Super colorati e stravaganti i Trolls sono pronti per tornare nei cinema con una nuova avventura all’insegna della musica. Trolls 3 – Tutti Insieme (in originale Trolls Band Together) approderà ufficialmente nelle sale italiane il 9 novembre 2023. Terzo capitolo della saga ispirata alle famose trolls dolls di Thomas Dam, è prodotto dalla DreamWorks pictures e distribuito dalla Universal Pictures Italia. Il film è diretto da Walt Dohrn, già regista di Trolls(2016) e Trolls – World Tour(2020), affiancato da Tim Heitz. In quest’ultimo lungometraggio ritroviamo Poppy e Branch, oramai una coppia ufficiale, a confrontarsi con il loro passato. Il giovane troll, infatti, nasconde un segreto: da bambino era un membro dei BroZone, una nota boyband. Il gruppo, scioltosi vent’anni prima per dissidi interni, era composto da Branch ed i suoi fratelli maggiori Floyd, John Dory, Spruce e Clay, che da allora vivono esistenze separate. Quando, però, Floyd viene rapito da Velvet e Veener, due popstar stonate e malvagie, che vogliono sfruttare il suo talento musicale, Poppy e Branch intraprendono un fantasmagorico viaggio, fatto di sorprese e inaspettati ricongiungimenti familiari, per riunire i BroZone e salvare Floyd.
Trolls 3 – Tutti Insieme: Repetita Iuvant… non sempre!
Trolls 3 – Tutti insieme è una commedia musicale, formato cartoon, nel compresso godibile e gradevole. Rivolta prettamente ad pubblico di bambini, strizza l’occhio anche ai loro genitori, zii e nonni. Ne sono prova i numerosi riferimenti dedicati esclusivamente agli adulti, come alcune allusioni o le citazioni delle varie boyband degli anni ‘80- ’90. Tuttavia non bastano i richiami e un po’ d’umorismo per dare la giusta consistenza alla sceneggiatura, che appare, rispetto ai precedenti titoli della saga, più piatta e sottotono, non priva di piccole lacune. La narrazione segue il ritmo dinamico e veloce della musica, ma è estremamente prevedibile e manca di quel guizzo frizzante che ritroviamo nella grafica e nella colonna sonora. Il film, difatti, reitera i vecchi schemi già utilizzati senza apportare nessuna particolare novità risultando moderatamente banale anche per i bambini. Nonostante le potenzialità della storia, difatti, è carente nell’approfondimento dei personaggi, un po’ stereotipati, e delle tematiche trattate, che seppur interessanti, permangono tendenzialmente superficiali. Un esempio è la critica sul mondo della musica, come le popstar farlocche che utilizzano audio-tune o la ricerca ossessiva del successo, il cui biasimo è lapalissiano, ma manca di quello spessore analitico necessario alla satira, rimanendo così più una mera menzione del problema. Lo stesso approccio epidermico lo ritroviamo nella dissertazione degli altri argomenti, in primis inclusione ed amicizia, temi cardine già negli altri due lungometraggi, che si ripetono pedissequi ed ottimisti, ma senza particolari innovazioni. Nonostante ciò, però, Trolls 3 è comunque un film piacevole, che non annoia, semplicemente non lascia il segno.
Un’allegra babilonia audiovisiva
La sceneggiatura deboluccia, tuttavia, è parzialmente compensata da grafica e musica. La pellicola, realizzata primariamente in CGI con inserti di scene 2D, presenta un’ottima qualità tecnica, con animazioni fluide e dettagliate, arricchita dai numerosi riferimenti artistici. Dallo stile psicodelico, con una forte impronta pop art, della città del cielo Mount Rageous al design dei cattivi di turno, le popstar Velvet & Veneer, ispirate ai personaggi dei fratelli Fleischer con gli arti a tubo di gomma. Non fanno eccezione le succitate sequenze in animazione tradizionale, realizzate dalla Titmouse, Inc.,che si rifanno al celebre cartoon Yellow Submarine dei Beatles ed a Fantasia della Disney. La fotografia è appariscente e sgargiante, caratterizzata, come nei precedenti capitoli, da colori vivaci, che in alcune scene sono particolarmente saturi e sfavillanti. Questo connotato ben si coniuga con la grafica dei personaggi e delle ambientazioni, fedele allo “stile Trolls”, altrettanto variopinta e spassosamente bislacca, creando un divertente effetto di baraonda visiva. Anzi Audio-visiva. La musica, invero, è un elemento centrale in tutta la saga e Trolls 3 – tutti insieme non fa eccezione. La colonna sonora, curata da Theodore Shapiro, è un tripudio di canzoni pop e funk a tratti un po’ confusionario, ma indubbiamente gradevole. Una vera e propria antologia di brani originali e vecchie hit, che cavalcano almeno tre generazioni. Trai nuovi pezzi s’inserisce il pezzo inedito Better Place degli NSYNC, eccezionalmente riuniti dopo oltre vent’anni. La canzone è una divertente citazione – cammeo della boyband, nonché un omaggio a Justin Timberlake, voce originale del protagonista Branch. Apprezzabile il doppiaggio italiano, con Lodovica Camello e Stash ancora una volta nelle voci rispettivamente di Poppy e Branch.
Trolls 3 – Tutti insieme è un film piacevole, che probabilmente soddisferà i fan della serie, ma che non riesce a sfruttare appieno il potenziale del suo concept originale e si limita a ripetere una formula ormai stantia. Controbilanciano, parzialmente, i comparti tecnico artistici che contribuiscono fattivamente nell’intrattenimento. Celebrazione animata del pop e dell’ottimismo, appariscente e chiassoso, delizia vista ed udito incapace di proseguire concretamente oltre. La mancanza di profondità, tuttavia, non risulta tediosa. Una pellicola senza pretese, leggera, che permette ai bambini ed alle famiglie di passare 90 minuti spensierati all’insegna della musica e dei simpatici trolls.