Grande sorpresa durante l’ultimo State of Play, nel quale è stato mostrato un affascinante video teaser di Rise of the Ronin, l’ultima grande fatica di Team Ninja e Koei Tecmo. Non molte sono le notizie trapelate durante la presentazione ma tra la visione del video e alcune affermazioni apparse su Playstation Blog, siamo riusciti a comprendere meglio di cosa tratterà e come sarà strutturato questo colossale progetto videoludico che va avanti da molti anni. Un’avventura ambientata in un passato non troppo lontano, durante un’importante epoca di passaggio, che mira a sconvolgere e stupire il mondo videoludico. Non rimane altro che iniziare a scoprirlo.
Rise of the Ronin: lotta tra tradizione e modernità
Le vicissitudini di Rise of the Ronin sono ambientate nel 1863, nel Giappone Feudale, durante l’epoca Tokugawa. Per molti questo potrà non dire niente, ma è in periodo in cui avvenne un importante cambiamento sociale ed economico per il paese del Sol Levante. Il Giappone, chiuso commercialmente fino a quel momento, vede arrivare gli occidentali sulle proprie coste e si trova a trasformare il proprio modo di vedere la relazione con il resto del mondo. Questo periodo è conosciuto come “bakumatsu”, famoso per aver visto la fine del periodo Edo per poi darei il via a quella che è stata la restaurazione Meiji. Un cambiamento epocale che portò alla caduta e alla trasformazione di modi di essere e stili di vita. Tra queste vittime vi fu anche la fine della figura del samurai, importante ruolo che vedeva grandi guerrieri impegnati a proteggere i propri padroni. Tutti questi membri della casta militare, ormai senza occupazione perché di nessuna utilità, divennero soldati senza nessun padrone, assumendo in seguito il nome di Ronin.
Il protagonista della nostra avventura è proprio uno di questi nuovi soldati erranti. La figura del Ronin non è però soltanto quella di un mercenario che vaga alla ricerca di incarichi. Come samurai, si appartiene a una determinata casata, con obblighi e un codice morale ben definito. Usciti da questo ruolo, diventando Ronin, questo codice viene a cadere e a livello di narrazione apre scenari e possibilità molto più affascinanti e dalle tante sfaccettature. Perché la via di un Ronin non porta soltanto alla ricerca di una nuova professionalità, ma va più in profondità, conducendolo a trovare un nuovo senso alla propria esistenza e un diverso codice morale, stavolta non imposto ma totalmente da costruire e definire in maniera autonoma.
Questa ambivalenza è raccontata perfettamente nel filmato, che inizia con l’arrivo delle navi occidentali per poi mostrarci un paese nettamente diviso tra il passato instabile, tradizionalista, chiuso alle influenze esterne, e la “contaminazione” occidentale rappresentata dalle moderne strutture squadrate, con torri dallo stile vittoriano, dove vediamo sventolare anche le stelle e le strisce nordamericane, che aprono il mercato ma in qualche modo si impongono. Una società quindi confusa e divisa tra chi vorrebbe restare fedele alla visione classica giapponese e chi invece guarda con favore a questo primo accenno di globalizzazione. All’interno di questo scenario si muove il nostro protagonista, palesemente superpartes, che non patteggia per nessuna delle due fazioni, scontrandosi in egual modo con entrambe, alla ricerca probabilmente non di una terza via ma semplicemente della propria strada.
Un progetto importante durato anni
Lo sviluppo di Rise of the Ronin è iniziato intorno al 2015 e il titolo non arriverà in esclusiva su PlayStation 5 non prima del 2024. Ben nove anni per quello che, a tutti gli effetti, è il progetto più ambizioso sia per Team Ninja che per Koei Tecmo. Il publisher ha già affermato di voler raggiungere l’importante quota di 5 milioni di copie vendute. Nel frattempo, il team di sviluppatori continua a lavorare sodo, forte dell’esperienza maturata in passato anche con titoli simili, come Ni-oH (qui la nostra recensione del secondo capitolo), da cui il gioco sembra prendere alcune caratteristiche. Tanti anni di lavoro che però, come ammesso su Playstation Blog dal team stesso, ha avuto qualche rallentamento nel corso degli anni, vivendo anche di temporanee battute d’arresto. Grazie però al supporto Sony, la strada del Ronin ha proseguito.
Il lavoro è stato svolto con libertà, quasi con lo stesso stile che il protagonista del gioco rappresenta. Ciò non vuol dire che sia stato gestito con leggerezza. Per loro questo titolo rappresenta “il grande passo in avanti” e per questo vi hanno applicato la stessa cura storica e dei dettagli che li ha contraddistinti nei titoli precedenti. L’obiettivo è quello di creare un grande gioco ma anche raccontare uno dei capitoli più cupi e oscuri della storia giapponese, che forse qualcuno vuole anche dimenticare. Un compito certamente non semplice ma che il Team Ninja non ha preso sottogamba, come è stato possibile ammirare nel video che ci hanno presentato.
Rise of the Ronin: scegli chi sei e come combattere
Sulla base degli scontri che abbiamo potuto ammirare durante il video, è chiaro che il combattimento in Rise of the Ronin sarà molto variegato, permettendoci di scegliere, così come il protagonista della storia, lo stile migliore per noi videogiocatori. La presenza di armi da taglio è certa, vista l’ambientazione nel Giappone Feudale. Vedere quindi l’eroe sferzare l’aria con la sua katana con l’eleganza di chi impugna un pennello, così come la cavalcata sulle scalinate ammantate di rosse foglie autunnali, appare come una leggiadra poesia resa in forma visiva. Allo stesso tempo, il periodo storico apre la strada anche a tutta una nuova serie di armi, soprattutto da fuoco, che il Ronin riesce a utilizzare con sicurezza e forza. A tutto questo si aggiungono anche dinamiche di combattimento corpo a corpo, con prese simili a quelle di wrestling, che aumentano le variabili legate allo stile di combattimento utilizzabile durante l’avventura. Dopotutto il Team Ninja è ormai famoso per l’attenzione e la cura con cui lavora ai sistemi di combattimento.
A nostra disposizione avremo un open world con forti componenti RPG, quindi siamo certi ci saranno molte fasi di esplorazione che speriamo non saranno troppo dispersive, rischiando di farci perdere il focus sulla narrazione principale, che già da un primo assaggio sembra essere molto affascinante. È visibile anche una forte componente verticale, rappresentata non soltanto dalle combo di combattimento a mezz’aria eseguite dal Ronin, ma anche dalla presenza di un rampino, da utilizzare sia come arma che per raggiungere le zone più alte dei palazzi circostanti. Tante opzioni disponibili, ancora tutte in divenire, vista l’uscita prevista nel 2024, ma che ci promettono di vivere un’avventura veramente indimenticabile.
PIATTAFORME: PlayStation 5
SVILUPPATORE: Team Ninja
PUBLISHER: Koei Tecmo, Sony
DATA D’USCITA: 2024
Rise of the Ronin ha stupito tra le tante novità dello State of Play, mostrandosi in un video teaser dalle caratteristiche entusiasmanti. Ambientato nel 1863, quando il Giappone Feudale abbandonò la politica di chiusura verso il mondo, aprendosi all’Occidente e in particolare al Nord America, un samurai senza più padrone né codice morale, intraprende la strada del Ronin, alla ricerca di un nuovo stile di vita. Per farlo si muove in una realtà divisa tra passato e futuro, contraddittoria, un open world con caratteristiche RPG, in cui avremo a disposizione un grande arsenale. Dalle classiche katane legate alla cultura giapponese, alle più moderne armi da fuoco come fucili e revolver. Gli ambienti variegati e ambivalenti, come poetiche scalinate nella natura o cupi quartieri occidentalizzati, permettono di muoverci liberamente, anche con una buona verticalità, per trovare il nostro stile di combattimento ideale. Rise of the Ronin, in uscita in esclusiva per PlayStation 5 nel 2024, è un grande e ambizioso progetto di Team Ninja e Koei Tecmo che non vediamo l’ora di poter gustare in maniera più completa.