Like a Dragon Ishin! Anteprima: ritorno al passato

Like a Dragon Ishin!

L’attesissimo spin-off della serie Yakuza, richiesto a gran voce dai fan, sta finalmente per arrivare anche in occidente: il remake di Like a Dragon Ishin! (anche noto come Yakuza Isshin! o Ryu ga Gotoku Isshin!), realizzato da zero grazie all’ausilio di Unreal Engine 4, è stato infatti annunciato durante l’ultimo State of Play di Sony per PlayStation 4 e 5, ma SEGA ha confermato il rilascio anche su PC, Xbox One e Xbox Series X|S. L’uscita è prevista per il febbraio del 2023, nove anni dopo l’originale su PlayStation 3 e 4. Quest’ultima versione è stata un titolo di lancio per il sistema in Giappone, andando a costituire il primo episodio di Yakuza a vedere la luce per l’ottava generazione di console. Dal momento che Kenzan!, suo predecessore spirituale, venne lanciato quando il franchise era ancora relativamente in erba, Ishin! vanta un cast molto più ampio di volti familiari presi come riferimento per protagonisti e comprimari, opportunamente inseriti nel contesto storico del Giappone feudale.

Like a Dragon Ishin!: un uomo proteso verso il futuro…

Like a Dragon Ishin! è ambientato nel 1800, per l’esattezza durante il periodo Bakumatsu, tra il 1853 e il 1857, e si concentra sulla vita e le gesta di Ryoma Sakamoto, figura storica che si oppose con veemenza allo shogunato Tokugawa. Dopo il duplice assassinio del suo mentore e della sua figura paterna, Sakamoto decide di andare sotto copertura per scoprire l’identità dello spadaccino che li ha uccisi: prendendo il nome di Saito Hajime, si infiltra all’interno della Shinsengumi, un corpo di polizia speciale organizzato dal governo dell’epoca, per venire a capo della sua situazione. Le battaglie si basano sul sistema hack and slash di Kenzan!, ma con diversi elementi inediti tra cui un maggior numero di armi speciali come lance e asce, nonché la possibilità di utilizzare una pistola, da sola o insieme alla nostra fida katana, per variare le combinazioni di attacchi. Dato che l’universo di Yakuza si è ampliato drasticamente dai tempi di Kenzan!, anche il gameplay open-world ricevette una revisione, andando quindi a beneficiare di una mappa più grande, un maggior numero di sottotrame e comprimari, e una vastissima selezione di mini-giochi bizzarri per i quali la serie è diventata ormai celebre, tra cui la danza dei ventagli, la corsa dei polli e persino la gestione di una fattoria.

C’è anche una modalità aggiuntiva, denominata Battle Dungeon, nella quale dovremo affrontare in sequenza diverse sale gremite di nemici con l’aiuto delle Carte Soldato, potenziamenti specifici per determinate caratteristiche durante gli scontri; giocando a Battle Dungeon potremo ottenere oggetti rari per creare strumenti offensivi e attrezzature migliori. Come anticipato, Like A Dragon Ishin! è in realtà il secondo spin-off di Yakuza a tema samurai. Il primo è stato Ryu ga Gotoku Kenzan! del 2008 e aveva come protagonista il leggendario spadaccino del XVI secolo Miyamoto Musashi (sempre con le sembianze di Kiryu Kazuma). È possibile che, essendo un titolo esclusivo per PlayStation 3, un’eventuale rifacimento di Kenzan! richieda un impegno maggiore oltre che una revisione quasi integrale delle meccaniche dovute al gameplay abbastanza vetusto per gli standard moderni. Considerato pure che la storia è totalmente slegata da quella di Ishin!, forse al momento RGG Studio non l’ha annoverato fra le sue priorità.

Like a Dragon Ishin!…viene sventrato da un uomo ancorato al passato

Ishin! coinvolge un certo numero di facce ben note per raccontare questa epica avventura del passato: gli appassionati riconosceranno il protagonista dei precedenti titoli della saga principale, Kazuma Kiryu, che veste i panni di Sakamoto Ryoma e porta con sé anche una buona parte di vecchie conoscenze. Goro Majima e molte altre figure di spicco della Yakuza si uniscono a Ryoma come compagni e antagonisti in questa ricostruzione storica fittizia che scambia le strade appariscenti di Tokyo con il caotico trambusto della cittadina di Kyo, una versione reimmaginata dell’antica Kyoto del 1860 proprio come Kamurocho lo è per il vero quartiere di Kabukicho. Queste nuove dinamiche fra gli attori principali delle vicende narrate sono tanto emozionanti quanto inaspettate, con una serie di colpi di scena strabilianti integrati in un filone narrativo che solo lo studio RGG è in grado raccontare.

Like a Dragon Ishin!Fanno il loro gradito ritorno anche gli stili di combattimento, dunque potremo alternare volontariamente l’impiego delle tecniche di spada o quelle da micidiale pistolero, oppure impugnare entrambe le armi per enfatizzare la versatilità a scapito della precisione, o ancora scegliere di tenerle nei rispettivi foderi e farci strada attraverso le orde di nemici grazie all’inesorabile potenza dei nostri pugni. E poi, naturalmente, un capitolo di Yakuza non sarebbe degno di essere definito tale se non fossero presenti anche le spettacolari Heat Action, grazie alle quali saremo in grado di infilare una manciata di prugne sottaceto nella gola degli incauti nemici, brandire un enorme bocca da fuoco per colpirli dalla distanza o addirittura richiamare una tigre per farli a brandelli, stimolando la ricerca di modi sempre nuovi per concludere i duelli a seconda del contesto scenico in cui ci troveremo. La potenza del nuovo motore grafico ha permesso agli sviluppatori di includere nuove texture e altri dettagli grafici che rendono l’avvincente storia di Ishin! uno dei racconti più cinematografici dell’intera epopea videoludica.

Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S

Sviluppatore: RGG Studio

Publisher: SEGA

Data di uscita: febbraio 2023

Oltre alle informazioni legate alla finestra temporale di lancio ed a questi primissimi dettagli, SEGA non si è sbottonata sull’entità degli altri cambiamenti apportati a Like a Dragon Ishin! in virtù della sua totale ricostruzione, ma è plausibile attendersi qualche approfondimento aggiuntivo nel corso del Tokyo Game Show e dei prossimi mesi che precederanno il suo arrivo sulle moderne macchine da gioco. Nel frattempo, non possiamo che manifestare un vivissimo entusiasmo per l’opportunità di mettere alfine le mani su uno dei capitoli che consideravamo ormai “perduti” della serie!

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.