Sono tanti i protagonisti della scena informatica che sfruttano vulnerabilità di ogni tipo per rubare informazioni e denaro e, più di recente, gli stessi protagonisti stanno sviluppando anche la capacità di interrompere, distruggere o minacciare la fornitura di servizi essenziali. Difendersi da questi attacchi è essenziale per mantenere la propria sicurezza e quella di aziende pubbliche e private. Proteggere il cyberspazio è responsabilità degli individui, delle famiglie, delle piccole e grandi imprese e dei Governi e, prevenire gli attacchi o mitigandone la diffusione il più rapidamente possibile, vuol dire anche far perdere potere e controllo agli autori delle minacce informatiche stesse. Qualsiasi attacco informatico, piccolo o grande che sia, rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza e, come tale, deve essere identificato, gestito e bloccato in ogni modo possibile. Vediamo di scoprire allora le minacce informatiche più comuni e tutti i consigli e le precauzioni da adottare per prevenirle, evitarle e combatterle.
Malware, phishing e ransomware
Gli attacchi informatici possono presentarsi in diverse modalità. Malware, phishing e ransomware stanno diventando forme di attacco sempre più comuni e possono colpire singoli individui e grandi aziende e organizzazioni. Per malware si intende qualsiasi software utilizzato per ottenere l’accesso non autorizzato ai sistemi IT al fine di rubare dati, interrompere i servizi di sistema o danneggiare in qualsiasi modo le reti IT.
Il ransomware è invece un tipo di malware identificato da dati o sistemi specifici che vengono “tenuti in ostaggio” dagli hacker informatici fino a quando non viene fornita una forma di pagamento o riscatto. Il phishing è invece una truffa online che invoglia gli utenti a condividere informazioni private utilizzando tattiche ingannevoli o fuorvianti.
Le più recenti minacce alla sicurezza informatica
Tra le minacce alla sicurezza informatiche più comuni e conosciute e quindi più facilmente individuabili e gestibili troviamo:
- Vulnerabilità del cloud: sebbene l’archiviazione su cloud sia in genere molto più sicura rispetto al salvataggio dei file su un disco rigido, presenta comunque alcuni rischi. Errata configurazione, scarso controllo degli accessi, locazione condivisa e vulnerabilità del fornitore del cloud possono rappresentare motivo di vulnerabilità dell’archiviazione su cloud.
- Violazioni dei dati: le violazioni dei dati sono diventate ormai minacce informatiche molto comuni e, oltre alle grandi violazioni dei dati del 21° secolo come quelle a colossi aziendali del calibro di Yahoo, LinkedIn e Facebook, anche nel nostro Paese si sono verificati diversi episodi di violazioni di dati, come riporta l’articolo di ExpressVPN sulle minacce informatiche in Italia. Emblematico l’attacco del tipo DDoS (Distributed Denial of Service) di marzo 2022 alla Camera dei Deputati, ai Ministeri di Difesa, Esteri e Trasporti e all’Esecutivo e l’attacco di tipo ransomware al Ministero della Giustizia nell’agosto dello stesso anno.
- Smart working e ambienti di lavoro da remoto: la pandemia e il COVID-19 hanno reso molto frequenti i concetti di lavoro da remoto o smart working. Sebbene gli ambienti di lavoro da remoto offrano una serie di vantaggi sia ai dipendenti che ai datori di lavoro, presentano anche diverse minacce e rischi informatici. Alcuni dei rischi più comuni per la sicurezza del lavoro da remoto includono l’accesso a dati sensibili tramite reti Wi-Fi non sicure, l’utilizzo di dispositivi personali per lavoro, l’utilizzo di password deboli e la frequente condivisione di file non crittografati.
- Attacchi su dispositivi mobili: gli smartphone sono ovunque e, non solo vengono utilizzati per la connessione e la comunicazione personale, ma sono spesso essenziali anche per le aziende e ciò li rende ancora più vulnerabili alle minacce informatiche. Proprio come i computer e i laptop, gli smartphone sono soggetti a molte minacce alla sicurezza, tra cui il phishing (soprattutto tramite messaggi di testo), spyware e app dannose.
- Il phishing diventa sempre più sofisticato: dal momento che gli utenti sono più consapevoli dei pericoli del phishing via e-mail o tramite clic su collegamenti dall’aspetto sospetto, gli hacker stanno iniziando ad utilizzare l’apprendimento automatico per creare e distribuire molto più rapidamente messaggi falsi convincenti nella speranza che i destinatari compromettano involontariamente le reti e i propri dati. Tali attacchi consentono agli hacker di rubare i dati di accesso degli utenti, le credenziali delle carte di credito e altri tipi di informazioni finanziarie personali, nonché di ottenere l’accesso a database privati.
Consigli per prevenire gli attacchi informatici
Nonostante l’evoluzione delle tecniche degli hacker, esistono alcune pratiche consigliate per prevenire gli attacchi informatici, anche e soprattutto nell’utilizzo della rete da parte dei singoli utenti. Tra queste, è importante assicurarsi che tutti i software, inclusi sistemi operativi, antivirus, firewall e applicazioni, siano regolarmente aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
Anche utilizzare password lunghe e complesse, cambiarle regolarmente ed evitare di riutilizzarle su diversi account può essere un buon sistema di protezione.
Eseguire regolarmente backup dei dati importanti e assicurarsi che siano memorizzati in un luogo sicuro in modo da poter ripristinare le informazioni in caso di attacco ransomware o perdita di dati è un’ulteriore pratica da adottare.
La configurazione di un firewall per monitorare e controllare il traffico di rete, il controllo degli accessi e l’utilizzo della crittografia per proteggere i dati sensibili, sia in transito che durante l’archiviazione, rende infine più difficile per gli aggressori accedere alle informazioni.
Implementando queste pratiche e mantenendo una mentalità proattiva nei confronti della sicurezza informatica, è possibile ridurre significativamente il rischio di subire passivamente attacchi informatici di ogni genere.