The Day Before Anteprima: un nuovo MMO-survival per tutti?

The Day Before

Pur vivendo in un’epoca molto diversa rispetto a quella di quattro/cinque anni fa, i giochi MMO (Massive Multiplayer Online) continuano ad attirare giocatori. Non è così strano dunque che anche gli sviluppatori di The Wild Eight abbiano deciso di buttarsi in questo mercato. L’hanno fatto con The Day Before, appunto un nuovo massive multiplayer online, con forti ispirazioni verso il franchise di The Division. Il titolo è ovviamente ancora in una fase di sviluppo molto precoce ma ciò che è stato mostrato fino ad oggi è sicuramente incoraggiante e cogliamo dunque la palla al balzo per provare ad analizzare meglio il lavoro di FNTASTIC, il team di sviluppo dietro quello che potrebbe essere il nuovo fenomeno multiplayer dei prossimi anni.

The Day Before

The Day Before: un mondo in rovina…

Esattamente come The Division, anche The Day Before è ambientato in America. A differenza del franchise Ubisoft però il titolo ci porta nelle atmosfere di DayZ, Days Gone ed altri open world a base zombie. L’intera vicenda infatti si basa su un virus, che ha distrutto il mondo civilizzato trasformando la popolazione in zombie. L’obiettivo del giocatore, dunque, è quello di sopravvivere in un mondo crudele, affrontando una minaccia sovrannaturale in un mondo completamente spento e privo di vita.

Le premesse per creare qualcosa di davvero entusiasmante ci sono tutti. Il primo (ed unico) gameplay trailer infatti ha sicuramente brillato di spicco per quanto riguarda l’art direction e il level design. Dietro The Day Before infatti si nota subito un grande lavoro per rendere il più veritiero possibile uno scenario dove l’umanità sta combattendo per non estinguersi. Un buon lavoro è stato fatto anche a livello poligonale: la demo mostrata sicuramente girava su un PC di fascia alta ma la cura dei modelli 3D, della modellazione dei vari ambienti e del gioco di luci è sicuramente un pregio che gioca moltissimo a favore del team di sviluppo.

The Day Before…e la voglia di ricostruire

The Day Before fa leva su un punto molto importante, ovvero la ricostruzione della civiltà. Purtroppo il trailer di presentazione si è focalizzato molto di più sul gameplay duro e crudo (di cui parleremo poco più avanti) e poco su questo aspetto che merita però di essere analizzato in base alle informazioni divulgate dallo sviluppatore. A differenza di altri MMO (come ad esempio DayZ), The Day Before ci permette di creare una vera e propria colonia con l’obiettivo di ricostruire la civiltà da zero. Questo significa che durante le scorribande in solitaria sarà possibile unirsi a clan e gruppi di vario tipo, con tanto di un sistema di commercio ben integrato che permetterà di vendere il proprio loot ad altri sopravvissuti. Si tratta sicuramente di una scelta di game design interessante e che se implementata nella maniera giusta permetterebbe a The Day Before di poter fare un salto di qualità decisamente non indifferente e riuscire dunque a distinguersi rispetto agli altri prodotti attualmente presenti sul mercato.

The Day Before

Crafting, personalizzazione e molto altro: un’offerta completa

The Day Before però non è solo colonie e sopravvissuti in lotta contro una minaccia atipica. L’offerta di gioco appare decisamente solida, con diversi punti a favore e che lo rendono di fatto un gioco moderno. Nel brevissimo gameplay trailer (appena 5 minuti di gioco) abbiamo potuto vedere una serie di elementi decisamente importanti che costruiscono l’intero design del titolo e poggiano le basi per renderlo appunto un titolo di questa generazione. Il giocatore è libero di muoversi, esplorare un vasto open world realistico con tanto di personalizzazione del personaggio, la caccia alle risorse fondamentali (come ad esempio la benzina e il cibo) e anche il crafting, con cui sarà possibile creare delle bende per curarsi e probabilmente anche proiettili ed altre risorse.

Alla base del gameplay troviamo poi lo scontro con i nemici. Molto probabilmente nell’offerta definitiva saranno presenti luoghi davvero difficili da esplorare, popolati da zombie in quantità ma anche gli stessi giocatori, che rappresentano ovviamente una minaccia. Scegliere se ingaggiare un combattimento per provare a derubare un gruppo delle risorse oppure scappare e rendere l’avventura decisamente più tranquilla è una scelta che ricadrà sul singolo giocatore ma fondamentalmente l’intero gioco è completamente giocabile a discrezione di ognuno di noi.

https://www.youtube.com/watch?v=AI0k1V0t_SI

Pur avendo comunque un gameplay moderno, sappiamo davvero poco di The Day Before. Non è ancora chiaro ad esempio se avrà al suo interno delle quest e degli obiettivi secondari, come accade ad esempio in State of Decay. Pur essendo comunque in fase embrionale, il titolo è sicuramente da tenere d’occhio. L’assenza di una finestra di lancio ci fa propendere per un’uscita davvero in là nel tempo, magari con una versione early access per chiunque voglia provare in anticipo il gioco e supportare il team di sviluppo. Ne sapremo sicuramente di più nel corso dell’anno ma allo stato attuale le premesse per avere tra le mani un nuovo MMO da compagnia sono sicuramente molto alte.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra