Fino al prossimo 5 novembre sarà ancora tempo di sfide epiche sulle lande di League of Legends, non solo nel World Championship 2022 in corso in queste settimane in Messico e Stati Uniti, ma anche in Italia grazie allo spettacolo della Red Bull Factions. La prima fase degli Open Qualifier che ha coinvolto i giocatori amatoriali si è già svolta il 29 e il 30 settembre. Questo mese si fa sul serio, con i 4 team qualificati chiamati a vedersela con gli 8 partecipanti al PG Nationals, il massimo campionato italiano di League of Legends firmato PG Esports, e gli 8 partecipanti al Proving Grounds, la seconda serie creata in partnership con il Circuito Tormenta. Attendiamoci dunque ancora altre battaglie e alleanze da non perdere, trasmesse in diretta anche sul canale Twitch di Red Bull. Con un occhio sempre puntato oltreoceano, dove il livello della competizione sale con gli incontri fra i team più forti del pianeta.
Il primo World Championship in Svezia nel 2011
La storia che andiamo a ripercorrere oggi inizia esattamente 13 anni fa, con la prima versione di League of Legends rilasciata nell’ottobre 2009 da Riot Games: un successo clamoroso, che porta alla nascita dei primi tornei, quindi alla prima edizione del World Championship, organizzata nel 2011 a Jönköping, in Svezia. Il gioco MOBA (acronimo di Multiplayer Online Battle Arena) conquista in breve anche il pubblico italiano: il 2013 è finalmente l’anno del lancio di LoL in Italia. Il divertimento coinvolge però non solo i giocatori in gara, ma anche chi da spettatore scommette sugli incontri di esport: sono diversi infatti, ad oggi, i siti di betting e casinò che consentono di piazzare delle scommesse sui vincitori delle varie sfide nei tornei di LoL, come quelli presentati da BonusFinder in Italia, particolare nella sezione “Eurobet” e ordinati in base ai bonus offerti dall’operatore all’iscrizione. Anche questa tendenza degli utenti contribuisce all’aumento esponenziale della popolarità e delle views di League of Legends.
Il team di SK Telecom T1 nella storia con tre trionfi
Nel 2013 il primo premio del World Championship sale infatti già a 1 milione di dollari, mentre sono 32 milioni gli spettatori che assistono al torneo collegandosi online. Cifre naturalmente destinate a salire, come il numero degli utenti coinvolti: i tornei del 2014 e del 2015 assegnano 2,3 milioni di dollari ai finalisti, mentre nel 2016 viene superato addirittura il tetto dei 5 milioni, con oltre 2 milioni di dollari guadagnati dal primo vincitore. Per quanto riguarda i team, nell’ottobre 2015 SK Telecom T1 passa dapprima alla storia come il primo a vincere due edizioni del World Championship, battendo in finale a Berlino per 3-1 i connazionali coreani del KOO Tigers, poi si ripete una terza volta l’anno dopo superando per 3-2 il coreano Samsung Galaxy.
Edward Gaming punta al bis. La finale il 6 novembre
Il torneo del 2016 è anche il primo che vede l’introduzione dei “contributi dei fan“, ossia l’inserimento di una certa percentuale delle spese per gli acquisti sul negozio Riot nel montepremi che alla fine viene distribuito fra le 16 squadre partecipanti al torneo. Nelle annate successive il World Championship continua a girare il mondo facendo tappa anche in Cina, Sud Corea e Francia, fino all’ultima edizione del 2021 giocata un anno fa a Reykjavík, in Islanda, per la prima volta senza pubblico dal vivo. Ad aggiudicarsi il primo premio è il team cinese di Edward Gaming, che anche quest’anno si trova in gioco nel gruppo A. Il verdetto finale lo scopriremo il 5 novembre. E anche stavolta siamo certi che non saremo i soli a rimanere incollati allo schermo dei nostri dispositivi per sapere come andrà a finire.