Super Mario Maker for Nintendo 3DS – Anteprima

Di certo non è stato un un annuncio capace di scatenare reazioni positive quello di Super Mario Maker for Nintendo 3DS, titolo che si è presentato al pubblico con ottimismo, senza però riuscire a chiarire cosa contraddistinguesse la sua natura portable e quali fossero le peculiarità che ne giustificassero l’esistenza. Super Mario Maker per Wii U è un titolo fatto e finito, interessante e completo, che nel tempo ha raggiunto la sua dimensione a seguito di aggiornamenti in modalità e contenuti. Questa incarnazione per la famiglia di console Nintendo 3DS si trova dunque, a poco più di un anno di distanza dall’uscita del titolo originale, nella scomoda posizione di giustificare a dovere la sua release del prossimo 2 dicembre. Cosa ci aspetta accendendo la console?

super mario maker for nintendo 3ds

Pur rimandando i giudizi sul titolo in sede di recensione, possiamo comunque fin d’ora evidenziare come questo “Maker” in realtà sposti l’attenzione dalla sua fase creativa a quella ludica, concentrandosi principalmente nell’offrire un’esperienza per l’appassionato di platform alla ricerca di una sfida soddisfacente, che possa riaccendere la fiammella della competizione che si era un po’ spenta in alcuni dei titoli classici, ritenuti – a ragione o torto – impegnativi solo nelle fasi finali.  Chi si affaccia a questa produzione nella speranza di estendere l’esperienza home console e continuare a creare capolavori (o brutture, il confine è labile) on the road, da condividere con il mondo, è meglio che tiri il freno e si tenga ben stretta la sua copia Wii U: Super Mario Maker for Nintendo 3DS infatti non consente in alcun modo di caricare online le proprie creazioni, che rimangono archiviate in locale e sono condivisibili solo ed esclusivamente con altri possessori del gioco attraverso un trasferimento in wireless locale. Non è possibile dunque creare un sadico livello per far infuriare i giocatori giapponesi e raccogliere stelline dagli amanti dei platform in Nuova Zelanda: ci è concesso però condividere i nostri livelli con gli amici grazie ad un sistema molto semplice – che in una manciata di passaggi ci consente di attuare il trasferimento – che non è vincolato al completamento degli stessi.

[quotedx]I livelli possono essere folli, scriteriati o addirittura impossibili, non importa[/quotedx]

I livelli possono essere folli, scriteriati o addirittura impossibili, non importa, il gioco ci permette comunque di consegnarli ai nostri amici (c’è da chiedersi se rimarranno tali quando riceveranno i nostri malefici stage) per dare il via alle più classiche delle competizioni di difficoltà crescente, in cui provare a superare quanto ci viene proposto, modificarlo sensibilmente e restituire la patata bollente al mittente per godere della sua frustrazione. Diabolico. Conviene godere di questa libertà quanto possibile, poiché nella modalità di condivisione StreetPass invece non è concesso diffondere livelli che non siano stati “superati” dal giocatore almeno una volta, esattamente come succedeva sulla home console all’atto di pubblicarli online. A conti fatti in presenza di una folta community di giocatori (come può essere in Giappone) non è da escludere che le nostre creazioni possano essere godute da numerose persone, ma mancano specifici strumenti di condivisione e ricerca che permettano di andare a recuperare un livello specifico attraverso il codice o il nome. Ne risulta un’esperienza più intima, sensibilmente ridotta nei suoi strumenti di condivisione, che sfrutta però a suo modo il lavoro fatto dai level design in erba nel corso degli ultimi mesi: nelle modalità che si appoggiano al catalogo di livelli disponibili online, quali la Sfida dei 100 Mario o i Livelli Consigliati, ritroviamo gran parte di quanto prodotto dai giocatori su Wii U, ad esclusione di quei livelli la cui natura eccessivamente ricca di elementi li rende incompatibili con l’hardware decisamente ridotto della portatile. Se la community dunque dovesse “riaccendersi” con la release di Super Mario Maker for Nintendo 3DS e creare una serie di livelli molto convincenti e compatibili con la console, non è da escludere che possano apparire tra quelli disponibili, garantendo longevità al prodotto.

super mario maker for nintendo 3ds

Ma, dicevamo, non è nella parte creativa che la produzione dona il suo meglio (e visto il titolo effettivo sì, ci rendiamo conto anche noi di come possa risultare strano) bensì in quella squisitamente platform, grazie alla modalità Sfida Super Mario che ci pone dinanzi a 18 mondi di gioco (per un totale di 100 livelli) creati appositamente dai designer Nintendo. In una manciata di occasioni si tratta di riproduzioni quasi al pixel di quanto visto nei titoli della serie principale, con le dovute modifiche che rinfrescano l’esperienza, ma non mancano certo nuove situazioni e nuovi modi per mettersi alla prova: anche il mitico livello 1-2 del primo Super Mario Bros. può nascondere dei segreti in questa sua nuova incarnazione! Ad aggiungere pepe all’esperienza, di per sé abbastanza tradizione, vi è l’introduzione delle due medaglie – disponibili in ogni livello – che vengono attribuite al giocatore nel momento in cui egli soddisfa delle condizioni speciali oltre il semplice raggiungimento della fine dello stage. Raggiungere la bandierina in pochissimi secondi? Farlo tenendo in mano un oggetto specifico o con un power-up particolare? Sono solo alcune delle condizioni necessarie ad ottenere questi collezionabili che, in puro stile Nintendo, regaleranno al giocatore qualcosa una volta ottenuti in quantità sufficiente. Bocche cucite su questo al momento: i giocatori nel mentre si preparino a dover affrontare l’impensabile, perché anche i livelli più semplici possono diventare un incubo nel momento in cui si è obbligati a tenere la croce direzionale in avanti e a non sollevare mai il dito dalla stessa… siete avvisati.

[quotesx]i giocatori nel mentre si preparino a dover affrontare l’impensabile [/quotesx]

Concludiamo questo primo sguardo al titolo ricordando come, al contrario di quanto visto su Wii U, il giocatore abbia fin dall’inizio a disposizione numerosi strumenti per dare vita alle proprie creazioni – niente attese artificiose dettate dalla poca fiducia nelle capacità dei nintendari – e ne possa sbloccare altri completando i modi della Sfida di Mario, consentendo dunque a chiunque di tuffarsi con facilità nell’editor. Questo grazie anche ad un’esaustiva componente di tutorial, che vede Mashiko e Yamamura impartire al giocatore una serie di lezioni le quali non solo insegnano le basi ma affrontano in maniera intelligente cosa comporti ideare e finalizzare un level design che risponda in maniera efficace alle regole del genere platform. In coda menzioniamo l’assenza del supporto amiibo, elemento curioso del titolo originale che qui però non trova riproposizione. Dopo queste righe l’offerta del titolo dovrebbe essere più chiara: scopriremo in fase di recensione se queste modifiche siano riuscite a dare forma ad un prodotto in grado di offrire un’esperienza davvero consistente e interessante nonostante la netta virata in favore del tradizionale gaming alla Super Mario.