Metal Gear Solid: il futuro del Serpente

Alcune settimane fa, avevo parlato del matrimonio (videoludico) del momento, quello tra il celebre game designer Hideo Kojima e Sony Computer Entertainment, un’unione che ben presto si è rivelata essere a tempo determinato vista la conferma che il nuovo progetto del papà di Snake (ancora avvolto nel mistero e nella curiosità generale) arriverà anche su PC, in tempi non sospetti. In tutta questa bagarre di indiscrezioni, malelingue e ansia da prestazione, ci siamo tutti però dimenticati di una cosa in particolare: quale sarà il futuro della saga di Metal Gear Solid? La perdita del suo padre spirituale vorrà dire la fine dei giochi per Snake, Ocelot e compagni, oppure si tratta semplicemente di un nuovo inizio e nuove prospettive? Sicuramente, la storia recente (anche cinematografica) insegna che l’addio di un creatore alla propria saga che gli ha dato i natali non è sempre un male (qualcuno ha forse detto Star Wars?), sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di operazioni commerciali (remake o reboot che sia) che fanno discutere, nel bene e nel male.

Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain news 03

In questo caso però c’è una doppia responsabilità: chiunque decida di prendere il timone della saga dovrà considerare il fatto che Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è comunque un punto d’arrivo per la serie di “Snake”. Nonostante il controverso finale (che ha lasciato l’amaro in bocca a più di un giocatore), le questioni in sospeso sulla vicenda degli Les Enfants Terribles sono davvero poche e proseguire la serie partendo proprio dall’epilogo del quinto episodio non avrebbe troppo senso. Così come è rischioso, anzi rischiosissimo, intraprendere la strada del remake del primo capitolo apparso eoni fa sulla prima PlayStation (e poi già “riveduto e corretto” una volta su Nintendo GameCube senza la regia di Kojima e con uno stile a tratti decisamente trash). Cosa fare quindi? Dal punto di vista di chi scrive, la strada da prendere è una ed una soltanto: il riavvio totale. Ricominciare da zero: una nuova location, un nuovo modo di raccontare una storia, magari ispirandosi proprio al primo Metal Gear (non il Solid, ma proprio quello per MSX del 1987). Una nuova saga che prenda spunto dalle vicende di Solid Snake, portando avanti nuovi concetti narrativi e, soprattutto, ludici. Perché se c’è una cosa che resterà irreplicabile è proprio lo stile narrativo di Hideo Kojima, che a metà strada tra l’essere un game designer ed un regista di blockbuster hollywoodiani sapeva proporre trame così spettacolari e ricche di sottotesti da lasciare letteralmente basiti dai mille spunti di riflessione (impossibile non ricordare in tal senso il capolavoro Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, capace di rompere la barriera che separa il giocatore dal gioco, dilaniando il velo della sospensione dell’incredulità).

[quotedx]La strada da prendere è una ed una soltanto: il riavvio totale.[/quotedx]

Chi sarà quindi degno di prendere in mano l’eredità del serpente? Qualcuno in grado di realizzare innanzitutto bei giochi, sia e sopra ogni cosa a livello di gameplay e poi, solo successivamente, a livello narrativo. Uno sviluppatore in grado di presentare alle nuove generazioni quello che Solid Snake e la missione a Shadow Moses hanno rappresentato per coloro i quali sono nati e cresciuti con la prima PlayStation a 32 bit. Dal canto nostro, seguendo i rumour e le speculazioni apparse sui forum e i social di mezzo mondo sarebbe magnifico che programmatori del calibro dei Platinum Games (già vicini alla saga, tra l’altro, grazie al magnifico Metal Gear Rising: Revengeance) intervengano a far risorgere la serie dalle ceneri, magari dopo aver finito i lavori su Scalebound (da poco rinviato al 2017). O, perché no, che Konami decida di affidare lo sviluppo ad un team occidentale come Crystal Dymamics (anche se qui, lo so, andiamo dritti nella fantascienza). Dopotutto, era già successo che un colosso giapponese decidesse di riavviare un franchise portandolo fuori dai confini giapponesi (Castlevania). Ma queste, purtroppo, sono solo speculazioni di un agente segreto ormai in pensione. Quel che è certo, però, è che il Serpente continuerà a riposare in un angolo, nascosto, in attesa del suo inevitabile ritorno.

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