Disney Infinity 3.0 Marvel Battlegrounds – Recensione

Mentre Capcom prova a respingere le critiche negative del proprio pubblico che sta letteralmente affossando Street Fighter V per gli annosi problemi legati al gaming online, Disney prova a dire la sua anche nel mondo dei picchiaduro, in maniera decisamente più moderata e con ben altre mire, senza voler necessariamente ricreare qualcosa di fedele alle lotte da strada, ma fornendo la propria versione di brawler game. Quasi più ispirato a Super Smash Bros. che a qualsiasi altro titolo, Disney Infinity 3.0 si declina in Marvel Battlegrounds, per celebrare l’imminente arrivo di Captain America: Civil War al cinema. Lo abbiamo provato su PlayStation 4, in singleplayer e in multiplayer.

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L’UNIVERSO ESPANSO

Partiamo col dire che Marvel Battlegrounds si veste da espansione, non da nuovo capitolo del franchise arrivato a tre diverse forme e dimensioni: pertanto lo stile di gioco è completamente mutuato da quanto visto in Disney Infinity 3.0, con il quale condivide anche il roster dei personaggi oltre che al software. Basterà quindi essere in possesso della versione precedente, l’ultima rilasciata, e aggiungere al vostro intero pacchetto il Playset aggiuntivo che conterrà una nuova versione di Captain America, diversa per aspetto e molto più riconducibile a quanto vedremo in Civil War a maggio. Al lancio della nuova espansione avremo modo di disimpegnarci tanto nel multiplayer, che rappresenta il vero cuore di Marvel Battlegrounds, quanto nel singleplayer, aggiunto esclusivamente per un senso di completezza, ma che non vi porterà via moltissime ore di tempo, a meno che non vogliate rigiocare diverse volte la campagna. Quest’ultima non è altro che una storia creata ad hoc che vede i nostri protagonisti interfacciarsi con dei robot che stanno replicando le sembianze degli Avengers, da Groot – ospite speciale direttamente da I Guardiani della Galassia insieme a Starlord e Raccoon – fino a Black Panther, che ci attaccheranno senza pietà alcuna. Le missioni, decisamente brevi e facili da portare a termine, ci permetteranno anche di selezionare una difficoltà di gioco in quattro diversi livelli, a nostra scelta: spinti da tanta tracotanza abbiamo deciso di affrontare la storia al livello più difficile a disposizione, così da poter notare un’eventuale difficoltà e la bontà della stessa. Il risultato è stato quello di esser riusciti senza eccessivi problemi a portare a termine in poco meno di un’ora un’intera storyline, che si compone di circa cinque missioni e rispettivi combattimenti: tutti incentrati in un’arena, il sistema emula quello che è un combattimento in multiplayer inficiato soltanto da alcuni elementi esterni scriptati che accadranno al verificarsi di determinate situazioni. La storia di per sé si lascia affrontare senza eccessive richieste o complicazioni, pertanto un pubblico giovane e ben desideroso di comandare Spider-Man o Captain America nella lotta al crimine e al malvagio Loki avrà di che divertirsi durante la propria esperienza: una volta completata, però, l’unico movente che potrebbe spingervi a ripeterla da capo è quello di voler riscoprire il finale, che varia di personaggio in personaggio. Altra giustificazione potrebbe essere quella di voler accumulare più esperienza da investire nei vostri personaggi direttamente attraverso la Banca Esperienza, che vi permetterà di elargire scintille ai Vostri, indipendentemente da chi l’ha ottenuta combattendo.

[quotedx]Lo stile di gioco è completamente mutuato da quanto visto in Disney Infinity 3.0[/quotedx]

Collegata alla modalità singleplayer troviamo anche la modalità Sfida, che ci metterà dinanzi a 28 combattimenti da portare a termine sconfiggendo alcuni degli avversari del mondo Marvel a disposizione di Disney Infinity. Portarle a termine significa riuscire a ottenere maggior esperienza, valuta in-game, oggetti sbloccabili nella Scatola dei Giochi, altre arene in cui combattere e anche Gettoni Prova per poter sbloccare personaggi che non possedete e utilizzarli nella modalità multiplayer. Da specificare un aspetto che vanificherà, sostanzialmente, il loro ricercare e perseguire ottenimento di esperienza: per non intaccare il bilanciamento dei personaggi all’interno della modalità multiplayer, si è deciso di non modificare le statistiche dei combattenti all’interno del playset Marvel Battlegrounds, pertanto far aumentare di livello i vostri Avengers non porterà da nessuna parte, almeno non in questa espansione.

