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Difficile resistere a un invito in quel di Londra, soprattutto quando sei ospite degli sviluppatori di Metro 2033 e di Metro Last Light. L’occasione è peraltro ghiotta, ovvero la possibilità di mettere le mani sul remaster dei due titoli sopracitati, in uscita durante l’estate sulle nuove console di Microsoft e Sony, oltre che su PC. Attenzione, però, a non usare la parola “remaster” da queste parti, visto che Metro Redux è più visto come un director’s cut rivisitato e corretto, e non solo come il pretesto per mettere sul mercato un restyling grafico fine a se stesso. Gli esponenti del team di sviluppo presenti all’evento non hanno fatto mistero di voler puntare sia a quei vecchi giocatori che in un modo o nell’altro hanno già vissuto le avventure nei panni di Artyom, sia a coloro che hanno sempre guardato con simpatia alla serie ma non hanno mai avuto l’occasione (o il convinto desiderio) di cimentarsi con due degli sparatutto più interessanti degli ultimi anni.
Partiamo dal vestito nuovo, che se per i videogiocatori PC è poca cosa diventa una colonna portante quando si tratta di valutare le differenze tra Xbox 360 (e anche PS3, nel caso di Last Light) e PS4/Xbox One. La base di partenza di tutto il lavoro è la già citata versione PC, le cui texture sono state prese di peso e utilizzate per tirare a lucido le incarnazioni console. Lo stesso è stato fatto per tutto il sistema di illuminazione, ora davvero convincente e di sicuro effetto, anche se siete tra coloro che amano giocare con un pad in mano. Persino le animazioni sono state massicciamente ritoccate, sempre prendendo spunto dal lavoro svolto in precedenza sulla versione PC di Metro Last Light. Il filmato di confronto che ci è stato mostrato alla presentazione è davvero impietoso e fa sembrare la versione Xbox 360 talmente indietro nel tempo da fare il giro, nonostante non sia passata poi così tanta acqua sotto i ponti dalla pubblicazione di Metro 2033 (e ancor meno da quella di Metro Last Light).
A ogni modo, come detto, il lavoro degli sviluppatori non si è imitato a un semplice porting tecnico, ma ha coinvolto anche molti aspetti del gameplay. Ad esempio, sono state introdotte diverse fasi aggiuntive, non tanto nella storia, quanto nei momenti di azione. Come esempio pratico ci è stato mostrata una porzione in cui nel vecchio Metro 2033 Artyom giungeva all’ingresso di una biblioteca abbandonata: nel titolo originale il livello terminava lì, mentre nella versione Redux al giocatore viene chiesto di affrontare un’ondata di creature nello spazio antistante l’ingresso dell’edificio, fino all’arrivo definitivo dei rinforzi.

Per invogliare all’acquisto i vecchi giocatori, poi, il team di sviluppo ha pensato bene di creare due nuove modalità, chiamate Survival e Spartan, cucite attorno agli stili di gioco di Metro 2033 e Metro Last Light. Nella prima si affronta la campagna in una sorta di “extreme mode”, laddove Artyom non solo si troverà spesso a corto di munizioni e con tempi di ricarica delle armi sensibilmente allungati, ma dovrà confrontarsi con una persistente penuria di risorse e con nemici decisamente più abili nel captare la sua presenza. Giocando a Spartan, invece, Metro diventa un titolo più votato all’azione e meno allo stealth, con un approccio meno punitivo quando si resta visibili e alla luce. In questo fuoco incrociato di modalità spicca un’Intelligenza Artificiale finalmente ritoccata verso l’alto, anche se nella mia prova sul campo sono comunque incappato in qualche inciampo, purtroppo ancora presente, anche se in misura minore rispetto al passato.
Nel caso siate rimasti incuriositi da Metro Redux, c’è un elemento che potrebbe spostare l’ago della bilancia a favore dell’acquisto, ovvero il prezzo cui saranno proposti i due giochi. Su console, Metro 2033 e Metro Last Light verranno venduti digitalmente a 19,99 euro ciascuno; nel caso siate oltranzisti dello scatolato, invece, sappiate che sarà distribuita nei negozi una versione scatolata a 39,99 euro, comprensiva di entrambi gli episodi. E su PC? Visti i forti sconti cui sono soggetti i due prodotti su Steam a ogni piè sospinto, è stato deciso di consentire l’acquisto a 9,99 euro cad., a patto di avere già presente gli originali sulla propria libreria. Ah… nel mentre, sappiate che è in preparazione anche una versione specifica per SteamOS. Contenti? Io sì, e sono molto curioso di vedere se ci saranno migliorie evidenti nelle prestazioni, a parità di hardware (visto anche quanto è esigente il motore grafico dei due Metro).
Chiudo con una simpatica nota sul resolution gate: entrambe le versioni console gireranno a 60 fps; quella PS4 si spingerà fino ai fatidici 1080p, mentre su Xbox One toccherà accontentarsi di 900p. Durante la sessione di interviste ho timidamente chiesto se l’imminente non-obbligatorietà di Kinect possa liberare risorse sufficienti per pareggiare i conti tecnici tra le due console. La risposta è stata un sorriso, seguito da spallucce.