Stranger of Paradise Final Fantasy Origin Trials Of The Dragon King Recensione: il ritorno di Bahamut

Stranger of Paradise Final Fantasy Origin

Dopo alcuni mesi dall’uscita del titolo originale, siamo di nuovo qui per riaccendere i riflettori su una delle produzioni Square Enix più discusse nella saga dei cristalli per eccellenza. Se infatti nel mese di marzo avevamo visto insieme a voi cosa ci aspettava nella storia principale offerta da Stranger of Paradise Final Fantasy Origin (di cui vi rimandiamo alla nostra recensione a questo link), con qualche dubbio su quanto avevamo per le mani, torniamo adesso per vedere insieme cosa ci propone il DLC dal titolo Trials of the Dragon King, localizzato in italiano con “Cimenti di Bahamut, il Re Dragone”, disponibile da qualche giorno e in grado di offrirci diversi nuovi contenuti, ma anche di difficoltà. Si tratta del primo di tre componenti aggiuntivi e ancillari alla storia originale realizzata da Square Enix e KOEI TECMO GAMES, in uscita il 20 luglio con nuove missioni e armi, oltre a ulteriori contenuti aggiuntivi, così come boss e difficoltà a livelli davvero impegnativi. Segnaliamo fin da ora una caratteristica specifica di questo contenuto: se è vero che possiamo scoprire una nuova parte di storia, questa si colloca però dopo il finale del gioco base, dunque dovrete aver terminato il gioco per potervi accedere. Vediamo insieme cosa succede dopo la fine di Stranger of Paradise Final Fantasy Origin, che evidentemente fine non è.

Stranger of Paradise Final Fantasy Origin Trials of The Dragon King: il ritorno trionfale di Bahamut

Come ci anticipa più la versione italiana, che quella originale, del titolo di questo DLC, in questa espansione abbiamo a che fare con Bahamut, il Re Dragone, colui che presta consigli e forza a Jack e ai suoi compagni nelle nuove sfide che ci attendono dopo la conclusione della storia principale del titolo in questione. In questo primo contenuto aggiuntivo pensato per arricchire la vicenda uscita quattro mesi fa, possiamo ora affrontare un livello di difficoltà inedito, che ci consente non solo di metterci alla prova in modo decisamente sfidante e complesso, ma anche di ottenere ricompense uniche. Lo abbiamo detto poc’anzi, per accedere a questa nuova avventura inedita, abbiamo bisogno di aver completato la storyline principale, evento a cui segue lo sblocco del livello di difficoltà Caotica. Grazie a questo obiettivo raggiunto, possiamo affrontare la nuova missione principale “Luce della possibilità” e come aveva già dimostrato la difficoltà Caotica, il livello di difficoltà è decisamente più elevato e non impiegherà troppo tempo a metterci alle strette. Questa costante ricerca di difficoltà e di sfida si rivela però a lungo andare un neo del DLC in questione, in quanto coloro che non si sono impegnati in particolar modo nei potenziamenti in fase di storia principale noteranno ostacoli di non poco conto nell’affrontare gli eventi di Trials of the Dragon King; meno impegnativa, ma non meno sfidante e coinvolgente, sarà invece l’esperienza dei giocatori che avranno impiegato del tempo a potenziare classi. A proposito di queste ultime, nel DLC ci saranno 3 nuove classi disponibili: il Pellegrino, che grazie alla sua tecnica Gancio d’assalto ci consente di avvicinare un nemico e sconfiggerlo, l’Illusionista, che può evocare in battaglia un alleato magico a nostro supporto (una evocazione che costa tutti i nostri MP, ma che potrebbe decisamente valere la pena richiamare in aiuto), e l’Evocatore, che stavolta richiama in battaglia Bahamut per vestirne direttamente i panni per poco tempo. 

