Dato che durante gli scontri semi-action ci troveremo a scegliere le azioni di due PG contemporaneamente, usando il D-pad sinistro e tasti a destra, ha senso che, una volta combinati, le abilità del mech rispecchino quelle degli originali prima della fusione. E che siano, almeno in apparenza, risolutive per ogni scontro. Tuttavia, non sognate troppo: le coppie per ogni fusione  sono basate sulla trama. Quindi, sono fisse e immodificabili. Sarà anche perché, finalmente, i personaggi sono dotati di classi selezionabili, oltre alle specializzazioni legate ai loro ruoli come attaccante, difensore e guaritore. E dunque, creare un sistema di fusioni intrecciate avrebbe richiesto un lavoro di bilanciamento dei poteri davvero eccessivo e ridondante. Soprattutto a fronte del numero già elevatissimo di dati e tech da tenere a mente. Ciascuno dei sei membri del gruppo avrà classi correlabili con il ruolo e basate su equip e poteri. Ogni classe può aumentare di grado da sola, o “in combo” con uno skill three dedicato interamente agli Ouroboros. Infine, le Master Arts sono abilità speciali in stile ultimate, che possono essere equipaggiate a prescindere dalle classi, permettendoti di creare persino build ibride. Ah, a complicare il tutto, ci si mette pure il fatto che si potranno, in date fasi di gioco, reclutare eroi extra rispetto ai sei del team base. Questi NPC chiamati “eroi“, sono unici, e li incontrerai durante il gioco per variare il combat style rispetto a quello delle classi standard dei sei personaggi in dotazione dall’inizio.

Komm, süsser Tod

Originariamente previsto per il rilascio a settembre, Xenoblade Chronicles 3 ha sorpreso tutti uscendo in anteprima (quando mai nel mondo videoludico!). Fissando, quindi, la sua data di uscita al 29 luglio 2022. Non solo: Monolith Soft ha confermato che il titolo sarà dotato di un Pass di espansione da 30 Euro, che fornirà nuovi personaggi e contenuti di storia dalla release fino a Dicembre 2023. Che sia questo, lo spazio DLC a lento rilascio, il luogo dove la definitiva fusione dei tre capitoli della serie Xeno avrà compimento? Mica avranno rilasciato il gioco prima, tagliando pezzi importanti da inserire in un pacchetto a pagamento… vero? Nell’attesa di scoprirlo, e di passare almeno 200 ore sul PARREBBE meraviglioso JRPG (indeterminismo, conserviamo l’indeterminismo Lorenzo, sennò ci danno dei fanatici!) vi lascio con un parallelismo che, alla luce di questo trailer finale di Xenoblade 3, mi pare più che azzeccato.

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: Monolith Soft

Publisher Nintendo

Data D’uscita: 29 luglio 2022

Tre è il numero perfetto! Un numero mistico, religioso, esoterico. Che non è quasi mai sfuggito dalle sapienti mani degli sviluppatori nipponici, quando c’è stata opportunità di renderlo ancor più potente. Come simbolo di completamento. Come simbolo di conclusione definitiva. Ma se devo dirla tutta, fin dal primo capitolo, in Xenoblade Chonicles, la serie, non sono mai state risparmiate simbologie semi-religiose, potenti e mescolate, non shakerate, con la fantascienza e il tecno-fantasy moderno. Un luogo dove divinità, umani che giocano a fare le divinità, robot, anime, giovani ragazzi a bordo di mecha, spade luccicanti e dilemmi esistenziali, guerre e mostri diventano un tutt’uno. E ci emozionano come pochi altri titoli hanno saputo fare nella storia videoludica. In un infinito ciclo di creazione e distruzione (i simboli dell’infinito nei corpi dei nemici? L’Ouroboro come emblema del “neverending”, il serpente che si mangia dalla coda?) il mondo di Xenoblade 3 mi fa sognare. Ma, anche, mi spaventa da morire. Vi ricorda niente? A buon intenditor, poche strofe…

It all returns to nothing
It all comes tumbling down
Tumbling down, tumbling down
It all returns to nothing
I just keep letting me down
Letting me down, letting me down…

https://www.youtube.com/watch?v=zc6KUlXP–M&ab_channel=SonLe

“SHULK, ENTRA NELL’EVANGELION!”
*sipario*

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.