Visions of Mana

Visions of Mana Provato: dove la fantasia sfida la realtà

A distanza di tre lustri dall’ultimo capitolo originale, e in seguito a numerose edizioni rimasterizzate e raccolte per le console contemporanee, Square Enix si appresta a inaugurare un’epoca inedita nella leggendaria saga Mana, nota in Giappone come Seiken Densetsu, facendo spazio a personaggi inediti, ambientazioni inesplorate e meccaniche di gioco rinnovate, pur mantenendo lo spirito creativo che ha sempre caratterizzato la serie nel cuore dei suoi estimatori. Recentemente, abbiamo avuto l’onore di essere accolti da Plaion e Square per un’esclusiva dimostrazione dei momenti iniziali di Visions of Mana, l’atteso gioco di ruolo d’azione annunciato nel corso dell’ultimo Xbox Developer Direct, il cui debutto è previsto in piena estate.

Visions of Mana

Visions of Mana: avventuriamoci in un sogno

La nostra analisi non si è focalizzata sulla trama del videogioco; infatti, abbiamo deliberatamente omesso la maggior parte delle sequenze narrative per dedicarci esclusivamente all’esperienza di gioco pratica di Visions of Mana. Per fornire un quadro di riferimento sul contesto narrativo e gli elementi che caratterizzano questa anteprima, iniziamo dal prologo della storia: ogni quattro anni, nel villaggio di Tianeea, noto come il villaggio del fuoco, alcuni individui dotati di capacità arcane denominate Alm vengono selezionati per compiere un viaggio sacro verso l’Albero di Mana. Questo rituale è essenziale per rinvigorire l’energia vitale dell’albero e preservare l’armonia nel mondo. Per una coincidenza fortuita, tra i candidati, il compito di Alm e di Soul Guard, il suo protettore, ricade su due giovani: Val e un’amica di lunga data. Con queste premesse, i due si avventurano nel loro viaggio.

La fase iniziale della nostra valutazione si è svolta in una sezione del gioco più avanzata, introducendo due nuovi personaggi e un adorabile mezzo di trasporto chiamato Pikkul. Il gruppo si trova all’ingresso della Fallow Steep, un’ampia distesa verde ricca di risorse da raccogliere, avversari da sconfiggere, tesori da trovare e missioni secondarie da completare. Questi elementi fanno parte di un sistema esplorativo articolato in diverse mappe, hub centrali e dungeon. Se da un lato la concezione di un mondo meno “open” è coerente con il contesto di un rigido pellegrinaggio spirituale e ha il potenziale di garantire un equilibrio ottimale tra il tempo dedicato alla trama principale e alle missioni secondarie, la decisione di introdurre una cavalcatura molto più rapida, capace di attraversare con solerzia queste mappe, suscita alcune perplessità. È probabile che ci saranno situazioni in cui il Pikkul sarà utile per superare alcuni dungeon o aree ricolme di piattaforme, ma per il momento, e basandoci su ciò che abbiamo sperimentato, questo piccolo lupo sembra essere più un piacevole diversivo. Particolarmente vero se consideriamo anche gli Elemental Vessel. Questi ultimi, che esamineremo più approfonditamente discutendo del sistema di combattimento, offrono la possibilità di acquisire nuove risorse e superare ostacoli lungo il cammino, tutte caratteristiche che il Pikkul al momento non possiede.

Visions of Mana

La riscoperta di una saga leggendaria

Riguardo le sfumature più dinamiche di Visions of Mana, l’analisi si è concentrata su una sessione dimostrativa svoltasi sul Monte Gala, caratterizzata da un’ardua ascesa verso la vetta di un monte coperto di neve e uno scontro con un imponente creatura. Questa fase di prova, sebbene ambientata nelle fasi iniziali del gioco, ci ha offerto l’opportunità di valutare le funzionalità del menù per la gestione del gruppo di avventurieri. Tra le numerose funzioni disponibili, l’opzione di cambio di classe è stata particolarmente enfatizzata durante la prova. Similmente alle Dressphere di Final Fantasy X-2, la selezione di una classe determina non solo l’abbigliamento del personaggio ma anche le abilità utilizzabili in combattimento. Ad esempio, abbiamo osservato Val assumere il ruolo di cavaliere armato di una possente spada e quello di lanciere con scudo, pronto a sferrare cariche micidiali contro i nemici. Inoltre, la scelta della classe incide anche sull’Elemental Vessel associato a ciascun membro del gruppo. Una volta ottimizzato l’equilibrio tra classi ed elementi, i giocatori possono sperimentare con un’ampia gamma di strategie offensive all’interno di un sistema di combattimento intuitivo ma ricco di varietà.

La necessità di integrare molteplici classi ha comportato una riduzione del numero di mosse disponibili, limitate a due tipi di attacchi (leggeri e pesanti) che possono essere combinati in brevi sequenze, una mossa speciale visivamente impattante, un pulsante per saltare e uno per eseguire schivate rapide o voli prolungati, purché si disponga di sufficiente energia. A ciò si aggiunge un sistema di incantesimi e utilizzo di oggetti rapido e efficiente, reso possibile dall’uso dei pulsanti dorsali, che elimina ogni interruzione del flusso di gioco. L’esperienza di gioco risulta gradevole, seppur non particolarmente complessa nelle sue prime fasi. È chiaro che non si tratta di un gameplay che premia la ripetizione meccanica degli stessi attacchi; al contrario, in Visions of Mana è necessario prestare attenzione alle azioni nemiche e gestire con cura le risorse a disposizione. Al momento, tuttavia, è prematuro esprimere un giudizio sulla difficoltà complessiva del gioco. Questo è comprensibile, considerando il tempo medio richiesto per apprezzare appieno questo genere di giochi e il fatto che l’attenzione sia generalmente rivolta più verso una narrazione di impatto che verso un radicale cambiamento delle meccaniche di gioco. Tuttavia, queste prime ore di esplorazione e familiarizzazione con le meccaniche del titolo si sono dimostrate piacevolmente coinvolgenti, culminando in un duello contro un boss che lascia intravedere le potenzialità di una produzione capace di offrire diverse sorprese dal punto di vista narrativo e scenografico.

Piattaforme: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Square Enix

Publisher: Square Enix

Data di uscita: Estate 2024

Visions of Mana non ambisce a stravolgere il panorama ludico: il collettivo creativo che ne è artefice mira a trarre spunto da meccaniche consolidate e apprezzate per forgiare un Action RPG fruibile da un vasto pubblico. Un’interfaccia intuitiva, una grafica vivace e incantata, sia per i protagonisti che per gli antagonisti, e un percorso avventuroso costellato di insospettabili rivolgimenti sono gli aspetti che i seguaci della serie possono agognare con l’imminente uscita estiva del titolo. Il sistema di classi e gli Elemental Vessel promettono intriganti innovazioni, sebbene alcuni componenti delle mappe aperte sembrino essere stati concepiti più come ornamento che per effettiva funzionalità. Il Pikkul ad esempio, per quanto affascinante e amabile, si spera che sia destinato a superare la sua funzione ornamentale di mascotte per assumere un ruolo più significativo nelle vicende narrate.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".