Fire Emblem Engage è l’inizio davvero coi fuochi d’artificio del Nintendo Direct di fine estate andato in onda nella giornata del tredici settembre. L’evento è purtroppo coinciso con la morte della Regina Elisabetta II° e quindi, per una forma di rispetto verso di lei, Nintendo ha deciso di non mandarlo in onda nel Regno Unito. Se volete recuperare l’evento perché eravate impegnati o stavate facendo magari una visita medica nel frattempo, vi rimandiamo al nostro canale ufficiale Twitch, dove lo trovate col commento in italiano della redazione. Uno dei giochi più attesi per l’ammiraglia ibrida della casa di Kyoto è finalmente in dirittura d’arrivo, per riportare nei tempi moderni una serie che ci appassiona fin dai lontani anni novanta. Andiamo a scoprire insieme la nuova, eccezionale, installazione.
Fire Emblem Engage: un sonno durato mille anni…
Risale al’l’ormai lontano 1990 il debutto della serie su Nintendo Famicom, la versione giapponese del nostro Nintendo Entertainment System, e da allora la saga è stata presente praticamente su ogni console targata Nintendo, compresi i portatili, e lasciando fuori solamente la precedente famiglia PONG-Based Nintendo Color TV Game, per ovvi motivi, i Game & Watch, oltre che il controverso Nintendo Virtual Boy, per la felicità delle nostre diottrie. Escluse, purtroppo, anche console più diffuse come il primo Game Boy ed il Nintendo 64, dove non è mai uscito un Fire Emblem. Molti episodi sono stati originariamente rilasciati nel solo territorio giapponese, ma grazie ai moderni canali digitali ed ai remake quasi tutta la produzione è stata alla fine localizzata in inglese per il resto del mondo. Anche se le traduzioni amatoriali realizzate per gli emulatori hanno permesso a molti di poterli giocare anche prima del loro sdoganamento. Parecchi giocatori hanno però conosciuto la serie molto tardi, con gli ottimi capitoli Fire Emblem: Path of Radiance del 2005 su Nintendo GameCube o Fire Emblem: Radiant Dawn del 2007 per Nintendo Wii, appassionandosi poi alle origini del passato. Tra vecchi e nuovi fan, dunque, l’attesa per questo nuovo capitolo era decisamente altissima. Lo sviluppatore del nuovo Fire Emblem Engage per Nintendo Switch è il consueto team interno di Intelligent Systems, ed il gameplay ha svelato anche la data di uscita che, a sorpresa non è affatto lontana. Solo quattro mesi ci separano dal poter mettere le mani sopra la cartuccia di gioco, il day one è infatti fissato per il 20 gennaio 2023. Il protagonista del titolo si chiama Alear, un umano, ma allo stesso tempo un Drago Divino, ed è personalizzabile a scelta tra maschio e femmina, ed entrambi, a quanto pare, affronteranno l’avventura allo stesso modo. L’incipit del titolo è davvero romantico, e parla di un sonno durato la bellezza di mille anni. Appena destatosi dal sonno il protagonista, dotato di una bizzarra chioma bicolore rossa e blu, è pronto per vivere la più grande avventura della sua vita. In realtà mille anni prima c’era già stata una battaglia all’ultimo sangue contro un drago malvagio che voleva distruggere il regno di Elyos, ma al risveglio Alear pare non averne più memoria. Proprio gli Emblemi sono stati il modo per respingere il male, un millennio prima, grazie agli eroi convocati da terre lontane.
