Ex

Quando il Principe e la Principessa, dopo essersi baciati, si avviano insieme verso il loro castello, spesso ci siamo chiesti: ma quanto durerà? E da quanto stiamo aspettando un sequel di Pretty Woman

Regia: Fausto Brizzi
Cast: Claudio Bisio, Silvio Orlando, Alessandro Gassman, Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Nancy Brilli, Carla Signoris, Cristiana Capotondi
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 80

Quando il Principe e la Principessa, dopo essersi baciati, si avviano insieme verso il loro castello, spesso ci siamo chiesti: ma quanto durerà? E da quanto stiamo aspettando un sequel di Pretty Woman, che ci mostri come è andata l’unione fra Julia Roberts e Richard Gere? Meglio non sapere, meglio non pensarci…

In Ex facciamo conoscenza di un nutrito gruppo di personaggi, chi ancora sposato, chi divorziato, chi single, chi fidanzato e prossimo alle nozze. Si erano tanto amati… Le cose ora non sembrano facili per nessuno. Chi è sposato litiga ferocemente, chi è single passa il tempo a fare il Peter Pan, i fidanzati incontrano mille ostacoli.

Claudio Bisio è uno psicologo divorziato, dalle numerose avventure, che si ritrova a doversi occupare delle due figlie adolescenti. Silvio Orlando è un giudice in grave crisi matrimoniale con la moglie (Carla Signoris), mentre in tribunale deve gestire il divorzio fra Vincenzo Salemme e Nancy Brilly, due beceri individui, rifiutati perfino dai figlioletti. Cristiana Capotondi deve lasciare Parigi, dove ha un tenero e innamoratissimo fidanzato, perché la carriera la chiama addirittura in Nuova Zelanda. Fabio De Luigi ha una relazione turbinosa con la spregiudicata Monique (Cécile Cassel), ma l’ex fidanzato (il machissimo poliziotto Alessandro Gassman) lo perseguita minacciandolo di morte. Claudia Gerini sta per impalmare Gianmarco Tognazzi, ma scopre che il prete (Flavio Insinna) che li dovrebbe sposare è il suo mai dimenticato primo amore.

Situazioni basiche, come si vede, e a raccontarle così banali, ma ciò che rende Ex una gradevolissima commedia è l’intreccio fra le storie dei vari protagonisti, che gradualmente scopriremo essere tutti in qualche modo legati fra loro, su modello di quelle “ronde” sentimentali tanto care e tanto ben descritte dal cinema anglosassone e francese, che il nostro Fausto Brizzi (che cita infatti come riferimento un film come Love Actually) governa alla perfezione, grazie alla valida sceneggiatura scritta dallo stesso Brizzi, da Marco Martani e da Massimiliano Bruno, che condurrà ogni personaggio lungo il suo percorso, nella turbinosa giostra delle vite, senza perdere mai di vista nessuno dei partecipanti (quante volte abbiamo detto che non ci può essere un buono film senza una buona storia).

Anche se, purtroppo, il vero amore non è per sempre, sarà sempre e solo uno nella vita il grande amore, una sola la persona che veramente ameremo di un amore speciale nel fondo del nostro cuore, a dispetto di incomprensioni, liti, rotture e divorzi. Anche se non reggerà al logorio quotidiano, al passare del tempo, anche se le coppie talvolta si sfasceranno, se era vero amore qualcosa resterà, per sempre. Bel messaggio, che non a caso è contenuto in un film che esce sugli schermi in occasione di San Valentino. Nel desolante panorama della commedia italiana cosiddetta “brillante”, premiata ai botteghini forse solo per il richiamo dei nomi che coinvolge o grazie a campagne promozionali televise e di marketing veramente massicce, speriamo venga premiato un film che bene sa alternare momenti divertenti con altri più malinconici, mai becero, mai volgare.

Due ore che passano veloci, senza momenti stiracchiati e gag inutili, illuminate da un cast strepitoso, con una “ammucchiata” di nomi eccezionale, tutti impegnati in interpretazioni misurate, mai macchiettistiche. Oltre ai già citati, nel film compaiono anche Giorgia Würth e i giovani Malik Zidi e Martina Pinto. Breve apparizione di Elena Sofia Ricci e, in un’amichevole partecipazione, Enrico Montesano. Veloce passaggio anche di Angelo Infanti, ex sex simbol anni ’70. Bella anche la scelta dei brani d’accompagnamento, esattamente come nelle pellicole estere, che vede i The Calling, James Blunt, Battiato, Biagio Antonacci, Tom Jones e perfino i sempre bistrattati Jalisse, qui in un cameo coraggiosamente autoironico.

Non mancano, sempre nel filone di cui sopra, belle location a Parigi e in Nuova Zelanda (in realtà è il Sud Africa), che non si avvertono gratuite o pretestuose come nei vari cinepanettoni sparsi in giro per il mondo. Un film che ci fa bene sperare per questo giovane regista, precocemente e forse prematuramente osannata per i due Notte prima degli esami (e come autore delle sceneggiature di diversi “Natali”), che qui invece dimostra un tocco degno di prodotti anche più ambiziosi. Del resto, tutti hanno bisogno del loro tempo per crescere. Intendiamoci, parliamo sempre di commedia sentimentale e di commedia all’italiana, nazional-popolare ma con classe, nell’accezione che sposa storie universali, facce conosciute e situazioni consolidate alla qualità delle interpretazioni, della storia e della regia. E ai tempi attuali sembra già roba da Oscar.