Intel rilascia i benchmark in seguito alle patch anti Meltdown e Spectre

MeltdownIntel tira le somme dell’ultima grande vicenda che ha scosso l’intero mondo informatico pubblicando i benchmark dopo il rilascio della patch correttiva di Windows contro Meltdown e Spectre. I risultati mostrano un peggioramento delle prestazioni fino al 21% su processori di sesta generazione Skylake.

Non solo la scoperta delle sopracitate vulnerabilità ha messo in cattiva luce la reputazione di Intel, ma le patch che sono state rilasciate per correggerle impattano notevolmente sulle prestazioni delle CPU Intel.

Tuttavia la reazione delle parti maggiormente coinvolte è stata mite. Anche molti test indipendenti condotti dopo l’applicazione delle patch, non hanno riscontrato grossi problemi. La posizione ufficiale di Intel continuava a essere quella secondo cui gli utenti domestici avrebbero avuto un impatto limitato, mentre l’effetto sui sistemi aziendali sarebbe stato “altamente dipendente dal carico di lavoro”.
Molti erano scettici, naturalmente, e credevano che Intel e i suoi clienti stessero minimizzando il problema. Quando il problema era arrivato alla seconda settimana e le patch erano state distribuite a più clienti, tuttavia, appariva una situazione ben diversa. Epic Games ha dichiarato che le patch sono responsabili di un enorme deperimento delle prestazioni sul proprio provider di servizi cloud, che ha causato instabilità nei server per Fortnite. Microsoft, che era tra quelli che minimizzava il problema in precedenza, ha affermato di aver registrato un impatto significativo del rendimento su Windows 7.

Fino ad ora, l’unica stima ufficiale di Intel confermava una riduzione delle prestazioni fino al 14% in un benchmark di SYSmark 2014 SE per una CPU Intel di ottava generazione. Tuttavia, Intel ha ultimamente rilasciato i risultati completi dei vari benchmark e non sono così promettenti.
Intel ha eseguito il benchmark di Windows 10 sui processori sia desktop che mobile di ottava (Coffee Lake), settima (Kaby Lake) e sesta generazione (Sky Lake) con un SSD NVMe. In generale, l’impatto maggiore è stato riscontrato alle prese col benchmark SYSMark 2014 SE, che ha visto un calo dal 12% su un i7 8700K e del 21% su un i7 6700K. Questo test è fortemente influenzato dalle prestazioni dello storage, quindi c’è il dubbio che le prestazioni dell’SSD possano aver compromesso il test. Altri numeri hanno mostrato un impatto minore, mentre il secondo benchmark più colpito è stato quello della produttività in ufficio, che ha registrato un calo del 5% e del 10% sui rispettivi processori. Questo test è fortemente influenzato dalle prestazioni della CPU ed è l’unico test che include la navigazione sul Web. Intel sta ancora minimizzando il problema affermando che l’impatto complessivo varia solo dal 6% all’8%, ma pensiamo che anche l’8% su una CPU uscita da soli due anni sia piuttosto significativo. Di seguito sono riportati i risultati completi dei primi test di Intel.

Passione "secolare" per i videogiochi, PC e tutto quello che gli gira intorno. A 10 anni ho fuso il mio primo computer, a 14 ne ho assemblato uno. Studi quasi scientifici, Youtuber nel tempo libero