Due Cuori uniti insieme, un solo Emblema per sconfiggere il male
La dicotomia tra le due versioni di Alear e la loro evocazione non è casuale, le meccaniche esatte non sono chiare, ma nei trailer si parla chiaramente di Due Cuori che si uniscono in un unico emblema, e di un personaggio che, oltre alla chioma bicolore rossa e blu, ad un certo punto fa vedere anche i suoi occhi in bicromia relativa alla chioma. La forza del passato aiuta quella del presente, viene da pensare. Questo, oltre alla funzione degli Anelli, è un punto che, ne siamo sicuri, sarà fondamentale nello svolgimento del gioco. Le meccaniche di gioco si basano sul gameplay classico della serie, che è un RPG di tipo tattico, con movimenti basati su una scacchiera a turni, sullo stile della leggendaria serie di Disgaea, per capirci, ma aggiunge anche una meccanica completamente nuova che permette di evocare personaggi classici della serie. Una trovata decisamente geniale da parte dello sviluppatore Intelligent Systems, un vero escamotage narrativo che permette, magicamente, di citare personaggi amati dai fan della serie, senza doversi inventare assurde trame intricate, viaggi nel tempo, o assurdità assortite in stile Doctor Who quando ci sono gli speciali celebrativi della sessantennale saga. Rivedere personaggi di culto come Marth, Sigurd, Leif, Byleth, Corrin, Celica, Ike, Lyn, Roy e certamente diversi altri, presi magari da episodi più oscuri, tutti insieme in un unico titolo, è decisamente il sogno di ogni fan della serie. Oltretutto è facile intuire come questi personaggi abbiano ognuno abilità uniche, che si possono sfruttare in maniera strategica nei combattimenti, con fine pianificazione dei combattimenti. Come i Quattro Regni avevano unito le forze, in passato, per imprigionare il male, ora toccherà a noi, eroi moderni, uniti con eroi antichi, salvare, ancora una volta, il mondo in pericolo.
Da quel che si intuisce dal trailer la trama sarà di tipo lineare, non più a narrativa multipla, come visto nei recenti episodi portatili, ma potrebbero essere possibili dei semplici bivi narrativi brevi, che magari portano ad evolvere alcune quest in modo leggermente diverso a secondo della scelta fatta. In realtà Fire Emblem Engage sembra avere un vero e proprio HUB centrale da cui potersi muovere tra una quest e l’altra in modo abbastanza libero, pur rispettando una trama lineare. Complesso a parole, ma, ne siamo sicuri, sviluppato nel modo migliore da Intelligent Systems. All’interno dell’HUB, per passare il tempo tra una missione e l’altra saranno presenti mini giochi e altre attività per allenarci e passare il tempo, oltre che apposite boutique dove poter acquistare nuovi abiti e negozietti dove acquisire armi, armature ed accessori, come nella miglior tradizione ruolistica. Tra le varie botteghe, come logico intuire, ha maggior rilevanza quella del Fabbro, capace di forgiare le nostre armi al meglio, per renderle più durevoli in battaglia. I combattimenti visti nel gameplay trailer sono letteralmente spettacolari, e, a tal proposito, spendiamo due parole anche per il comparto audiovisivo, veramente ben realizzato e molto, molto accattivante. Le ambientazioni di Elyos, l’uso di una tecnica che pare mista tra cel-shading e normali poligoni texturati in tempo reale, i modelli dei protagonisti realizzati davvero bene, i filmati di raccordo, i combattimenti caotici ma eleganti, con i personaggi che paiono quasi danzare, ed anche alcuni dei mostri nemici malvagi mostrati sono davvero sbalorditivi, ed il Nintendo Switch pare davvero sfruttato al meglio. Del resto la console è sul mercato ormai da cinque lunghi anni, ed Intelligent System avrà sicuramente il Develop Kit sotto mano da ancora più tempo, si vede davvero come la conoscenza maggiore dell’hardware abbia portato ad una programmazione non solo virtuosa ma davvero in stato di grazia, per un risultato finale eccezionale.
PIATTAFORME: Nintendo Switch
SVILUPPATORE: Intelligent Systems
PUBLISHER: Nintendo
Data d’uscita: 20 gennaio 2023
Solo quattro mesi ci separano dall’uscita sul mercato di Fire Emblem Engage, e già fantastichiamo sul significato parzialmente oscuro del termine Engage. L’unione tra il rosso ed il blu, la misteriosa dicotomia dei personaggi, passato e presente che si incontrano, il significato simbolico dei Draghi e tanto, tanto altro. Non è facile aspettare, una serie di culto torna, finalmente, anche alle origini, dopo gli esperimenti recenti, innovativi, ma non graditi da tutti. Non vediamo davvero l’ora di giocare questo fantastico titolo. Un ultimo particolare che farà la gioia dei collezionisti. Nintendo ha già presentato durante il Nintendo Direct, oltre alla standard edition, una limited davvero interessante, ovvero Fire Emblem Engage: Divine Edition. Questa edizione, imperdibile per chi ama collezionare le edizioni di pregio, contiene diversi contenuti extra, tra i quali spiccano gadget, steelbook, artbook, poster e cartoline, oltre al gioco in confezione fisica, sembra superfluo dirlo, ma coi tempi che corrono, lo sappiamo, non era così scontato.