Gli annunci dei The Game Awards 2022 hanno visto anche una piccola partecipazione di Nintendo non solo con Fire Emblem Engage e l’annuncio dei suoi DLC, ma anche con il primissimo trailer – a sorpresa – del prossimo progetto di Platinum Games e del Team Little Angels. Ebbene sì nonostante Bayonetta 3 sia passato agli archivi poco più di un mese fa, la software hosue di Hideki Kamiya e soci è già pronta a continuare la storia di Cereza con Bayonetta Origins Cereza & The Lost Demon, in arrivo il 17 marzo 2023 su Nintendo Switch. Ma come si è arrivati a questo gioco e cosa rappresenta per Platinum? Cerchiamo di capirlo.
Bayonetta Origins Cereza & The Lost Demon: molto più che un DLC
Gli appassionati più incalliti della serie avranno di sicuro riconosciuto le ambientazioni e lo stile artistico presentato durante il trailer, visto che all’interno di Bayonetta 3 vi era stato inserito – attraverso le chiavi necessarie per aprire il Vecchio Album Fotografico – una sorta di teaser segreto giocabile di questo nuovo titolo. Durante questa “prova”, il giocatore veste i panni di una giovane Cereza, ancor prima che ottenesse il nome da strega di Bayonetta, intenta a percorrere una misteriosa foresta incantata. La demo in realtà mostrava poco e nulla, un percorso lineare intervallato da alcuni puzzle in salsa rhythm-game, necessari per preseguire e sbloccare il Super Mirror 0, un costume segreto ispirato al character design di questa nuova incarnazione di Cereza.
Va da se che questa breve anteprima ha suscitato molta curiosità nella community, che aveva ipotizzato ad un eventuale DLC per il terzo capitolo della serie. E invece, quanto scelto da Platinum per Bayonetta Origin è l’opzione più coraggiosa e interessante, un’avventura action standalone che potrebbe raccontare molto più di quanto ci si aspetterebbe. Questo perché il gioco potrebbe rappresentare quello che molti fan aspettavano da tanto tempo: un nuovo punto di vista sul personaggio di Bayonetta e sul suo passato.
Anche le Streghe di Umbra hanno cominciato da piccole
Per salvare la propria madre Rosa, Cereza si addentra all’interno della Foresta Proibita di Avalon, noncurante dei pericoli che essa nasconde. Tra fate, spiriti ostili e altre impervie la giovane strega non avrà in dotazione la pletora di armi che utilizzerà in età adulta, ma solo il suo peluche Cheshire e tanto coraggio che dovrà in qualche modo tirare fuori nel momento del bisogno. Ma accade qualcosa che ha del miracoloso: un demone si impossessa di Cheshire, trasformando l’adorabile gattino di pezza in una furia inarrestabile nel combattimento corpo a corpo. I due quindi continueranno il proprio cammino alla ricerca di un potere misterioso.
Questa premessa raccontata con toni fiabeschi è stata intervallata da sezioni di gameplay action adventure e che hanno anticipato alcune delle meccaniche del combat system di Bayonetta Origins Cereza & The Lost Demon. Come detto prima, non potendo sfruttare l’immenso arsenale demoniaco, il giocatore dovrà affidarsi alla forza bruta di Cheshire per superare i nemici. Sebbene sia ancora presto per sparare certezze, il controllo del demone durante questi scontri sembra riprendere i principi basilari del Demone Succube, meccanica già vista in Bayonetta 3 e che permette (o permetterà?) alla strega di controllare a proprio piacimento bestie infernali come Gomorrah, Madama Butterfly e Phantasmaraneae.
A differenza del terzo capitolo, questo sistema è stato rivisto per utilizzare la caratteristica principale dei Joy-Con: la condivisione. Il posizionamento di Cereza con la levetta analogica del Joy-Con sinistro risulterà fondamentale ai fini di una buona scorrevolezza dell’azione, quest’ultima affidata al Joy-Con destro, aprendo le possibilità – se i comandi saranno strutturati in modo consono – a un’esperienza in multiplayer locale divertente e mai vista prima nella serie. L’esplorazione della Foresta di Avalon non si ferma però al solo combattimento tra demoni. Come già visto all’interno del teaser segreto e confermato dalle prime immagini ufficiali rilasciate dal Nintendo eShop, Bayonetta Origins presenterà enigmi, puzzle e segreti a non finire, e che necessiteranno della cooperazione di Cereza e Cheshire per essere superati. Bisognerà però capire se questi enigmi saranno ben strutturati oppure se verranno messi in secondo piano, in favore dell’azione “a zampe nude”.
Una storia da raccontare… e ripensare
Riprendendo l’iniziale elogio agli sviluppatori per l’aver scelto di rischiare con un gioco che (sembra) separarsi dal contesto stylish-action in puro stile Platinum Games, Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon si propone come un titolo che mette lo storytelling al centro di tutto… Ed è qui che iniziano a sorgere i primi dubbi. Lungi da me voler essere scettico o in malafede, ma la serie Bayonetta e se vogliamo essere sinceri la maggior parte delle produzioni Platinum non hanno mai brillato nel campo della narrativa, se non quando il loro genio nella creazione di gameplay action incontrava l’ala – non più così protettiva dopo Babylon’s Fall – di Square Enix e soprattutto Yoko Taro. La narrativa di Bayonetta 3 ha inoltre dimostrato come tutti quei fuochi d’artificio e quel gameplay deliziosamente divertente possano essere messi da parte dalla critica e dal pubblico, che si aspettava un climax finale non diverso ma di sicuro migliore nella sua esecuzione. Bayonetta Origins quindi casca a fagiolo, è l’opportunità per “mettere una pezza” e – un po’ come Cereza – crescere ed evolversi come software house. Sapranno sfruttare l’occasione? Vedremo.
PIATTAFORMA: NINTENDO SWITCH
SVILUPPATORE: PLATINUM GAMES
PUBLISHER: NINTENDO
DATA DI USCITA: 17 MARZO 2023
Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon sembra avere le potenzialità per portare la serie ad un nuovo livello di maturità. L’estetica fiabesca e in alcuni casi riconducibile all’opera “Madoka Magica” di Gen Urobuchi e la melodia ascoltata in questo primissimo trailer fanno ben sperare per la presentazione del prodotto finale. I veri dubbi arrivano non tanto per il gameplay ma per l’esecuzione narrativa che questo prequel sembra voler mettere in primo piano. L’universo di Bayonetta è pieno di domande che cercano ancora una risposta, bisognerà capire se Platinum avrà il coraggio di svelarle. Siamo fiduciosi? Sì, ma con aspettative moderate.