Amnesia The Bunker è stato finalmente pubblicato dopo uno sviluppo leggermente travagliato per via dei diversi ritardi che Frictional Games ha dovuto affrontare. In questo nuovo horror l’obiettivo è sopravvivere alla solitudine all’interno di un bunker della prima guerra mondiale e affrontare gli opprimenti orrori che infestano l’oscurità. Vestiremo i panni del soldato francese Henri Clément che avrà con lui solo un revolver e una rumorosa torcia a dinamo. Con le poche risorse che si troveranno lungo la strada dovrete cercare di sopravvivere, ma anche utilizzando la vostra inventiva riuscirete a cavarvela in più di un modo. Unito ad un sistema randomizzato e imprevedibile, ogni partita che affronterete sarà diversa dall’altra. Dovrete adottare uno stile di gioco sempre diverso nel tentativo di sopravvivere a questo incubo, con una minaccia sempre in agguato che reagisce a ogni suono e movimento. Addentrarsi nel bunker non sarà un viaggio facile, oscuri pericoli si annidano in ogni angolo e con passo felpato scopriremo tutti i segreti che si celano dietro questo inferno. Unito alla costante paura dell’oscurità che può sopraggiungere da un momento all’altro, il testo di Fear of the Dark degli Iron Maiden riecheggerà nella vostra testa!
Amnesia The Bunker: oscurità, ansia e paura lo fanno da padrone
L’oscurità è da temere e non potrete permettervi il lusso di navigare le diverse macro-aree senza luce, ma iniziamo con ordine. Appena iniziato il gioco ci troveremo catapultati nella trincea in questo piccolo spezzone introduttivo che ci farà da tutorial delle meccaniche chiave che affronteremo nel bunker. Senza tanti fronzoli, dovremmo muoverci nella trincea evitando i proiettili dei soldati tedeschi per raggiungere il soldato francese amico di Henry. Purtroppo, il nostro amico lo troveremo in fin di vita e, in seguito ad un attacco tedesco, Henry si risveglierà in infermeria… ma qualcosa non torna e l’atmosfera diventa cupa, quasi spettrale. La luce è quasi inesistente e dobbiamo ritrovare il nostro equipaggiamento, messo da parte dopo che siamo stati recuperati dai soldati francesi per ricevere guarigione. Usciamo dalla stanza, ma l’aria si fa pesante e ci accorgiamo subito che qualcosa non torna, aprendo una stanza troviamo un mucchio di corpi in decomposizione, come se mangiati da qualcosa di enorme e abominevole. Bisogna farsi coraggio e procedere con la nostra rumorosa torcia quando, tutto d’un tratto, sentiremo delle parole in lontananza: è un soldato francese che fuma la sua ultima sigaretta e implora aiuto. Ci avviciniamo al soldato ormai in fin di vita e ci invita a recuperare il suo revolver e le munizioni poste in un armadietto alle nostre spalle. Il soldato non vuole essere ucciso dal mostro, non vuole morire in preda alla paura, ma desidera una morte veloce con un proiettile alla testa. Non possiamo tirarci indietro a tale richiesta e, con un dubbio che ci attanaglia, prendiamo le munizione e carichiamo il revolver un proiettile dopo l’altro. Voltiamo le spalle all’armadietto e incrociamo gli occhi del soldato, ma avvicinandoci scopriremo l’amara verità che si cela nel bunker: da un foro emerge il mostro che prende il nostro compagno e lo uccide. Scappiamo fino a raggiungere una stanza sicura dove, al piano di sotto, troviamo il generatore del bunker. Il generatore è un aspetto vitale e dovremmo cercare di tenerlo sempre attivo. Infatti, il mostro avrà paura della luce e ci penserà due volte prima di uscire dagli oscuri cunicoli sparsi per tutto il bunker. Per tutta l’aria di gioco troveremo del carburante che servirà a mantenere accesa la luce dell’intero bunker, la nostra migliore amica per tutta l’esperienza.
La stanza sopra il generatore servirà da hub centrale, troveremo un forziere dove inserire gli oggetti che non ci serviranno e sopra di esso una mappa dell’intero bunker che si aggiornerà man mano che troveremo le mappe delle altre micro-aree. Inoltre, qui sarà possibile salvare i nostri progressi dalla lampada ad olio situata sopra al tavolo e, almeno per un po’ di tempo, sarà la nostra area sicura in cui l’abominio non riuscirà a trovarci. Caricato il generatore siamo pronti a partire all’esplorazione del bunker. Il nostro primo obiettivo sarà quello di trovare un codice per aprire l’armadietto di un soldato al cui interno troveremo una manovella che servirà ad aprire le porte che condurranno ai sottolivelli del bunker. Infatti, sarà impossibile per noi approcciarci a queste aree se prima non togliamo il lockdown che terrà chiuse queste porte. Una volta aperte, il vero viaggio inizia e l’obiettivo per uscire dal bunker è relativamente semplice: trovare la dinamite e farla esplodere. Purtroppo per noi non sarà così facile e spostandoci tra i pericoli e gli orrori del bunker sarà davvero difficile.
Amnesia The Bunker: un bunker, un mostro e un soldato
Le aree esplorabili del bunker saranno l’Arsenale, gli Alloggi dei Soldati, la Prigione, l’area di Manutenzione e i Tunnel Romani. In ognuna di queste aree dovremmo recuperare un oggetto specifico che ci aiuterà ad avanzare nella storia e raggiungere il nostro obiettivo finale. C’è poco da dire, l’esperienza proposta da Frictional Games è ben fatta e saprà tenervi sulle spine per tutta la durata del gioco. Non mi dilungherò molto nel descrivere cosa dovrete fare e come, altrimenti rovinerei solo la vostra avventura, ma descriverò come sarà muoversi all’interno di questo labirinto sotterraneo. Addentrarsi all’interno del bunker è rischioso e pieno di insidie ad ogni angolo, con la costante e opprimente presenza del mostro che seguirà ogni nostro singolo spostamento. L’ansia crescente dei minuti che passano e la paura che da un momento all’altro la luce possa svanire accresce il terrore di rimanere in balia di una fitta oscurità. Un’oscurità che il mostro brama e, non appena il generatore sarà a secco, uscirà allo scoperto per cercarci, bramoso della nostra carne. È in queste occasioni che Amnesia The Bunker dà il meglio di se. Anche gli enormi e famelici ratti saranno un problema da affrontare: bisognerà trovare il modo di divincolarli dal nostro passaggio o ci attaccheranno divorandoci pezzo per pezzo, come hanno fatto ai nostri colleghi. Immaginate quindi di trovarvi da soli, in questo enorme bunker pieno di pericoli e un enorme mostro sulle vostre tracce. Quando la luce andrà via non saprete cosa fare e verrete presi dall’indecisione: faccio rumore accendendo la torcia a dinamo o mi muovo nella totale oscurità e senza alcun punto di riferimento. Il mostro mi sentirà oppure è abbastanza lontano da lasciarmi il tempo di fuggire prima del suo arrivo. Un nemico sempre all’erta e che appena sentirà il minimo rumore si fionderà per capire da quale fonte proviene.
Il mostro è simile nei comportamenti allo Xenomorfo di Alien: Isolation e reagirà in modo similare. Se uscirà allo scoperto ci cercherà e la sua presenza diventerà terrificante soprattutto se il generatore sarà spento. Rimarrà allo scoperto per più tempo e non andrà più a nascondersi nei cunicoli: non ne ha più motivo poiché è nel suo habitat naturale e la luce non gli darà più fastidio. Dovremmo muoverci accovacciati, facendo attenzione a non fare il minimo rumore o verrà a prenderci. La posta in gioco è alta e bisognerà ponderare bene ogni decisione e calcolarne il rischio. I nostri attacchi non sconfiggeranno il mostro, ma lo spaventeranno al punto da farlo fuggire. Grazie a granate e il nostro revolver riusciremo a tenerlo a bada, seppur momentaneamente e serviranno tante munizioni. L’intelligenza artificiale del mostro è realizzata molto bene ed è reattiva, rimanendo una presenza costante che ci osserverà da lontano pronta a uscire allo scoperto appena ne avrà occasione. Il mostro interagirà con noi in molti differenti modi, ci potrà tendere un agguato dalle tane in cui si nasconde se non presteremo attenzione al rumore dei nostri passi o scrutando in ogni meandro della stanza alla nostra ricerca. Inoltre, il gioco ci avvertirà della presenza della creatura facendo lampeggiare le luci quando si troverà nei pressi ed è pronto a uscire allo scoperto. La luce non sarà una difesa vera e propria contro di lui, ma uscirà comunque allo scoperto se faremo troppo rumore, capendo che si tratta di una possibile preda a cui tendere un agguato per catturarci.
Tecnicamente non al passo con i tempi
Amnesia The Bunker è un titolo che dal punto di vista tecnico è rimasto indietro con i tempi e si presenta con una veste grafica che non brilla in pulizia e dettaglio. Il frame rate ha un cap di 60 FPS e non si può andare sopra questa cifra, l’anti-aliasing è rimasto al vecchio FXAA creando diversi problemi di aliasing in modelli e texture. Anche queste ultime non sono di altissima qualità, ma il titolo rimane artisticamente ricercato e vi terrà incollati allo schermo per ore. Tutto sommato, la grafica è apprezzabile e riesce a creare le giuste atmosfere horror grazie al geniale utilizzo di luci e nebbia. I comandi sono purtroppo un po’ macchinosi, soprattutto quando ci troviamo ad aprire le porte e gli armadietti dato che dovremmo premere il tasto di interazione e la levetta analogica per spingere o tirare. Stesso concetto vale per per l’interazione con tutti gli altri oggetti interaggibili. Purtroppo sono meccaniche molto rudimentali a mio parere ma che i puristi del genere e gli appassionati di Amnesia di certo apprezzeranno. Grazie ad un impianto audio di tutto rispetto, Amnesia The Bunker saprà coinvolgervi nell’atmosfera con un sonoro da paura che riesce a creare ansia e paura, con i rumori del mostro e i bombardamenti che provengono dalla superficie di tanto in tanto. I rumori del mostro che striscia tra i cunicoli, gli orribili versi che emana ed i suoi pesanti passi quando è alla nostra ricerca vi terrorizzeranno. Ogni suono è stato gestito da Frictional Games in maniera impeccabile e realistica, in grado di creare tensione e la giusta atmosfera. Non ho trovato particolari bug e l’esperienza creata da Frictional Game è pulita, al netto di qualche problema nel caricamento delle macro-aree che creano qualche secondo di stuttering.
Configurazione di prova:
• GPU: Asus Rog Strix RTX 2060 OC 6GB
• CPU: Ryzen 2700X OC 4.25 GhZ
• RAM: CORSAIR Vengeance RGB Pro Series 32GB DDR4 3200MHz CL16 32GB
• SSD NVME: 500 GB Samsung 970 Evo Plus
• Sistema Operativo: Windows 11
• Monitor: LG 27GL850-B
Piattaforme: PS4, PS5, PC, Xbox One e Xbox Series X|S
Sviluppatore: Frictional Games
Pubilsher: Frictional Games
Data d’uscita: 6 giugno
Amnesia The Bunker è un horror crudo e terrificante, che vi metterà alla prova tante volte durante la vostra sopravvivenza all’interno di questo bunker della prima guerra mondiale, in cui dovrete affrontare gli opprimenti orrori che infestano l’oscurità. Un’oscurità che sarà la vostra più acerrima nemica insieme alla creatura che infesta il bunker alla ricerca di Henri Clément. Le aree esplorabili saranno tante e diverse tra loro, spaziando dai dormitori dei soldati a stretti tunnel in cui dovrete cavarvela con le vostre forze e tenendo sempre a mente quanto tempo avrete a disposizione prima che il generatore finisca il carburante. Grazie ad un sistema randomizzato gli oggetti e gli elementi chiavi come i codici saranno sempre diversi e generati automaticamente per rendere ogni partita sempre diversa. Addentrarsi all’interno del bunker è rischioso, grazie anche all’opprimente presenza del mostro che seguirà ogni nostro singolo spostamento. L’ansia crescente dei minuti che passano e la paura che da un momento all’altro la luce possa svanire accresce il terrore di rimanere in balia di una fitta oscurità. Un’oscurità fitta, terrificante e silenziosa, che vi terrorizzerà al pensiero di essere costantemente osservati e ascoltati dal terrificante abominio che infesta le stanze del bunker.