Recensione – Final Fantasy X/X-2 HD Remaster

Prima che la serie prendesse una deriva fortemente J-emo, c’erano i Final Fantasy, quelli veri. Quelli fatti di una storia comprensibile e ben pensata, pieni di segreti e cose accessorie, pregni di quel fascino che solo Square Enix e pochi altri publisher sono riusciti a donare così copiosamente al genere dei J-RPG. A dirla tutta, Final Fantasy X e Final Fantasy X-2 rappresentano il punto di svolta, quel frame centrale del morphing tra i Final Fantasy che abbiamo conosciuto in passato e gli ultimi episodi. Se il seguito spinge già un po’ troppo verso la deriva, l’episodio X fa ancora parte di quel gruppo di titoli da vivere in un fiato, grazie a personaggi carismatici, a un battle system efficace (anche se ormai passato di moda) e all’eccellente sferografia, che guida le crescite dei personaggi con la giusta alternanza tra libertà d’azione e opportunità.

Final Fantasy X/X-2 HD Remaster è una mini raccolta dei due episodi. Il pacchetto confezionato da Square Enix comprende anche il cortometraggio Eternal Calm (conosciuto anche come Another Story), che narra gli accadimenti tra i due episodi, e l’appendice di Final Fantasy X-2 chiamata Last Mission, ovvero un capitolo aggiuntivo giocabile, la cui pubblicazione era stata finora confinata al solo territorio giapponese.

Il publisher dagli occhi a mandorla non si è limitato a prendere i due titoli di cui sopra e a sbatterli su disco (PS3) o su cartuccia (PS Vita), ma ha investito tempo e risorse per un remastering che non esito a definire coi fiocchi e i controfiocchi. Bastano pochi minuti di gioco per apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori, che hanno davvero ridisegnato e ritoccato tutto quello che si poteva, tanto che a tratti sembra di trovarsi di fronte a un titolo appena partorito e non certo a un software che ha sul groppone più di due lustri di vita. L’unico aspetto che non è passato sotto il processo di make-up pare riguardare le animazioni, che al giorno d’oggi sembrano legnosette e che stonano un po’ con la qualità clamorosa di tutto il resto.

Listen to my story...
Listen to my story…

Al di là della questione animazioni, Final Fantasy X e Final Fantasy X-2 sono stati ribaltati come si fa coi migliori calzini. Le texture hanno subito un processo di rescaling e sono state successivamente ritoccate a mano; la resa dell’acqua si avvale di filtri ed effetti che erano sconosciuti all’epoca, così come la florida vegetazione appare ora viva e integrata in maniera perfetta con lo scenario. Da non sottostimare, poi, il remastering completo delle tracce audio, che rendono onore a quello che è – a mio modesto avviso – uno dei punti più alti del Maestro Nobuo Uematsu (con la M maiuscola, per cortesia!), qui raffinato dalla sapiente bacchetta di Masashi Hamauzu, che già aveva collaborato alla OST originale.

Tra le due versioni – va detto – quella che più rende giustizia al lavoro di cesello di Square Enix è quella per PS Vita, capace di esaltare tutto il buono che c’è grazie alla qualità dello schermo OLED. Oltretutto, gli sviluppatori hanno parzialmente sfruttato le proprietà touch, consentendo di richiamare a video un menu rapido per la cura veloce del party, grazie a un semplice movimento slide. Da questo punto di vista, però, avrei apprezzato un po’ più di integrazione coi menu: in alcuni momenti – e in particolare nella schermata della sferografia – viene quasi naturale appoggiare i polpastrelli sullo schermo per fare cose, salvo poi accorgersi che nulla accade e che tocca ripiegare sui tasti classici. Al di là di questo e potendo scegliere (c’è il cross-save, ma non il cross-buy, mannaggia!), il mio consiglio è quello di rivolgersi proprio alla versione PS Vita, che consente di rivivere le emozioni di un grande classico anche nei tragitti quotidiani in metropolitana.