Turtle Beach VelocityOne Flight Provato

Turtle Beach VelocityOne Flight Provato: un volo in prima classe per la Milan Games Week

 Titoli simulativi come Microsoft Flight Simulator 2020 ci permettono di sfondare – laddove possibile – i limiti tra il reale e il virtuale proponendo un modello di simulazione di volo quanto più realistica e vicina a quella disponibile all’interno delle varie compagnie di volo private, oppure quelle utilizzate nelle simulazioni di volo di stampo militare. Tuttavia – a differenza di simulazioni più gettonate come quelle automobilistiche – questa visione utopistica che vede i giocatori di questi titoli come “piloti virtuali”, si scontra con una mancanza di varietà e possibilità a livello di input, mai in grado di riprodurre appieno il funzionamento e la complessità della cabina di comando presente in un veicolo aereo. Questa mancanza ha permesso quindi a Turtle Beach di inserire un nuovo contendente all’interno della propria line-up di accessori dedicati alla simulazione. VelocityOne Flight si propone infatti come un set di controlli (completo cloche e quadrante) in grado di accontentare l’utenza più esigente. Ecco il resoconto della nostra prova sul campo durante l’evento di hands-on ospitato da Plaion durante la Milan Games Week & Cartoomics 2023.

Turtle Beach VelocityOne Flight

Un volo di prima classe in formato “da casa”

Il VelocityOne Flight di Turtle Beach si presenta come un singolo blocco unico di dimensioni non molto dissimili da quelle di un volante per PC/Console di fascia medio-bassa, presentandosi come una cloche che ricalca le forme e l’ergonomia di un qualsiasi veivolo di linea come i classici Boeing e una manetta dedicata alla gestione della spinta e del motore virtuale. Si tratta a tutti gli effetti di un assetto molto più improntato sulla simulazione di questo genere di mezzi, tra quelli dedicati all’uso pubblico e privato, piuttosto che di mezzi come un elicottero o altri tipi di veivoli che prevedono un cockpit provvisto di stick singolo. La cloche ha a sua disposizione ben due stick analogici a 12 assi, ideali per il controllo totale della telecamera in terza e prima persona, due interruttori HAT a 4 uscite da utilizzare come “scorciatoie” per avere sempre il controllo con l’ambiente circostante. A completare la dotazione di input – ottimizzata manco a dirlo per piattaforme Xbox e PC Windows – VelocityOne Flight include fino a 18 tasti programmabili, fornendo quindi una periferica personalizzabile in ogni suo aspetto e dal design “universale”.

A sorreggere questo sistema di controllo troviamo un pannello di controllo elettronico funzionante, in grado di monitorare le prestazioni e lo stato delle varie parti dell’aereo in tempo reale attraverso dei led rgb dalla tonalità personalizzabile e configurabile secondo vari pre-set, funzione al momento supportata solo dalla versione PC di Microsoft Flight Simulator 2020. A dividere la cloche dalla manetta troviamo un compensatore di beccheggio dedicato alla gestione del compensatore della parte frontale dei veicoli, necessaria per bilanciare la traiettoria di volo. Seguendo la filosofia “universale” che permea la cloche principale, anche la manetta presenta un design flessibile e personalizzabile per qualsiasi situazione, proponendo un assetto modulabile anche nei supporti fisici. Oltre ai tasti programmabili infatti, i cappucci della manetta possono essere smontati e sostituiti a seconda del veivolo selezionato in fase di configurazione. Un jack audio da 3,5mm va a chiudere un’offerta sulla carta molto solida e in grado di fornire l’esperienza di volo più immersiva ed economica possibile, adatta a chi magari preferisce usufruire di un simulatore “in miniatura” da utilizzare tra le mura casalinghe.

Turtle Beach VelocityOne Flight

Primo volo con Turtle Beach VelocityOne Flight

Una volta assodata la dotazione fisica, è arrivato il momento di parlare della nostra prova pratica avvenuta all’interno dello stand Plaion adibito durante questa ormai passata edizione della Milan GamesWeek & Cartoomics 2023. Dopo una prima fase di calibrazione del sedile e del VelocityOne Stand che è andato a supportare con fermezza la cloche, e la selezione della modalità Volo di Scoperta, siamo subito entrati nel vivo dell’azione sorvolando la città di Napoli riprodotta fedelmente grazie alle topografie di Microsoft Flight Simulator 2020. Al di là del colpo d’occhio visivo che il team di Asobo è riuscito a perfezionare negli anni, la sensazione avuta in questo breve ma intenso hands-on con il VelocityOne è quella di totale libertà. Supportato dalla pre-configurazione e da una breve spiegazione del funzionamento di base del veivolo impartita dallo staff, volare tra lo Stadio Diego Armando Maradona, il Lungomare Caracciolo e le isole dell’Arcipelago Campano è risultato quasi del tutto naturale, anche grazie alla possibilità di visualizzare la traiettoria e l’angolazione degli input all’interno di uno schermo a colori 320×230 posizionato al centro della cloche.

L’unico problema avuto durante la prova però è arrivato quando abbiamo provato a pilotare velivoli dall’assetto non proprio conforme a quella del prodotto. Come detto in precedenza, la cloche è in grado di supportare input appartenenti a elicotteri o alianti, risultando però un po’ troppo scomodi per essere apprezzati a pieno. La sensazione avuta in questo caso è risultata un po’ più legnosa e che necessita di una manutenzione e personalizzazione (magari anche via preset) un po’ più specifica e che poco si prestava ad una fiera di settore nella quale centinaia – se non migliaia – di giocatori dalle abilità diverse hanno bisogno di interagire con un’esperienza veloce e funzionale.

Partendo da un prezzo piuttosto economico di 379.99 euro, l’esperienza simulativa sviluppata da Turtle Beach si propone come un’alternativa di tutto rispetto alle varie opzioni dedicate al controllo semi-realistico offerto da Microsoft Flight Simulator. La prova alla Milan Games Week ci ha permesso di intravedere i punti di forza e di debolezza di questo assetto. Se da un lato abbiamo di fronte un serio competitor in grado di immergere il giocatore all’interno di un’esperienza di volo a 360°, dall’altro l’impostazione più “caciarona” e rapida della fiera milanese non ci ha permesso di spremere il massimo potenziale da questa combo. Tuttavia, pensiamo che il target hardcore a cui questo prodotto è rivolto saprà trovare i giusti accorgimenti per ottimizzare al meglio la periferica ad ogni situazione e scenario.

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina".