Golden Globe 2021: i vincitori dell’edizione più singolare degli ultimi anni

Golden Globes

Il più prestigioso Premio mondiale dedicato ai prodotti audiovisivi televisivi e il secondo per quanto riguarda il cinema, il Golden Globe, è andato in scena anche quest’anno, per la sua 78esima edizione, anche se in un formato inedito, dovuto alla crisi sanitaria ancora in corso. Dopo uno slittamento di quasi due mesi, Tina Fey ed Amy Poehler hanno infine condotto la serata, ma da due location differenti: il Rockefeller Center di New York l’una e il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles l’altra, con gli “ospiti” e i premiati in collegamento video.

A trionfare, nella categoria cinema, Nomadland di Chloé Zhao -già vincitore del Leone d’Oro alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e forte candidato ai prossimi Oscar– con due premi: miglior film e miglior regista. Netflix gongola per la quantità di premi vinti (ben otto) e l’aver monopolizzato l’opinione di pubblico e critica con la più recente stagione di The Crown e The Queen’s Gambit (La regina degli scacchi).
Orgoglio italiano per quanto riguarda la categoria Miglior canzone originale: Laura Pausini canta la canzone vincitrice, Io sì (Seen) tratta dal film La vita davanti a sé (The Life Ahead) con Sophia Loren.

A seguire, la lista completa dei premi.

CATEGORIA CINEMA:

  • Miglior film drammatico
    Nomadland, regia di Chloé Zhao
  • Miglior film commedia o musicale
    Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan), regia di Jason Woliner
  • Miglior regista
    Chloé Zhao – Nomadland
  • Migliore attore in un film drammatico
    Chadwick Boseman – Ma Rainey’s Black Bottom
  • Migliore attrice in un film drammatico
    Andra Day – The United States vs. Billie Holiday
  • Migliore attore in un film commedia o musicale
    Sacha Baron Cohen – Borat – Seguito di film cinema (Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan)
  • Migliore attrice in un film commedia o musicale
    Rosamund Pike – I Care a Lot
  • Migliore attore non protagonista
    Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
  • Migliore attrice non protagonista
    Jodie Foster – The Mauritanian
  • Miglior film in lingua straniera
    Minari, regia di Lee Isaac Chung (Stati Uniti d’America)
  • Miglior film d’animazione
    Soul, regia di Pete Docter e Kemp Powers
  • Migliore sceneggiatura
    Aaron Sorkin – Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7)
  • Migliore colonna sonora originale
    Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul
  • Migliore canzone originale
    Io sì (Seen) (Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi) – La vita davanti a sé (The Life Ahead)

CATEGORIA TELEVISIVA:

  • Miglior serie drammatica
    The Crown
  • Migliore attore in una serie drammatica
    Josh O’Connor – The Crown
  • Miglior attrice in una serie drammatica
    Emma Corrin – The Crown
  • Miglior serie commedia o musicale
    Schitt’s Creek
  • Migliore attore in una serie commedia o musicale
    Jason Sudeikis – Ted Lasso
  • Migliore attrice in una serie commedia o musicale
    Catherine O’Hara – Schitt’s Creek
  • Miglior miniserie o film televisivo
    La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit)
  • Migliore attore in una miniserie o film televisivo
    Mark Ruffalo – Un volto, due destini – I Know This Much Is True (I Know This Much Is True)
  • Migliore attrice in una miniserie o film televisivo
    Anya Taylor-Joy – La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit)
  • Migliore attore non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo
    John Boyega – Small Axe
  • Migliore attrice non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo
    Gillian Anderson – The Crown

Menzioni onorarie:

  • Golden Globe alla carriera
    Jane Fonda
  • Golden Globe alla carriera televisiva
    Norman Lear
  • Golden Globe Ambassador
    Jackson Lee e Satchel Lee

 

Toumarello è il nickname che si porta appresso ormai da anni, ma non chiedetegli di spiegarvelo: è un tipo logorroico e blablabla. Per vivere (in ogni senso) scrive e descrive, in particolare di roba multimediale, crossmediale, transmediale... insomma, gli interessa il contenuto ma spesso resta affascinato dall'utilizzo del contenitore. Ama Tetris e le narrazioni interattive.