Dice Legacy Recensione: tra il caso e la pianificazione

Dice Legacy

Uno dei più antichi divertimenti conosciuti dal genere umano è stato il gioco dei dadi. Molti scavi archeologici condotti nelle città sumere di Ur e di Shahr-i Sokhta hanno confermato l’esistenza di un gioco di dadi, il gioco reale di Ur, praticato già nel 3000 a.C., più o meno nel periodo dell’invenzione della scrittura. Giochi di dadi esistevano nell’antico Egitto e in Grecia, e soprattutto a Roma, dove sappiamo dell’esistenza di giochi come l’alea, la tabula e il ludus duodecim scriptorum, tutti antenati del ben più noto backgammon. Nel corso del tempo i dadi sono poi diventati l’elemento fondamentale di moltissimi giochi da tavolo, a partire da Gioco dell’Oca, fino ad arrivare al Monopoly, al Risiko e persino (ma in una versione un po’ più complessa rispetto alla solita forma cubica) a Dungeons and Dragons. E a partire da domani, i dadi sono pronti a diventare protagonisti anche nel mondo videoludico con l’uscita di Dice Legacy, il nuovo titolo gestionale di DESTINYbit pubblicato da Ravenscout e Koch Media per PC (via Steam, GOG ed Epic Games Store) e Nintendo Switch.

Come avevamo già notato a suo tempo nel nostro provato del titolo, nonostante sia soltanto l’ultimo erede di una consolidata tradizione videoludica, quella dei gestionali, Dice Legacy vuole provare (e lo fa con una bella dose di successo) a portare una ventata d’innovazione. E quell’innovazione, per strano che possa sembrare, sta proprio nell’elemento, vecchio quanto il genere umano, dei dadi. E allora tuffiamoci insieme in questa inedita avventura gestionale.

Dice Legacy

Dice Legacy: in mano al Fato

L’idea di sostituire i normali abitanti del villaggio che popolano tutti i gestionali a tema medievale con dei dadi potrebbe sembrare banale, eppure è proprio questo l’elemento che si è meritato il premio come Most Original Game alla Gamescom 2021. In questo modo infatti le meccaniche standard dei gestionali vengono stravolte dall’elemento casuale e i giocatori si ritrovano in mano al destino. I dadi infatti, come si sa, hanno sei facce, ed è impossibile sapere in anticipo quale faccia si mostrerà alla fine di un lancio. La faccia che comparirà indicherà l’azione che il dado sarà in grado di compiere. E non è sempre certo che il nostro lancio sarà abbastanza fortunato da concederci ciò di cui abbiamo bisogno.

Per rendere le cose ancora un po’ più complicate, non solo il numero dei dadi è limitato, ma anche il numero di lanci che possiamo fare con gli stessi. Superare quel numero significherà la morte del dado, e quindi una riduzione della nostra forza lavoro. Ovviamente è sempre possibile ripristinare il numero di lanci, nutrendo il dado, riportandolo in salute e rendendolo di nuovo in grado di lavorare. Proseguendo nel gioco però, le cose si complicheranno ulteriormente: i dadi cominceranno a dividersi in classi, ognuna in grado di espletare compiti diversi in base alla loro categoria, distinguibile per colore. E soprattutto, con la nuovissima funzionalità di Dice Crafting, è possibile fondere insieme dadi di classi diverse, per ottenere combinazioni uniche, in grado di coprire uno spettro più ampio delle vostre necessità.

Dice Legacy

Dice Legacy: escono dalla nebbia

Se cercare di gestire e far crescere una città combattendo contro tutte le difficoltà e contro la mano del Fato non fosse stato abbastanza, Dice Legacy propone anche un altro livello di sfida. Come in ogni city builder che si rispetti infatti, uno degli obiettivi del gioco è quello di espandere il proprio dominio sul mondo. Ma, e questo è uno degli aspetti più intriganti, il mondo in cui si ambienta Dice Legacy è molto diverso da quello di un classico gestionale.

La mappa scorre soltanto in verticale, seguendo gli stretti margini interni di un anello che si richiude su se stesso. Ma mentre i territori occupati dalla nostra città sono illuminati dalla luce del sole (o coperti dalla neve invernale), quelli che ancora non controlliamo sono immersi in una nebbia fitta. Si tratta di un elemento intrigante, che aggiunge un pizzico di mistero alla storia, e che ci spinge ad andare sempre più in là, a cercare sempre nuove risposte. Chi sono i barbari che escono dalla nebbia? Perché ci attaccano? Come possiamo mettere fine alla faida?

Quella della nebbia è un’altra scelta stilistica interessante per un gestionale, che si discosta dalla tradizione del genere che, fin da Age of Empires, ci aveva abituato a grandi mappe nere che si disvelavano mano a mano che i nostri esploratori le percorrevano. La pesante cappa nebbiosa ci riempie invece di un forte senso di anticipazione, ci spaventa quasi, perché non riusciamo a capire che cosa potrebbe mai nascondersi dietro quel velo bianco. Insomma la scelta aggiunge un po’ di pepe e di trama a titolo, arricchendolo rispetto agli altri rappresentanti del genere.

Dadi senza spigoli

Come avevamo avuto modo di notare anche in precedenza, il comparto grafico di Dice Legacy è davvero ben fatto trattandosi di un gestionale. Ovviamente non stiamo parlando di una grafica in 4K fotorealistica, ma l’estetica del titolo è straordinariamente curata, il che rende perfettamente l’idea di quanto il team di DESTINYbit si sia dedicato anche ai più piccoli dettagli del suo titolo. L’estetica del gioco è vagamente fumettosa, con angoli arrotondati, e spigoli levigati. E se i disegni sono di alto livello anche le animazioni non sono da meno, con un’attenzione particolare riservata alle attività degli edifici.

Per quanto riguarda il sonoro invece, Dice Legacy non si distingue particolarmente da tanti altri titoli del genere. La musica di sottofondo è una melodia ripetitiva e orecchiabile medievaleggiante che non ha quasi nulla di diverso dalle soundtrack di tanti altri rappresentanti del genere. Nonostante tutto non si tratta di un motivo fastidioso, e accompagna la nostra avventura in modo più che dignitoso.

Piattaforme: PC, Nintendo Switch

Sviluppatore: DESTINYbit

Publisher: Ravenscout, Koch Media

In conclusione, Dice Legacy, più che un gioco è una ventata d’aria fresca che arriva a cambiare il volto di un intero genere, quello dei gestionali city builder, fondendolo con il rogue-like e inserendo l’elemento di imprevedibilità più utilizzato e famoso della storia umana: il dado. Prepariamoci quindi a misurare le nostre capacità di pianificazione e gestione contro il puro caso: Dice Legacy è una sfida per tutti, che intrattiene e diverte, e che soprattutto mette alla prova le capacità dei giocatori.

VOTO: 7.7