Guild Wars 2: Heart of Thorns – Anteprima

Heart of Thorns

guild warsguild warsLa presentazione a porte chiuse di Guild Wars 2: Heart of Thorns inizia con una dichiarazione tanto atipica quanto intelligente, e che ben s’innesta, a posteriori dell’incontro alla gamescom, col recente annuncio della trasformazione della base di Guild Wars 2 in un free-to-play a tutti gli effetti. La portavoce di Arenanet e NCSoft ci dice che nella nuova espansione del gioco, arrivata dopo anni dalla prima e unica edizione di Guild Wars 2, non sarà aumentato il level cap. Che la serie sia sempre stata un po’ il ragazzetto ribelle dei MMORPG era già noto, ma una scelta così inusuale mi colpisce davvero. Sembra una decisione azzardata, almeno fino al momento in cui viene fuori una spiegazione coi fiocchi. Quello che gli sviluppatori vogliono evitare è il fenomeno tipico dei giochi come World of Warcraft – tanto per citare il più noto – in cui una nuova espansione significa quasi sempre condannare all’obsolescenza l’equipaggiamento e i progressi fatti fino a quel momento. Heart of Thorns vuole invece offrire una serie di novità che fungono come base di partenza per i neofiti, che saranno da subito in grado di affrontare i contenuti dell’espansione, di fatto annullando la costruzione pregressa dei vecchi giocatori. E non solo: significa anche dare maggior risalto alle nuove zone studiate appositamente. E le vecchie armature? Nel contenitore per l’umido. Ad Arenanet non vogliono che tutto il duro lavoro svolto per regalare al mondo di gioco carisma e personalità sia spazzato via trasformando Tyria in un parco giochi abbandonato in favore della novità. Allo stesso tempo però sarebbe folle non offrire alcun tipo di progressione in un titolo che nel corso degli anni è stato esplorato in lungo e in largo. Ecco perché è stato pensato il Mastery System.

IL GUILD WARS CHE NON TI ASPETTI

Le ispirazioni più palesi, ci spiega la portavoce, sono Zelda e Metroid. L’idea è quella di dotare i personaggi di capacità fisiche che permettano loro di avere accesso ad aree inesplorate perché prima inaccessibili, proprio come in un metroidvania. Durante la presentazione ho avuto modo di vedere all’opera la totalità del nuovo sistema. Una volta raggiunto il livello massimo la barra dell’esperienza cambia aspetto e diventa un indicatore dei progressi ottenuti nelle Maestrie. Sarà possibile quindi collezionare punti abilità risolvendo quest, superando obiettivi specifici e completando incarichi a tempo. In pratica tutti i modi in cui prima si accumulava semplice esperienza ora sono convertiti e destinati al nuovo sistema che, di fatto, sostituisce l’aumento del level cap.

A disponibilità del giocatore saranno presenti diversi percorsi di capacità da sbloccare in una sequenza prestabilita, e ogni ramo sarà legato a un’area geografica. Progredire nel Mastery System significa quindi potenziare le abilità che permetteranno di addentrarsi sempre di più all’interno delle zone avanzate. Ovviamente, i nuovi skilltree non resteranno esclusiva della geografia aggiunta nell’espansione, ma sarà presente anche un ramo di abilità da ottenere all’interno del vecchio mondo di gioco, in modo da evitare il desolante e tanto temuto fenomeno della migrazione verso le aree dell’espansione.

Heart of Thorns

CONTAMINAZIONI PLATFORM

Molte delle caratteristiche che sono state aggiunte sembrano aver accolto in pieno i propositi degli sviluppatori, e cioè di regalare a Guild Wars 2 vere e proprie meccaniche originali, specialmente dal punto di vista dell’esplorazione. L’aggiunta più interessante sembra quella legata all’abilità di Gliding, che permetterà al giocatore di planare lanciandosi nel vuoto. Ovviamente, la trovata inserisce un gusto inedito per l’esplorazione orizzontale e, soprattutto, verticale. Progredendo nello skilltree dedicato al volo planare si sbloccheranno talenti che permettono di alzarsi di quota sfruttando correnti di aria calda. Durante la presentazione è stata sottolineata l’importanza della realizzazione di mappe che abbiano uno sviluppo verticale del tutto inedito rispetto ai mondi precedenti.

Il secondo ramo di talenti che ho avuto modo di vedere è quello legato agli Itzel, razza anfibia con l’ossessione dei funghi. Utilizzando queste muffe il personaggio potrà avere bonus alle statistiche ma anche sfruttare i funghi più grossi per utilizzarli come trampolino di lancio, prodigandosi in vere e proprie sezioni stile platform. Le altre Maestrie che ci sono state mostrate spaziavano dall’evocazione di mid-boss da sconfiggere, che a detta degli sviluppatori permetteranno al giocatore di collezionare equipaggiamenti unici, alla possibilità dell’auto-loot. Un sistema, insomma, che promette di modificare l’esperienza di gioco in maniera significativa.

L’occhiata data al nuovo sistema è stata generosa ma assolutamente non sufficiente per esprimere un’opinione approfondita. C’è da dire che questa espansione parte da premesse di certo più interessanti del solito aumento del level cap, con un’idea fresca che sulla carta è in grado di rivoluzionare un gioco che per certi versi è ormai stantio. Resta da vedere quanto queste aggiunte potranno dare linfa vitale a un MMORPG che è rimasto immutato forse per troppo tempo. Il verdetto arriverà il prossimo 23 ottobre, giacché per ora l’espansione è ancora in fase di beta testing. Nel frattempo, se avete sempre guardato con curiosità a Guild Wars 2 ma non avete mai proceduto all’acquisto, ciò che potete fare è dedicare qualche serata a gironzolare nel gioco base, visto che – come detto – Arenanet ha appena cambiato il modello di business, convertendosi al free to play.