La Seconda Guerra Mondiale, vista dall’alto dei cieli.
L’aviazione di più di mezzo secolo fa ha il suo innegabile fascino. È troppo più bello, dal punto di vista ludico, prendere il controllo di un velivolo della Seconda Guerra Mondiale e cimentarsi in cabrate, loop e picchiate, anziché volare con i mezzi moderni a velocità supersonica e ingaggiando nemici a chilometri di distanza. Il combattimento lento e ravvicinato ha un suo appeal romantico che in questo Heroes Over Europe è portato ancor più all’esaltazione, grazie soprattutto a una pletora di faccende di contorno, tra cui la storia personale dei protagonisti e gli intermezzi in puro stile “cinegiornale”, che raccontano il dipanarsi del conflitto lungo tutto il continente europeo.
A ORE DODICI… SEMPRE!
Una volta preso in mano il pad (la versione da me testata è quella per Xbox 360) la primissima cosa evidente è come il feeling del “volare” ci sia proprio tutto. Che si opti per un modello di comando “Pro”, piuttosto che “Arcade”, la sensazione è quella di avere sempre la padronanza del mezzo e di potersi destreggiare con perizia in tutte le situazioni: era dai tempi di Crimison Skies che non mi capitava di avere questo tipo di percezione! Ovviamente, questo è vero nella misura in cui non si ha a che fare con aerei nemici che puntano dritti alla nostra coda nel tentativo di abbatterci quanto prima: in questo tipo di momenti è facile farsi prendere dal panico e rischiare il più clamoroso degli schianti al suolo. Sebbene buona parte delle missioni preveda variegati obbiettivi a terra, è innegabile che il fulcro nevralgico di Heroes Over Europe risieda proprio negli scontri aerei. Da questo punto di vista, il gioco non propone grossissime differenze rispetto al lontano predecessore (Heroes Of The Pacific) se non per una particolare modalità di ingaggio denominata “Ace Kill”. Questa prevede che, una volta che siamo riusciti a tenere un nemico nell’inquadratura per un tot di secondi, si possa attivare una sorta di “bullet time” con il quale mirare i punti sensibili della carlinga o delle ali del malcapitato, abbattendolo, se possibile, con un solo preciso colpo ben assestato. Piuttosto divertente, non c’è che dire.
E ANDAVAMO SU, SU, SU…
Dal punto di vista tecnico, Heroes Over Europe mostra già i muscoli. Sebbene le texture non siano il massimo della vita quando ci si trova a volare radenti al suolo (ma questo è un difetto di tutti i giochi di aerei), al momento di prendere quota lo spettacolo è garantito. Il merito è sicuramente di una visione d’insieme davvero d’effetto, con l’orizzonte che non sembra perdersi ma, al contrario, diventa un punto di riferimento per ogni manovra. Anche i tantissimi velivoli presenti sembrano riprodotti con fedele cura, il che rende sicuramente onore al lavoro svolto dal team di grafici in forza a Transmission Games. Per quanto riguarda il gameplay, la versione finale (attesa entro la fine dell’anno) dovrebbe proporre una campagna single player composta da una ventina di missioni e una massiccia componente multigiocatore, fino a un massimo di sedici partecipanti connessi contemporaneamente.
Insomma… la prova su strada di Heroes Over Europe è stata convincente. Attendo con trepidazione di avere in mano la versione finale per verificare la bontà del netcode e le eventuali limature che gli sviluppatori vorranno apportare in queste ultime settimane di lavoro. Già così, comunque, quello che si prospetta è un titolo che tutti gli amanti dei combattimenti in volo non dovrebbero lasciarsi sfuggire.