Server dedicati e videogiochi: il caso d’uso dei server di Minecraft

Minecraft, press kit

Il gioco online è sempre di più alla portata di tutti. Abbonamenti come il Game Pass o il PlayStation Plus permettono a milioni di giocatori di connettersi con gli amici e passare ore di divertimento assieme. Non solo: i videogiochi online permettono alle persone di conoscersi e di entrare in una community che condivida le stesse passioni. Tuttavia, spesso questa connessione viene meno a causa dell’instabilità dei server, ovvero il sistema informatico di elaborazione e gestione del traffico di informazioni. Molti, allora, decidono di avere dei server dedicati, come quelli bare metal, che permettano ai giocatori più affezionati di continuare a giocare in serenità le loro avventure.

Che cos’è un server dedicato “bare metal”?

Un server dedicato bare metal viene utilizzato da un solo consumatore o tenant. Questo vuol dire che ogni server di questa tipologia comprende una macchina, posta solitamente in un datacenter, che è completamente al servizio di chi lo affitta. Questo offre loro la possibilità di personalizzare la macchina in base agli utilizzi e alle necessità del cliente. Il nome “bare metal” deriva proprio dall’hardware messo a disposizione del cliente.

Sono vari i possibili utilizzi di un server dedicato: c’è la possibilità di ospitare non solo le sessioni di gioco, ma anche servizi di streaming, siti web, intelligenze artificiali e soluzioni aziendali per start up o grandi imprese. Tra gli utilizzi in ambito gaming sono numerosi i server di Minecraft, Rust o Counter Strike: Global Offensive (di cui a breve potrebbe arrivare un nuovo titolo) che si basano sulla tecnologia bare metal.

Minecraft, online press kitCaso d’uso: sceglierne uno ottimale come server di Minecraft

Immagina di dover trovare un servizio che ospiti il proprio server di Minecraft. Dal 2011, anno di uscita, questo survival game si è fatto spazio nei cuori di miliardi di giocatori diventando il videogioco più venduto di sempre. Sono numerose le modalità realizzate da utenti privati, come per esempio Pixelmon o Skywars, che vengono poi adoperate in server ospitati in datacenter. Trovare la soluzione giusta, però, può risultare complicato: essendo un gigantesco sandbox, con piccole componenti action, la fluidità di gioco dev’essere costantemente garantita.

Tra le componenti che vanno cercate all’interno di un servizio c’è la possibilità di utilizzare più risorse possibili dedicate a quello che si vuole offrire. Il vantaggio di un bare metal, rispetto alla virtualizzazione, torna a essere quella di poter usufruire al 100% di un hardware dedicato. Allo stesso modo, è importante trovare dei componenti che si adeguino perfettamente all’utilizzo che si vuole fare del server. In questo modo, si possono costruire degli ambienti di gioco professionali ed efficienti che permettono ai giocatori di divertirsi indisturbati. Infine, una cosa da non sottovalutare sono le protezioni offerte dagli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Questo tipo di attacco informatico porta a un malfunzionamento dei server, rendendoli irraggiungibili attraverso l’esaurimento delle loro risorse.

A prescindere dalla tipologia di servizio che si cerca, è doveroso informarsi affinché si scelga il server più adatto alle proprie esigenze professionali. Invece di buttarsi a capofitto in una nuova avventura, cercare sul web dei siti dedicati all’argomento resta il miglior primo passo quando si vuole creare il proprio server videoludico.