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AVENGERS ASSEMBLE

Arrivando a parlare proprio dell’anima del gioco intero, ossia la modalità multiplayer, sottolineiamo subito che la modalità Versus rappresenta il vero motivo per cui Marvel Battlegrounds si è presentato dinanzi a noi. Sebbene nella round table con gli sviluppatori avessimo provato a lanciare l’amo, che non è stato raccolto, nel brawler game potremo utilizzare soltanto i personaggi Marvel che sono elencati nel roster selezionabile: probabilmente è un feticismo che non troverà alleati su queste pagine, ma pensare di poter adoperare Paperino, Topolino, o anche i personaggi di Inside Out, nel Battlegrounds era un’opzione che ci affascinava non poco. D’altronde, non essendoci grande disparità di combattimento, non essendo i personaggi condizionati da skills o altro, componendosi l’intero combattimento di soli colpi a distanza o ravvicinati l’idea non ci è sembrata del tutto campata in aria. Tutti i combattimenti, attenendoci per ora a quanto offertoci da Disney Infinity, ci permettono di creare sfide per quattro giocatori, in una rumble concettualmente degna di Smash Bros.: pur avendo una base con a disposizione soltanto due posti per i vostri combattenti, vi basterà poggiare per un secondo tutti quelli che avete sulla base, far sì che il prodotto li riconosca e sbloccarli nel vostro schieramento. L’operazione va eseguita ogni volta che avviate il gioco, situazione che da un lato giustifica il voler combattere, da parte di Disney, l’acquisto e successiva rivendita del personaggio, ma che dall’altro annoia non poco il giovane e l’adulto videogiocatore, che dovrà ogni volta ripetere le stesse operazioni. In questa situazione vengono in vostro soccorso i personaggi in prova e i gettoni prova: i primi faranno parte di un set che settimanalmente vi permetterà di avere tre componenti dell’intero roster a vostra disposizione, senza doverli necessariamente acquistare, come una sorta di demo; i secondi, invece, li otterrete completando la storia, le missioni e tutto ciò che rientra nel singleplayer, permettendovi di sbloccare per una sola sessione – fino a quando non spegnerete l’applicazione – un combattente che non avete con voi.

[quotesx]L’anima del gioco intero, ossia la modalità multiplayer[/quotesx]

Il combattimento vero e proprio, che è uguale tanto per la modalità multiplayer che per quella singleplayer, si affida a pochissimi tasti, che permettono di saltare, colpire da vicino, colpire dalla distanza, effettuare una presa per lanciare l’avversario o lanciare oggetti contro di esso, e infine attivare una super mossa o un potenziamento esterno. Gli attacchi sono diversi di personaggio in personaggio, quindi se Spider-Man con l’attacco a distanza potrà, a seconda di come inclinerete la levetta analogica, immobilizzare per pochi secondi l’avversario o attirarlo a sé, Captain America lancerà il suo scudo, mentre Venom farà partire tutti i suoi “tentacoli” per farli arrivare direttamente a voi e bloccarvi a terra. Per il resto gli Avengers differiscono esclusivamente per velocità e per movenze, perché non avendo statistiche dalla loro non possono pretendere di differenziarsi per qualcosa in particolare. Il combattimento risulta, quindi, molto appiattito e anche la scelta del proprio alter ego si riduce a un semplice vezzo stilistico, a un piacere personale nell’impersonare un supereroe piuttosto che un altro. I combattimenti possono districarsi in otto diversi stage, che riescono a offrire un aspetto interattivo non da poco: oggetti da lanciare, tra cui anche automobili, ma soprattutto elementi strutturali che potrete rigirare a vostro favore premendo un tasto Infinity posizionato in una zona dello scenario, così da far arrivare un treno che travolgerà tutti i combattenti sulla sua traiettoria o anche contaminare un flusso d’acqua che intossicherà chiunque ne verrà a contatto. Allo stesso modo sarà possibile scegliere diverse modalità di combattimento per arrivare alla vittoria finale, andando da Re della collina fino ai combattimenti a tempo o a vita, così da avere una varietà che vi permetterà di passare qualche ora di divertimento con gli amici. Segnaliamo, infine, che il multiplayer è esclusivamente locale, il che annulla completamente qualsiasi tipo di competizione online.