Bayonetta 2 – Anteprima

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Nel a tratti confusionario mondo videoludico esistono titoli che, una volta esposti sotto le calde luci della ribalta, riescono nell’impresa di insinuarsi prepotentemente nelle scatole craniche di moltissimi giocatori. Per intenderci, quella roba che rimbalza nel cervello anche dopo mesi e anni che il gioco l’hai finito, ma senti nell’animo che ne vorresti ancora. E ancora. E ancora. Bayonetta, inutile nasconderlo, è uno dei maggiori esponenti della categoria di cui sopra e sembra proprio il classico gioco difficile da dimenticare. Sarà forse merito della “simpatica” protagonista, tanto “generosa” nell’aspetto quanto nei modi di porsi? Del suo stile volutamente esagerato? O ancora, dell’enorme spettacolarità dell’azione proposta? Quel che è certo è che nelle buie stanze redazionali sono davvero in molti ad attendere con il fiato sospeso il seguito del progetto griffato Paltinum Games, vale a dire Bayonetta 2. È dunque con il cuore ricolmo di gioia che mi sono tuffato in questo nuovo incontro (con tanta invidia da parte di molti), consapevole del fatto che questa volta non ci sarebbero stati caffè al bar e neppure locali alla moda, ma solo sangue, piume di angeli sventrati e risse demoniache.

Gli scontri, merito soprattutto di una regia magistrale ed estremamente dinamica, sembrano assumere in Bayonetta 2 i toni di uno spettacolare balletto sensuale, e fra esplosioni energetiche, pallottole vaganti e movenze aggraziate, si assiste a sequenze action davvero cariche di fascino. Lo stile generale sembra aver seguito la strada maestra tracciata dal predecessore: le animazioni risultano fluide e ben legate fra loro, mentre il motore poligonale mostra tutti i suoi muscoli. Allo stato attuale, ovvero a un mese e mezzo dall’uscita, ci troviamo già di fronte ad uno dei titoli visivamente più impressionanti fra quelli presentati su Wii U e – sono pronto a scommettere tutti i miei averi – riuscirà di certo nell’impresa di lasciare un segno indelebile sulle pupille di molti.

UN GIOCO PARADISIACO?

Un grande titolo appartenente al genere degli action, per essere tale, deve possedere però anche un sistema di gioco appagante, profondo e, al contempo, piuttosto accessibile. GamePad alla mano, Bayonetta 2, proprio come il capitolo che lo ha preceduto, sembra segnare un grande passo in avanti, proponendosi sin da ora come uno degli esponenti più riusciti di sempre, su qualsiasi piattaforma. Non me ne vogliano gli innumerevoli fan del ninja Hayabusa, ma il lavoro svolto dai ragazzi di Platinum Games ha l’innegabile pregio di aggiungere alla pietanza alcune trovate davvero geniali. Le innumerevoli combo presenti non si baseranno, ad esempio, solo sulle lunghe sequele di tasti da premere nel giusto ordine, ma introdurranno anche un concetto differente, proprio di un genere distante come quello dei giochi musicali. Il tempismo rivestirà quindi un ruolo di primaria importanza e ogni “catena” di colpi varierà l’effetto proprio in base al ritmo di pressione. Per dire, accanendosi sui pulsanti degli attacchi la protagonista eseguirà una lunga sequenza di calci, ma già inserendo una piccola pausa fra un colpetto e l’altro si capitolerà in una combo differente. Capite benissimo che, di fronte a un approccio di questo tipo, le possibilità diventano molteplici e, se si vorrà evitare di morire in una manciata di secondi, bisognerà assimilare bene il sistema di gioco, con parecchia pratica.

Anche la possibilità di eseguire delle agili schivate, grazie al pulsante dorsale destro, sembra in grado di donare maggiore profondità all’intero battle system. Dopo aver evitato all’ultimo secondo una sciabolata ad altezza della giugulare, il tempo inizierà di fatto a scorrere lentamente, concedendoci la possibilità di massacrare dozzine di nemici in un tripudio di colpi coreografici.

Colori, delirio, velocità.
Colori, delirio, velocità.

Naturalmente, tutti quegli aspetti divenuti imprescindibili per ogni gioco del genere non mancheranno di certo all’appello. Gli angeli, una volta eliminati, rilasceranno i consueti anelli dorati, utili per acquistare nuovi strumenti di morte e diversi potenziamenti, questi ultimi necessari a migliorare le capacità offensive e difensive di Bayonetta. Non mancano ovviamente le novità e tra una dozzina di armi inedite, qualche costume davvero notevole (uno su tutto quello da “volpino”) e un’inedita modalità per due giocatori online, anche i vecchi spasimanti della nostra eroina avranno di che divertirsi.

Bayonetta 2 potrà peraltro essere giocato anche utilizzando esclusivamente lo schermo touch del GamePad. Le peculiarità di Wii U hanno offerto agli sviluppatori anche la possibilità di implementare il Pennino nelle meccaniche di gioco: ad esempio, basterà adagiare lo stilo sullo schermo sensibile al tocco per poter ammirare la sensuale protagonista dirigersi verso il punto selezionato, mentre per eliminare brutalmente i nemici basterà letteralmente “picchiettarli”. Per innalzare il numero delle combo invece, si dovrà premere, con il giusto tempismo, tutta una serie di icone che man mano appariranno d’innanzi agli occhi dei giocatori… sempre ammesso di riuscire a concentrarsi sulle cose da fare e non rimanere basiti di fronte allo splendore tecnico e artistico che Bayonetta 2 propone senza soluzione di continuità. Una trovata tutto sommato interessante, anche se non certo innovativa, soprattutto per ammaliare coloro che hanno poco familiarità con il genere.

Qualora non fossi stato sufficientemente esplicito, la mia prova sul campo con la sexy Bayonetta mi ha lasciato stupito, nonostante fossi già ben predisposto ad aspettarmi grandi cose. Ocio però… a colpirmi in piena faccia non sono stati gli sguardi profondi e neppure la sua passione per i lecca lecca alla menta, ma la sua incredibile abilità nei combattimenti e l’esagerata sicurezza che “prorompe” attraverso un gameplay frenetico e al contempo raffinato (oltre che attraverso i pettorali… s’intende!). Che sia davvero arrivato il momento di una vera killer application per la bistrattata console di Nintendo?