Assassin’s Creed III Remastered, le idee del Game Director

assassin's creed III

Ubisoft ha recentemente annunciato i contenuti del Season Pass di Assassin’s Creed Odyssey, tra cui figura le tanto attese remastered di Assassin’s Creed III e Assassin’s Creed Liberations. Insieme ai sicuri miglioramenti del gameplay e della grafica, il Game Director del primo capitolo della saga di Kenway Alex Hutchinson ha elencato nei suoi tweet di oggi tutti i miglioramenti che apporterebbe al gioco, se ne avesse l’occasione (Traduzione in corsivo):

 

Mi permetterei di proporre qualche cambiamento che apporterei io se potessi mettere le mani su quel remaster di Assassin’s Creed III:

1. Togliere i punti danno dagli incendi nella missione finale, così le persone non la falliscono e non finiranno male il gioco. È troppo difficile, e senza una ragione apparente.

2. Forzare il completamento delle missioni del Tempio nel presente non appena vengono attivate, invece si lasciare che si accumulino alla fine. Pensavo fosse carino lasciare delle opzioni ai giocatori, ma finisce per rovinare il ritmo.

3. Creare un percorso per forzare il giocatore a finire prima le side quests di Homestead: Rappresentano quel lato affascinante, divertente e umano di Connor che non sembra così ovvio se vengono svolte solo le main quests e ignorati i contenuti secondari.

4. Spingere più battaglie navali nella trama principale. Di nuovo, la mia opzione di lasciare che i giocatori venissero incontro ai contenuti con i loro ritmi non funziona tanto bene in un blockbuster. Lasciate che le masse svolgano quelle fighissime missioni sulle navi! 😉

5. In qualche modo far sì che chiunque compri il gioco veda l’animazione in cui un abitante di Homestead prende un maiale, lo mette sul ceppo, gli taglia via gli arti, li scortica, li impacchetta e li porta in casa. È fantastica.

6. Valorizzare il fatto che si tratta dell’Assassin’s Creed con più mosse di assassinio in assoluto: ogni arma ha una sua mossa, incluse le prese.

7. Notare che abbiamo assegnato la parte di Connor al fantastico Noah Watts (nativo americano, NdA) molto prima che la community dei videogiochi se ne fregasse del rispetto delle altre culture,e  abbiamo personaggi che parlano lingue storicamente appropriate (sottotitoli compresi) in un blockbuster per una dannata ora. Ci ha resi felici.

8. Concordare col fatto che abbiamo permesso alle persone di disegnate cose sconce nella neve in un gioco molto prima che diventasse di moda o fosse considerato opportuno dal punto di vista tecnico.

9. Finalmente ammettere che al giorno d’oggi, anni dopo il suo rilascio, era ok cambiare il colore della fusciacca di Connor da rosso cremisi come Ezio e Altair a un bel blu scuro, e che non valeva la pena sprecarci sette meeting da due ore.

10. Constatare il fatto che l’unica arma nell’universo di Assassin’s Creed che si avvicina alla figaggine della lama celata fosse quel tomahawk.

11. Trovandomi d’accordo con Jonathan Cooper (animatore, NdA), aggiungo che avremmo dovuto spezzettare l’intro di Haytham in tanti pezzettini per spargerli nel gioco e arrivare più velocemente a Connor. La rivelazione shock di un altro personaggio giocabile era fantastica, ma la partenza era troppo lenta.

12. Oh! E mentre stavamo cercando la musica, qualcuno ha fatto sì che noi trovassimo gli A Tribe Called Red. Sarebbero stati perfetti. Un’occasione sfumata su tanti livelli.