Non sono pochi coloro che temono che il destino di BioWare sia legato troppo strettamente alla ricezione di Anthem. Parte di questo atteggiamento è dovuto all’abitudine di Electronic Arts di chiudere studi a seguito di release insoddisfacenti, ma entrano in gioco anche forti sospetti dati dall’abbandono di alcuni dei membri più di spicco di BioWare, e difficili da motivare se si tiene in considerazione che la software house sta realizzando uno dei giochi più ambiziosi sui quali abbia lavorato.
James Ohlen è l’ultimo di questi addii. Ha lavorato per la compagnia per ventidue anni. Nel suo parere, anche se Anthem dovesse vendere meno delle aspettative, Ohlen non crede che questo significherebbe la fine di Bioware: anzi, sarebbe solo un’opportunità per lo studio di imparare dai propri errori ed utilizzare quest’esperienza nel loro prossimo progetto. In aggiunta a ciò, Ohlen vuole rassicurare i fan: Anthem è incredibile. Vedremo all’uscita se le sue parole meritano credito o meno.