Come un fulmine a ciel sereno, ATARI ha annunciato il ritorno dopo ben 30 anni di una delle console più amate e purtroppo anche odiate di tutti i tempi, fautrice della nascita e momentanea morte del medium negli Anni ‘80, ATARI 2600+ punta a riportare in auge i grandi classici della seconda generazione videoludica. Direttamente dalla gamescom 2023 di Colonia, ecco i primi dettagli su questo clamoroso revival.
ATARI È DI NUOVO COOL!
Cavalcando l’onda del rinnovato interesse del pubblico generalista e delle aziende vero il caldissimo tema della preservazione videoludica, soprattutto a ridosso dei preoccupati report della Video Game History Foundation e il precario mercato del retrogaming ormai sempre più pieno di console e videogiochi d’epoca venduti a prezzi esorbitanti, ATARI 2600+ si propone come una console in grado di garantire un punto d’ingresso accessibile e soprattutto legale a tutti i principali bestseller nati agli albori del medium. Nello specifico, grazie al processore Rockchip 3128 SOC, a una RAM da 256MB DDR3 e solo 256MB di memoria interna di tipo eMMC, la console sarà in grado di gestire (tramite emulazione) la stragrande maggioranza dei titoli non solo dell’originale ATARI 2600 ma anche quelli appartenenti all’ATARI 7800, con la casa madre che si è presa la premura di segnale all’interno di un documento pubblicato sul proprio sito ufficiale con la lista di tutti i titoli compatibili tra quelli pubblicati da ATARI e i giochi rilasciati dalle terze parti. Buone notizie per quei pochi fortunati ancora in possesso della cartuccia di E.T. L’Extraterrestre, il gioco potrà essere emulato senza problemi una volta rimossa la sabbia caratteristica del New Messico.
Scherzi a parte, l’intera campagna di comunicazione legata alla riedizione della console è stata contraddistinta da un enorme fiducia e trasparenza da parte di ATARI, segno di una crescita non indifferente in questo frangente dopo le varie ombre e gli scivoloni compiuti durante la promozione dell’ATARI VCS e questo non può che farci più che piacere. Dal punto di vista estetico, ATARI 2600+ riprende le forme e i colori del primissimo modello della console caratterizzato da una scocca nera come la notte e da intarsi in legno sul fronte, composizione ormai divenuta leggenda e che per l’occasione è stata riproposta all’interno di un form factory ridotto e in grado di supportare un output tramite cavo HDMI con supporto al widescreen. Infine, oltre al classico controller CX40+ riprodotto seguendo fedelmente il design originale del controller, ATARI stessa ha confermato non solo l’arrivo di nuove versioni dei propri accessori ma anche una retrocompatibilità totale con le loro versioni originali, che si tratti dell’iconico Paddle o dello Stick Jr.
ATARI 2600+: rispolveriamo i contatti dimenticati
Questa filosofia per quanto riguarda la retrocompatibilità totale non può che ritornare quando si parla dei giochi. Come detto, ATARI 2600+ permetterà di giocare alla quasi totalità dei titoli usciti su 2600 e 7800, estrapolando la ROM del gioco direttamente dalla cartuccia in stile Retron 5, permettendo quindi a quello zoccolo duro di veterani cresciuti “a Pane e Adventure” di riprendere lo scatolone pieno di cartucce e utilizzarle fin da subito. E nel caso dei giocatori più giovani e interessati all’acquisto della console, niente panico. ATARI ha infatti già annunciato la messa in vendita di un nuovo set di cartucce originali del 2600 e che porteranno ancora una volta nei negozi i propri classici originali, titoli sconosciuti ai più o mai rilasciati. Inoltre, la confezione di ATARI 2600+ includerà una speciale cartuccia 10-in-1 e che include al suo interno titoli come Adventure, Haunted House, Maze Craze, Video Pinball e Yars’ Revenge.
Durante la presentazione del prodotto all’interno della kermesse di Colonia, la nostra curiosità riguardo le potenzialità di una ristampa fisica dei classici del 2600 ci ha spinto a fare una particolare domanda in relazione ad eventuali accordi con le terze parti per rilasciare nuove ristampe dei loro titoli classici, come per esempio Pitfall targato Activision. La risposta è stata un deludente “al momento non abbiamo informazioni a riguardo” ma chissà, forse un giorno. Se c’è qualcosa da imparare da altri prodotti “di nicchia” come Evercade, Super Pocket o ATARI 2600+, è che il pubblico ha ancora voglia di preservare e soprattutto possedere il medium videoludico in formato fisico, con le varie software house che – entro certi limiti – sono entrate in contatto con i produttori di queste nuove piattaforme retrò per riportare in auge le proprie librerie d’archivio. Per ora iniziamo con i classici ATARI, poi vedremo in futuro.
Prezzo: 120,99 euro
Produttore: ATARI
Data di uscita: 17 novembre 2023
ATARI 2600+ riporta la magia del primissimo VCS all’interno dei salotti più moderni e modesti, permettendo quindi ad una grossa fetta del pubblico meno impantanato nel mercato del retrogaming di provare quei titoli che hanno fatto la storia del videogioco casalingo. Ad un prezzo di 120,99 euro la console punta a diventare l’ennesimo key player nel panorama delle retro console con supporto cartucce, un ring che tra Evercade, Super Pocket e infine proprio ATARI 2600+ promette di dare nelle mani dei collezionisti alle prime armi i supporti fisici necessari per affermare questa “nicchia di console” come un’alternativa all’acquisto dei giochi d’epoca originali.