Dalle moto da Trial si passa… ai Big Foot!
Effettivamente non si può dire che ci sia una correlazione tra le leggerissime motociclette da montagna con cui è possibile compiere acrobazie di ogni genere e i pesantissimi camion superdotati di gomme gigantesche che furoreggiano sotto i tendoni degli States. E invece le somiglianze sono evidenti al punto da permettere l’utilizzo del motore grafico che ha mosso Trials 2 per realizzare questo spin-off intitolato Monster Trucks Nitro. Nonostante, l’apparenza, i due titoli non sono esattamente dei cloni, per i motivi che vi andiamo immediatamente a spiegare.
FUORISTRADA
Monster Trucks Nitro mette, infatti, in mostra la stessa struttura di gioco del suo illustre predecessore: una percorso ad ostacoli da completare nel minor tempo possibile pilotando in accelerazione e frenata il mezzo a disposizione, un Big Foot simile a quelli che in America partecipano a folli esibizioni a base di salti e vetture sfasciate tra ali di folla in tripudio. Non è possibile deviare dal percorso a destra o sinistra per cui, anche se il gioco è rappresentato completamente in tre dimensioni, le piste si percorrono solo in avanti e indietro. Poco male, visto che la difficoltà di molti scenari richiede un controllo da tastiera assolutamente sopraffino per riuscire a controllare il gigantesco fuoristrada sui dossi e gli ostacoli artificiali che i Redlynx hanno preparato per l’occasione. Come in Trials 2 occorre completare ogni scenario entro un dato tempo limite per riuscire a passare al livello successivo: riuscirci non significa tuttavia ottenere il massimo riconoscimento visto che è possibile tagliare il traguardo allineati con i tempi di tre prestazioni di massima che indicano la bravura del giocatore tra medaglia di bronzo, argento o oro. Riuscire a completare tutti i livelli (solo una ventina) portandosi a casa l’oro in tutte le prove significa sbloccare la modalità nitro che permette rigiocarsi in modalità avanzata tutti i livelli di MTN.
A REAZIONE
Anche se pochi riusciranno in questo intento vale la pena provare, perché la nuova fatica dei Redlynx presenta alcune variazioni sul genere che la rendono degna di essere giocata a fondo. Un concetto va chiarito subito: non si tratta di un gioco difficile come Trials 2 non solo per la minore complessità dei livelli, ma anche per il diverso sistema di controllo del mezzo. Se nell’originale era necessario imparare a spostare in avanti e indietro il peso del pilota per riuscire a compiere stunt di alto livello anche da fermi, qui è sufficiente controllare l’accelerazione del Big Foot per evitare di ribaltarsi avanti e indietro in occasione degli atterraggi più duri. Giusto per non annoiarsi, i programmatori hanno deciso di complicare le cose dando al giocatore la possibilità di attivare il nitrogeno che si raccoglie lungo i vari livelli per superare in volo baratri, sfondare barriere di tronchi e, più in generale, pepare la giocabilità altrimenti ordinaria di questo prodotto. L’aspetto più divertente dell’utilizzo del turbo, è che non fa girare più velocemente le ruote ma è un vero e proprio reattore montato sulla coda del veicolo in grado farlo diventare, ma solo per brevi tratti, un vero e proprio aereo con cui compiere le evoluzioni più folli. Basterà a farvi scucire i dieci euro necessari per l’acquisto?