Elite Dangerous: community tools dev in sciopero. Anzi no.

Elite Dangerous 2.3 Commanders

È durato poco lo sciopero dei portali degli strumenti di terze parti per Elite DangerousElite Dangerous 2.3 Commanders

Annunciato sui forum ufficiali di Frontier Developments per le ore 12.00 UTC (le 14 italiane) del 27 aprile, avrebbe dovuto prolungarsi per 72 ore esatte ma il completo blackout di otto tra i portali più utilizzati dalla numerosa community dei giocatori di Elite Dangerous ha smosso le acque più efficacemente del previsto. Dopo meno di 7 ore la situazione si è risolta e i portali sono ritornati online alle 19.00 UTC.

La risposta ufficiale da parte di Frontier Developments è stata demandata a Edward Lewis che ha risposto così:

“Dopo aver parlato in privato con l’OP (Original Poster, ndA) e altri sviluppatori della comunità interessati dalla vicenda, siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore da fare per la comunità era di riportare online i portali appena possibile. Questo avverrà simultaneamente alle ore 19.00 UTC (se possibile) per tutti i siti. Ci siamo fatti carico di lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori di terze parti della comunità per risolvere le loro preoccupazioni e supportare le features che la comunità apprezza e usa ogni giorno. La presente comunicazione include anche gli sviluppatori di terze parti dei siti che potrebbero essere interessati, non solo quelli elencati dall’OP. Se sei uno sviluppatore attivo e affermato di strumenti di terze parti per Elite Dangerous, scrivici.”

Ma cosa è successo esattamente?

Elite Dangerous è un MMO spaziale di simulazione di astronavi, molto complesso e giocato da migliaia di persone contemporaneamente. Ambientato in una galassia in scala 1 a 1 con la Via Lattea, il gioco di Frontier Developments consente di intraprendere diverse attività tra cui l’esplorazione dell’universo di gioco, la compravendita e il combattimento.

Sin dal lancio della beta alla fine del 2014, diversi appassionati si sono posti il problema di creare degli strumenti non ufficiali per aiutare i giocatori a raccogliere informazioni e condividerle. I primi passi vennero fatti mediante l’analisi e il riconoscimento ottico dei testi partendo dagli screenshot condivisi dai giocatori ma, viste le difficoltà tecniche insite nell’elaborazione tramite OCR di queste immagini per ricavare informazioni da elaborare e inserire nei data base, i risultati erano scadenti.

Un grosso passo avanti venne fatto, involontariamente, quando Frontier Developments pubblicò per iOs, la Companion App (novembre 2014). Questa App utilizzava delle API (Application programming interface) non documentate per interfacciarsi con il gioco ed estrarre informazioni e, nonostante il repentino ritiro della Companion App, non ci volle molto prima che qualche programmatore fosse in grado autonomamente di ricostruire il sistema di funzionamento delle API e sfruttarlo per creare un software non ufficiale capace di estrarre i dati di mercato e aiutare i giocatori a fare i commercianti.

Nel corso dei mesi successivi diversi sviluppatori indipendenti misero online portali specifici per estrarre informazioni da Elite Dangerous e aiutare i giocatori, continuando ad utilizzare le API create per Companion App. Alla release della versione 2.0 (dicembre 2015), però, le API smisero di colpo di funzionare e con esse i portali, creando una sorta di crisi economica interna al mondo di gioco, ormai dipendente da questi strumenti. Ci volle qualche settimana perché le modifiche introdotte fossero rintracciate e i software non ufficiali modificati in modo da ricominciare a funzionare.

Una lettera aperta, scritta dagli sviluppatori di terze parti e rivolta a Frontier Developements, ebbe l’effetto di garantire agli sviluppatori di terze parti l’uso ufficiale delle API e una sorta di impegno a dare indicazioni sui futuri cambiamenti. Dopo un periodo di iniziale entusiasmo e collaborazione, però, gli sviluppatori della community iniziarono a lamentare nuovamente una mancanza di attenzione e di supporto ufficiale che sfociò, alla release della versione 2.2, in un massiccio update dei sistemi stellari che rese obsoleti i dati raccolti dagli utenti. I tentativi di contatto con i tecnici di Frontier Developements, secondo la ricostruzione dei community dev, si risolsero nuovamente in un nulla di fatto.

Con la release della versione 2.3 Commanders (questo aprile) la situazione è ulteriormente peggiorata in quanto dalle API sembrerebbero scomparsi tutti i dati relativi all’engineering, rendendo di fatto inutilizzabili gli strumenti dedicati all’elaborazione delle build delle navi come per esempio E:D Shipyard e Coriolis.

Lo sciopero, deciso per chiedere a gran voce un adeguato supporto ufficiale da parte degli sviluppatori di Elite Dangerous, sembrerebbe avere avuto quindi un inaspettato e rapido successo, sopratutto grazie al fatto che nel corso degli anni gli sviluppatori di terze parti hanno saputo interpretare bene le necessità dei giocatori e creare strumenti divenuti ormai indispensabili (e, in parte, sollevando i tecnici di Frontier Developements da costi di sviluppo per tool ufficiali).

Questo l’elenco dei portali partecipanti al fulmineo sciopero: