Quando si decide di supportare economicamente un Kickstarter non si è mai certi dei risultati. Ciò è particolarmente vero per i videogiochi: non sono pochi i casi in cui i progetti si siano rivelati disastrosi e fallimentari. Little Devil Inside, titolo che l’altra sera ha incantato i giocatori durante il Reveal PlayStation 5 è nato proprio come Kickstarter nel lontano 2015, opera della software house Neostream, un piccolo gruppo di sviluppatori australiani con sede in Corea. Senza dubbio vederlo tirato a lucido e previsto per la nuova console di casa Sony avrà rallegrato gli animi dei donatori, che sono in attesa di buone nuove da quasi cinque anni. Ma si sa: per le cose belle ci vuole tempo e amore. E Little Devil Inside sembra decisamente una cosa bella.
Little Devil Inside: esistono davvero i mostri delle favole?
Il protagonista di questa deliziosa odissea è un cacciatore, con chiare vocazioni da ricercatore, che viene assunto da un Professore per aiutarlo nelle sue scoperte sul mondo che li circonda. Al di fuori dalla cittadina che ospita l’Università ci sono una moltitudine di luoghi da scoprire, caratterizzati da diversi biomi e soprattutto da diversa fauna. I mostri presenti sono tanti, da piccoli diavoletti a enormi piove sottomarine, fino ad arrivare a draghi e creature simili a Bigfoot. Per ciò che si è visto ad oggi, le bestie che possiamo incontrare sembrano rifarsi alla classica iconografia del mistero occidentale. Non esotici Yokai, bensì ciò che trovavano nei libri di fiabe i nostri nonni o bisnonni. L’estetica di Little Devil Inside si ispira in effetti all’epoca Vittoriana, che appare chiaramente in alcuni dettagli, come i vestiti, gli arredamenti delle magioni o l’aspetto dello scafandro. Nel contesto vengono inseriti elementi più moderni, come armi o treni dall’aspetto più futuristico e il tutto viene condito dall’aggiunta di ispirazioni al paranormale e all’esoterico. Gli sviluppatori stessi ce ne parlano, dicendo come alle classiche bocche da fuoco e armi bianchi vadano ad unirsi magie e strani poteri, ottenibili proprio dalle creature che possiamo combattere.
La componente esplorativa perciò è il perno del titolo: il nostro compito è vagare nelle varie regioni del pianeta alla ricerca di segreti e di mostri, che possiamo uccidere o con i quali possiamo interagire in altri modi. Deve essere ben chiaro al giocatore che Little Devil Inside non punta ad essere un classico “ammazza-ammazza”, bensì un richiamo alla ricerca e alla curiosità verso il mondo, che si esprime nella voglia di accumulare conoscenza. Per questo motivo è essenziale il ruolo dell’Università, edificio centrale dove possiamo fare ricerche, raccogliere equipaggiamento ma soprattutto ingaggiare altri membri della facoltà per aiutarci nelle nostre avventure. Tutta la preparazione delle missioni è fondamentale secondo gli sviluppatori, che ci tengono a sottolineare come la parte antecedente alla partenza sia forse persino più importante di quella successiva. Organizzare con cura le nostre spedizioni fa subito pensare ai vecchi esploratori dell’Artico o dell’Africa centrale, che dovevano essere pronti ad affrontare le intemperie, e ciò è perfettamente coerente con l’estetica e l’atmosfera del titolo.
Frenetico ma con il suo ritmo
Il gameplay di Little Devil Inside è quello di un action RPG. Come tale, possiamo aspettarci una serie rilevante di personalizzazioni e di abilità da apprendere nel corso della nostra avventura, che vadano man mano a potenziare il nostro piccolo ricercatore. Non va infatti scordato che il protagonista è umano e come tale parte svantaggiato rispetto al vasto mondo che lo circonda. Il combattimento sfrutta sia armi da taglio che da fuoco, oltre ai già citati possibili poteri paranormali, e viene definito facile da apprendere ma difficile da padroneggiare. Già dai primi trailer possiamo notare quanto l’azione non sia rapida e fluida, bensì più macchinosa e un po’ impacciata, come potremmo effettivamente aspettarci da un umano bardato da pesanti equipaggiamenti. Gli scudi sono in effetti fondamentali per deviare i colpi ricevuti ma ci appesantiscono non poco, rendendoci lenti. Il team di sviluppo ha annunciato inoltre la presenza di un doppio sistema di targeting, automatico o manuale, che è possibile modificare rapidamente per adattarsi al tipo di battaglia in atto. Nella maggioranza delle missioni siamo solo contro il mondo, è perciò plausibile venire circondati dai nemici e dover passare rapidamente da uno all’altro.
Il nuovo trailer mostrato ieri sera ci ha permesso di vedere in azioni anche armi di altro tipo, tra cui una serie di bombe da lanciare in profondità o da posizionare sui nemici, o fili in cui intrappolarli. Il protagonista può inoltre contare su una vasta gamma di mezzi di trasporto, viventi o non, che dovrebbero facilitare i nostri viaggi verso le zone più remote del mondo. O le nostre fughe.
Il titolo promette inoltre una rilevante componente survival che va ad unirsi agli altri elementi di gameplay già descritti. Non è chiaro se il protagonista debba anche badare alla fame o alle temperature ambientali, ma è probabile, considerando la varietà di equipaggiamenti che saranno presenti. Ciò che è certo è che saranno disponibili anche diverse abilità da sfruttare nelle zone più estreme, come un olfatto aumentato che consente di sentire le prede da lontano o di percepire alcuni tipi di loot. Sarebbe bello avere a disposizione un vero e proprio skill tree personalizzabile, per scegliere che tipo di avventuriero vogliamo essere.
Le ambientazioni di Little Devil Inside promettono altrettanta varietà. Sono già state mostrate zone desertiche ricoperte dalle sabbie, giungle rigogliose e vaste regioni polari, ma sono in sviluppo altrettanti biomi, in particolare il team del gioco sta lavorando a una zona montana popolata da draghi. Riveste una certa importanza anche la città, sede della nostra Università, poiché costituirà il punto focale attorno al quale organizzarci e nel quale interagire con gli NPC ed accettare side quest. Più che un hub, va pensata come alla casa a cui tornare dopo tante fatiche. Poter personalizzare la nostra abitazione non è per ora previsto.
Di carne al fuoco sembra essercene davvero tanta, considerando anche la promessa di una modalità multiplayer co-op per affrontare le missioni insieme agli amici online. Ciò nonostante il titolo sta ricevendo una serie di critiche non indifferenti, tra cui un’accusa di razzismo per il design di alcuni nemici. I giocatori Xbox o Nintendo che avevano sostenuto il Kickstarter non sono stati lieti di dover attendere ancora più del previsto: Little Devil Inside sarà portato come esclusiva temporale su PlayStation 5, uscendo in contemporanea su PS4 e su PC, ma le versioni per le altre console arriveranno solo in un secondo momento. Difficile da digerire avendo pagato per il titolo cinque anni fa, ma è uno dei rischi da mettere in conto. L’importante è sapere che tutti potremo mettere mano su questo gioiellino che promette avventure fiabesche.