Stranger of Paradise Final Fantasy Origin

Un DLC decisamente impegnativo…

I suoi attacchi, come possiamo immaginare, si rivelano potenti e ci permettono di eliminare interi gruppi di nemici. Attenzione, però: anche nel caso delle classi appena elencate, le prime due saranno a disposizione non appena troveremo un’Asta all’interno del gioco, mentre l’ultima sarà sbloccabile solo dopo aver rispettato determinati prerequisiti. Bisognerà sudare parecchio per poter ottenere i poteri del Re Dragone. Come possiamo immaginare, quest’ultimo personaggio risulta ragionevolmente essere il fulcro del DLC, con il livello di difficoltà Bahamut che si eleva a un gradino ancora superiore a quello di Chaos. In questo caso infatti possiamo selezionare dei modificatori per rendere le sfide ancora più intense e ottenere conseguenti ricompense maggiori, ma solo dopo aver raccolto i Cimenti del Re Dragone possiamo anche riaffrontare le precedenti missioni e sbloccare nuovi dialoghi con Bahamut, scene e missioni inedite per affrontare potentissimi boss. Ancora una volta dunque il DLC ricalca quello che era l’imprinting della storia principale: il fulcro del titolo è legato più agli scontri e alle battaglie, che alla narrazione vera e propria. Infatti i contenuti narrativi di questa nuova porzione di trama saranno di fatto pochi e dovremo faticare parecchio per ottenere le scene aggiuntive. Per cercare di rendere meno esigente il livello di sfida richiesto, possiamo fare uso di una novità di questo DLC, ossia gli Accessori, capaci di donarci la possibilità di sfruttare gli attacchi peculiari degli avversari o ricevere bonus quando combattiamo contro certi avversari. Possiamo inoltre assegnare un accessorio a ciascun assetto per attribuirci effetti speciali, che non potremmo ottenere con armi e protezioni, oltre ad aumentare le statistiche più deboli o garantire effetti speciali, per avere ancora più opzioni per personalizzare il nostro equipaggiamento.

… e altrettanto focalizzato su scontri e contenuti secondari

Per chiudere il cerchio sull’offerta di Trials Of The Dragon King, abbiamo infine osservato come, grazie a questo primo episodio dell’espansione, potremo andare a cambiare il personaggio da noi utilizzato, ma solo nel suo aspetto esteriore e nell’estetica. Alla voce del menù Formazione possiamo modificare l’aspetto di Jack in quello di uno degli altri membri del party, senza però cambiare anche caratteristiche come l’equipaggiamento e le classi utilizzate. Dal canto nostro però, abbiamo rilevato qualche problema tecnico in quanto potevamo associare al nostro personaggio le sembianze dei membri attivi della squadra, rimando quindi con un personaggio doppio all’interno del party. Proprio i componenti della squadra possono infine godere dell’implementazione del sistema di Variazione di Classe, grazie a oggetti ricevuti dopo aver completato almeno una missione in modalità Bahamut e poter modificare gli attributi delle nostre classi in due tipologie: Limite e Visione. Sempre completando le missioni principali in questa nuova modalità, possiamo anche sbloccare il livello massimo di alcune classi, permettendoci di diventare ancora più potenti. Un notevole aiuto, considerando le sfide che ci attendono.

Piattaforme: Xbox Series X/S, Xbox One, PS4, PS5, PC

Sviluppatore: Team Ninja, Tecmo Koei, Square Enix

Publisher: Square Enix

Con questa prima parte di contenuti aggiuntivi a Stranger of Paradise Final Fantasy Origin, Trials Of The Dragon King si dimostra essere carente negli aspetti più narrativi e di longevità di gameplay, quanto al contrario parecchio sfidante nel livello di difficoltà proposto complessivamente. Abbiamo a disposizione inoltre una serie di contenuti che approfondiscono e rendono complesso il gioco che abbiamo per le mani, ma che presenta qualche problematica tecnica in certi momenti e che soprattutto offre un grado di difficoltà non sempre facilmente accessibile ai più. Non mancano di certo delle aggiunte interessanti, ma questo primo contenuto aggiuntivo lascia un gusto dolceamaro. Da un lato, delle classi davvero interessanti e innovazioni nella personalizzazione del personaggio, dall’altro una difficoltà di accesso poco comune, per un DLC, e con un senso di ripetitività non indifferente e a tratti noioso. Non ci resta dunque che rimanere con la curiosità di mettere le mani sui due prossimi contenuti aggiuntivi e scoprire se saranno ancora migliori di questo incontro con Bahamut.

VOTO: 7.3