Prende sempre più piede il movimento #deletefacebook dopo i recenti scandali dovuti all’appropriazione indebita dei dati personali da parte della società che gestisce il social network più famoso al mondo.
Caratterizzato dalla cancellazione di piccole e grandi aziende, o semplici utenti privati dal social network, il movimento #deletefacebook propone la semplice cancellazione delle pagine utente o personali per protestare contro una politica miope che danneggia gli iscritti.
Facebook, lo sappiamo tutti, è caratterizzato da una gestione perlomeno controversa, a volte troppo restrittiva verso argomenti che possono essere ritenuti scomodi o modi di pensare troppo diversi dalla morale e dalle regole interne del portale.
Oltre quattordici milioni di utenti privati hanno aderito al movimento #deletefacebook, oltre che grandi aziende e persone simbolo della comunicazione e dell’intrattenimento e dell’arte, tra cui quelle cinematografiche, artistiche e letterarie.
Alcuni esempi, PlayBoy Corporation, una delle società più importanti nella produzione soft erotica al mondo, che ha cancellato delle pagine con ben venticinque milioni di utenti l’una, pur di salvaguardare la privacy dei propri utenti, ma anche Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX, di rimuovere le pagine facebook ufficiali delle sue aziende. L’artista statunitense Jeremy Deller ha distribuito durante le sue mostre d’arte volantini che spiegano come cancellarsi da facebook. L’opera The Hacking Monopolism Trilogy denuncia invece come sia troppo facile fare un furto di identità.
Il movimento #deletefacebook è da poco diventato anche un simpatico videogioco, sviluppato da Know Peter Hansen Apps Inc. per la piattaforma Android.