The Elder Scrolls Online – Anteprima

Atteso da anni, l’annuncio è finalmente arrivato. Bethesda è al lavoro su The Elder Scrolls Online, MMO basato sul famoso franchise che nell’ultima decade ha appassionato milioni di giocatori in tutto il mondo.

Erano anni che si rincorrevano rumors su un’eventuale versione massiva di The Elder Scrolls. Se da una parte l’ambientazione e l’universo di gioco dei vari titoli calzavano a pennello con la tipicità di un MMO, dall’altra numerose caratteristiche (prima fra tutti il sistema di combattimento) erano difficilmente replicabili in un mondo persistente. Cosa fare, dunque, per approcciare il mondo dei massive senza tradire le aspettative di tutti i fan sfegatati della saga? Questione annosa, conoscendo anche le diverse correnti di pensiero presenti all’interno dell’affollata community di The Elder Scrolls, dove una parte di giocatori si è sentita tradita per la svolta troppo “casual” (a detta loro) degli ultimi due capitoli: Oblivion e Skyrim. Partiamo col dire che l’assoluta libertà che caratterizza da sempre la saga non sarà presente nella versione online. Scordatevi quindi la possibilità, ad esempio, di diventare maestri in qualsiasi disciplina presente, come accadeva nella controparte single-player. È ovvio che l’accoppiata Zenimax/Bethesda abbia dovuto operare delle precise scelte di gameplay per adattarsi a un mercato – quello dei MMO – che risulta ancora molto rigido sotto diversi aspetti legati all’esperienza di gioco.

TRE FAZIONI
Ecco la prima caratteristica interessante di TES Online: le tre fazioni. A differenza di quanto vediamo ormai da anni in tutti i theme park che debuttano sul mercato, Bethesda ha deciso di strutturare il suo MMO proponendo fin da subito una forte componente competitiva, che vedrà come teatro di guerra principale buona parte della provincia di Cyrodiil. Non è un caso che a capo del progetto ci sia Matt Firor, uno che ha lavorato per più di dieci anni presso Mythic Entertainment, partecipando attivamente al successo di una delle pietre miliari (almeno per quanto riguarda il PvP) in campo MMO: Dark Age of Camelot. Gli sviluppatori hanno già annunciato che saranno presenti le più importanti regioni del continente di Tamriel, confermando Morrowind, Skyrim, Elsweyr eSummerset Isles (per ora).

Tornando alle tre fazioni, il giocatore potrà scegliere di schierarsi con gli Ebonheart Pact (compagine composta da Nord, Dunmer e Argoniani), Aldmeri Dominion (Altmer, Bosmer e Khajit) o con la Daggerfall Covenant (Bretoni, Redguard e Orchi). TES Online è ambientato ben mille anni prima le vicende narrate in The Elder Scrolls V: Skyrim: un evidente escamotage narrativo che offre agli sviluppatori maggiore libertà di manovra nel costruire una storyline coerente con tutti gli altri capitoli della serie. Storyline che vedrà come antagonisti principali delle tre fazioni giocabili gli Imperiali e il principe daedrico Molag Bag, che hanno intenzione di conquistare Tamriel.

Un look già visto molte volte, ma alquanto strano per essere un The Elder Scrolls.

NON PIÙ LE SOLITE QUEST
Le informazioni in nostro possesso sono ancora poche, tuttavia pare che la fase di progressione del personaggio sarà caratterizzata da un PvE basato su eventi dinamici e dal massiccio uso del cosiddetto “phasing”, feature presente già da qualche anno in World of Warcraft. Se prima gli eventi erano un piacevole diversivo rispetto al solito “vai-e-uccidi-dieci-ratti”, ora sembra che stiano diventando una caratteristica obbligata su qualsiasi theme-park. Su TES Online – per farla breve – la struttura base di queste missioni pubbliche ricalcherà in buona parte quella che vedremo sul tanto atteso Guild Wars 2, anche se a pelle sembra che la parte narrativa sia stata maggiormente sviluppata, tentando così di offrire lo stesso (o quasi) livello di profondità di molte missioni presenti nei precedenti capitoli single-player. Diversa, invece, la questione riguardante i contenuti prettamente di gruppo, come ad esempio i dungeon: è confermata la presenza di istance pubbliche che, a detta degli sviluppatori, incentiveranno la collaborazione fra giocatori; un’idea interessante, anche se già vista in passato sia in diversi sandbox, sia in qualche theme-park da milioni di utenti (qualcuno ha detto AION?). Da menzionare anche la volontà di proporre una IA più evoluta rispetto a quella che siamo abituati a vedere in altri MMO, con gruppi di mob che collaboreranno attivamente per trovare la tattica più efficace per farci la pelle. Speriamo non basti piantargli una freccia in un ginocchio per neutralizzarli..

SISTEMA DI COMBATTIMENTO
Anche qui Zenimax Online pare abbia presto spunto, almeno in parte, dai titoli ArenaNet. Il numero di abilità che potrete portarvi dietro sarà limitato, e queste saranno legate al tipo di arma che impugnerete e alla vostra classe di appartenenza. Così come in Guild Wars 2, la filosofia di fondo di TES Online è quella di voler scardinare il concetto di “Santa Trinità” (Tank, DPS e Healer) per offrire un sistema di combattimento più dinamico, basato sulla cosiddetta “Finesse”. Questa barra della fatica ci permetterà di schivare, saltare, scattare e compiere la maggior parte delle azioni in combattimento. Parare, ad esempio, consumerà parte della barra della Finesse, ma al tempo stesso ci permetterà di mitigare i danni ricevuti e rendere inefficaci diverse abilità avversarie atte a rallentarci.

La componente forse più interessante di questo sistema di combattimento sarà la possibilità di compiere diverse combo legate ad abilità lanciate dai vostri alleati. Se un mago dalle retrovie scatena sugli avversari una tempesta di fuoco e voi, da bravi guerrieri, vi buttate nella mischia facendo roteare la vostra spada, il risultato sarà che lancerete palle di fuoco in tutte le direzioni, aumentando così il raggio d’azione della skill lanciata dal caster dietro di voi. Sulla carta il sistema sembra piuttosto interessante, non trovate?

Assieme ad altri giocatori si possono combinare gli effetti delle varie abilità per una maggior potenza distruttiva.

SUDDITI, A ME!
Come già accennato, l’endgame offrirà una forte componente PvP in cui i giocatori delle tre fazioni si daranno battaglia su Cyrodiil, per tentare di conquistare diversi punti d’interesse strategico (fattorie, villaggi, castelli e via di questo passo). L’obiettivo finale sarà quello di assediare e conquistare la capitale Imperiale, anche se le modalità in cui questo avverrà non è ancora chiara. La struttura sembrerebbe ricordare da vicino quella già vista sia in Dark Age of Camelot che in Warhammer Online, con battaglie su larga scala che coinvolgeranno fino a 200 giocatori contemporaneamente. Non si sa ancora cosa ne pensi a riguardo l’Hero Engine, soprattutto considerando le pessime prestazioni offerte in quel di Ilum (la zona Pv
P) in Star Wars: The Old Republic, dove il numero di personaggi coinvolti durante gli scontri era di gran lunga inferiore rispetto a quello che pensano di raggiungere i ragazzi di Zenimax Online. Tornando al PvP, una volta conquistata la Capitale, la fazione vincitrice potrà eleggere un Imperatore che la rappresenti. Tuttavia, dalle prime indiscrezioni, pare che il sistema non si basi su eventuali votazioni della community, quanto sulla percentuale di partecipazione alle varie fasi dell’assedio. Conquistare il trono, insomma, sarà proprio un lavoraccio…

MA È DAVVERO THE ELDER SCROLLS?
Ecco, su questo si può discutere a lungo.
In questa versione online la lista delle feature mancanti è forse più lunga di quella che ci ricorda di essere a Tamriel e non altrove: la mancanza di un sistema di combattimento diretto (sacrificato per questioni di latency), la visuale in terza persona (più adatta per un MMO e preferita a quella in prima), l’assenza dei draghi, l’impossibilità di diventare Mannari o Vampiri, lo stile grafico che (almeno dalle prime immagini pubblicate) si discosta decisamente da quello che ha da sempre caratterizzato la saga di TES, la mancanza dell’housing e delle romance, un sistema di progressione basato su classi e non più sulla filosofia “divento quello che mi pare, quando e come mi pare”… la lista potrebbe andare avanti ancora a lungo. Certo, saranno presenti le Gilde (quella dei Maghi o dei Ladri, giusto per citarne due), Tamriel sarà completamente esplorabile in tutta la sua grandezza e avremo a disposizione un sistema Open PvP a tre fazioni (finalmente!). Ma tutto questo varrà il prezzo del biglietto?

Sono sicuro che i mesi a venire, per Zenimax Online e Bethesda, saranno di fuoco. Dovranno fare i conti con lo zoccolo duro della community, che sicuramente non apprezzerà il fatto di vedere la loro saga preferita così pesantemente modificata nel gameplay per assecondare quello che è l’attuale trend di mercato per quanto riguarda i massive. Dispiace solo vedere un franchise del genere costretto nelle maglie di un theme-park: a mio modo di vedere – TES Online sarebbe stato perfetto per un sandbox a là Mortal Online, in cui ogni giocatore sarebbe stato libero di sviluppare il proprio personaggio come meglio avrebbe creduto, costruendosi nel frattempo la propria casetta sulle rive di un fiume ed esplorando (con visuale in prima persona) il paesaggio circostante, fino a che il sole non fosse stato oscurato dalle ali di un drago… ma alla fine, i soldi vincono sempre. Sempre ammesso che la strada intrapresa da Zenimax sia quella giusta per raccattarne a palate, s’intende.