The Elder Scrolls Castles: tutto sullo spin-off mobile

Da Bethesda Game Studios, premiato team di sviluppo artefice di Fallout Shelter, arriva The Elder Scrolls Castles, per dispositivi iOS e Android. Questa nuova avventura, ambientata nell’universo di The Elder Scrolls, permette ai giocatori di controllare il proprio castello e la propria dinastia personali. Sorveglia i sudditi ed emana i tuoi decreti, mentre gli anni passano, le famiglie crescono e nuovi sovrani salgono al trono.

Per festeggiare l’uscita del gioco, tutti coloro che hanno scaricato e giocato a The Elder Scrolls: Castles potranno riscattare:

  • Un suddito leggendario: Ulfric Manto della Tempesta
  • 100 gemme
  • Una benedizione della grande dinastia
  • Un pacchetto leggendario
  • Tre decorazioni stendardo

In The Elder Scrolls: Castles potrai:
Creare la tua dinastia – Tramanda la tua storia alle generazioni future. In The Elder Scrolls: Castles, ogni giorno della vita reale equivale a un intero anno di gioco. Addestra i sudditi, nomina gli eredi e mantieni l’ordine per aiutare il tuo regno a progredire. Farai felice il popolo assicurando una lunga vita al sovrano, o il crescente malcontento lo porterà a tramare qualcosa di sinistro?
Gestire il tuo castello – Personalizza il tuo castello sin dalle fondamenta: aggiungi ed espandi sale, scegli decorazioni sfarzose e monumenti ispiratori e assegna i sudditi alle postazioni di lavoro per assicurarti che il tuo castello abbia le risorse necessarie a prosperare negli anni!
Governare il tuo regno – Prendi decisioni fondamentali che segneranno la tua eredità. Rischierai una carenza di cibo pur di aiutare una parte della popolazione? Come risolverai un acceso litigio tra i tuoi sudditi? Le tue scelte determineranno la prosperità o la sventura della tua dinastia.
Affrontare missioni – Un regno non può prosperare senza i suoi valorosi guerrieri. Invia in missione i tuoi sudditi per affrontare i nemici classici di Elder Scrolls e recuperare bottino.

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.