Rainbow Six: Patriots fu accantonato per dedicarsi ad un titolo multiplayer

Chissà se alcune delle caratteristiche annunciate in Patriots torneranno in Siege...
Chissà se alcune delle caratteristiche annunciate in Patriots torneranno in Siege…

L’annuncio del nuovo episodio di Rainbow Six, Rainbow Six: Siege ha sorpreso un po’ tutti durante la conferenza tenuta da Ubisoft all’ultimo E3. Il ritorno del franchise ha tuttavia scatenato la curiosità di gran parte dei fan della serie, molti dei quali ricordano ancora come Ubisoft decise di staccare la spina ad un vecchio capitolo dell’IP, intitolato Rainbow Six: Patriots.

Le motivazioni dietro alla scelta della software house francese arrivano solamente ora, a distanza di anni: il progetto venne accantonato per concentrarsi su titoli con maggiore enfasi sul comparto multiplayer. O almeno così sembra dalle parole di Yves Guillemot, CEO della multinazionale e figura di spicco del gaming contemporaneo, tuttavia secondo Oliver Couture, artista tecnico impegnato nello sviluppo di Patriots, le ragioni sarebbero altre.

“Per essere completamente trasparente a tal proposito, ho lavorato su Patriots ed era un progetto Old-gen, destinato a PS3 e Xbox 360. La next gen era ormai alle porte e tutti nel team eravamo in apprensione. Pensavamo “Ok, vogliamo poter offrire un’esperienza di gioco maggiormente next gen. Come potremmo fare?”, provammo quindi ad inserire la tecnologia che permette la distruzione degli ambienti e notammo che il gioco cambiava drammaticamente. Cercammo di inserirla su dev kit appartenenti alla generazione passata, ma non c’era modo di integrarla in modo efficiente. Capiamo che avendo mostrato solo footage di una sessione multiplayer – perché ci divertiamo da matti a giocarlo internamente durante le fasi di testing – i giocatori potrebbero mostrarsi restii, ma siamo ben consci dell’importanza della campagna single player.”