Il rifacimento di Resident Evil 4 è stato, per certi versi, un titolo davvero sconfortante da giudicare: malgrado sia fuor d’ogni dubbio uno dei migliori rilasci di un 2023 carichissimo di produzioni importanti e ben riuscite, ne ho intessuto le lodi portando nel cuore la consapevolezza che una parte della critica videoludica non lo farà mai concorrere per un premio annuale di alcun tipo, poiché per decisione editoriale in molti non includono mai remake o rimasterizzazioni. Per fortuna, noi non aderiamo a tale regola e così, nel nostro piccolo, sono certo che l’eccellente rilettura in chiave moderna dell’ordalia di Leon, che continua ad infestare i nostri incubi dal 2005, troverà un posto d’onore tra le candidature di tutto rispetto. Bisogna ammettere che tanti di noi appassionati ritenevano l’idea di un remake potenzialmente fallimentare, visto che il gameplay dell’originale si basava su controlli che non permettevano di muoversi e sparare allo stesso tempo, cosa che oggi verrebbe senz’altro percepita come antiquata. Il risultato finale non è stato impeccabile, dato che i comandi più moderni privano il gioco di una parte della sua unicità nonché di un modo per scansare gli attacchi in arrivo, ma è comunque riuscito a confrontarsi ad armi pari con l’illustre predecessore ed affermarsi come uno dei migliori giochi d’azione in terza persona di tutti i tempi. E ora, è giunto il momento di tornare nel villaggio degli Illuminados.
Resident Evil 4 Separate Ways: non vuoi proprio lasciarmi in pace, eh?
Forse qualcuno non conosce Separate Ways come il resto di Resident Evil 4, poiché integrato nell’avventura a partire dalle versioni successive a quella per GameCube, che è poi quella a cui abbiamo storicamente giocato di più. La PlayStation 2 è stata la prima a beneficiarne, e da allora è comparso nella maggior parte delle riedizioni per altri sistemi, mentre la console Nintendo conteneva solo un mini-gioco non canonico (Assignment: Ada, escluso dal remake) nel quale dovevamo attraversare l’intera isola da una parte all’altra vestendo gli insoliti panni mimetici di Ada, sconfiggendo orde di nemici e recuperando alcuni campioni del parassita prima di allontanarci. Separate Ways invece ci consente di vivere la missione di infiltrazione in cui è impegnata l’antieroina, che la porta ad incrociare più volte la strada, e le armi, con Leon, e che la storia principale lascia intuire a grandi linee solo dal punto di vista di quest’ultimo. Ada sta cercando di recuperare un campione di Las Plagas da Luis, che ha promesso di salvare se riuscirà a consegnare il prezioso oggetto promesso. Tuttavia, mentre la campagna primaria segue abbastanza fedelmente l’originale, tralasciando solo alcuni dei passaggi più fantasiosi, la versione remake di Separate Ways gioca molto più liberamente con il concept di base.
Non solo inizieremo all’interno del castello anziché nel villaggio, ma il primo incontro di Ada è con un implacabile boss simile ad un insetto antropomorfo, ammantato nelle classiche vesti scure degli adepti del culto di Lord Saddler, che la infetta con lo stesso virus di Leon e Ashley. Questa piccola ma importante variazione comporta una serie di altre modifiche durante il susseguirsi delle vicende, anche se l’idea centrale è sempre la stessa, ossia mostrare come Ada abbia influenzato il corso degli eventi in cui Leon finisce per invischiarsi e spiegare le reali motivazioni dietro il suo atteggiamento. Le riflessioni filosofiche della donna non sono certo rimarchevoli per la loro profondità, ma bisogna ammettere che questa nuova declinazione di Separate Ways è talmente robusta e consistente da sembrare quasi un gioco a se stante, piuttosto che un remix accorciato della campagna principale, che in definitiva resta ancora incentrata sull’ex agente di polizia di Raccoon City. Vedere gran parte delle ambientazioni più famose dal punto di vista di Ada è molto divertente e, sebbene non ci siano chissà quali novità in termini scenografici, il contenuto scaricabile riesce ad aggiungere almeno un paio di location che erano state tralasciate nella prima versione.
Non è così che si finisce un ballo
In termini di abilità a disposizione della novella coprotagonista, è tutto molto simile all’originale, anche se Ada possiede una maggiore agilità e un rampino che la trasforma di fatto in una sorta di Batman, se Batman indossasse un vestito rosso aderente e un paio di stivali con i tacchi alti. Non solo le sue abilità furtive sono di gran lunga superiori a quelle di Leon, ma può anche sfruttare il gancio portatile al fine di raggiungere posizioni più elevate e spararlo contro i nemici per proiettarsi in avanti e stordirli con un calcio ben assestato, proprio come Rocksteady Studios ci ha insegnato a fare nei vari Arkham. Separate Ways non è longevo come la campagna principale, ma richiede comunque almeno quattro ore per essere completato, e probabilmente altre due se non vogliamo ignorare di proposito tutti i contenuti secondari. Inoltre, come nel gioco principale, le varie sequenze sono scandite molto bene e si passa con grazia da un’ambientazione all’altra senza che il ritmo risulti frettoloso o incoerente.
Ada inizia con un quantitativo maggiore di armi e oggetti rispetto a Leon, tra cui una simpatica mitragliatrice, ma può comunque raccogliere denaro e tesori da scambiare con il mercante, che peraltro in italiano le concede la cortesia di rivolgersi a lei con i pronomi giusti laddove nel doppiaggio inglese utilizza un generico, e bizzarro, “mate”. Ci sono anche una serie di sfide esclusive, come la caccia ai medaglioni blu e il tentativo di trovare il Ganado che ha rubato il cappotto di Leon, che contribuiscono a dare ulteriore spessore al gioco. Considerato il prezzo sorprendentemente basso a cui viene venduto, vale proprio la pena di tornare a giocare a Resident Evil 4, soprattutto perché assieme al pacchetto aggiuntivo Capcom ha inserito gli avatar di Ada e Wesker nella modalità Mercenari come update gratuito per tutti, confermando la propria dedizione nei confronti degli appassionati di uno dei migliori survival horror, e rifacimenti, di sempre. Quindi, a dispetto di ciò che la maggior parte degli stessi immaginava al momento dell’annuncio, il Resident Evil 4 del 2023 è valido quanto quel rivoluzionario trattato di gameplay che Shinji Mikami firmò nel 2005, e Separate Ways è una parte fondamentale e insostituibile del suo fascino!
Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Capcom
Un DLC molto gradito, divertente quanto il gioco principale e che contribuisce a dare corpo a un personaggio molto amato dagli estimatori del franchise, dotandolo di un background, di una storia e di una gamma di abilità ormai inconfondibili. Il remake di Resident Evil 4 è fatto talmente bene che Capcom avrebbe potuto adagiarsi sugli allori e sviluppare un’espansione raffazzonata senza infamia e senza lode, che avrebbe venduto solo grazie al meritato successo del gioco base, ma così per fortuna non è stato: Separate Ways è una costola importante della storia di Leon, presentata a regola d’arte, che pecca solo di una durata relativamente esigua.
