Steve Ditko si è spento all’età di novanta anni ed è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento di Manhattan. Ci lascia un grande autore di fumetti, co-creatore dell’Uomo Ragno, insieme al suo collega ed amico, il leggendario Stan Lee.
Ideato nel lontano 1962 a quattro mani, con testi di Stan Lee e disegni di Steve Ditko, il fumetto dell’Uomo Ragno, il cui nome originale è Spider Man, è l’alter ego dell’insospettabile ragazzo Peter Parker, un anonimo studente statunitense, e si basa sul concetto universale che anche un uomo comune può essere un super eroe, a patto che sia dotato di super poteri segreti, ovviamente.
Dopo una iniziale prova realizzata dall’altrettanto celebre disegnatore Jack Kirby, che però realizza un personaggio troppo muscoloso e tradizionale, subentra nel progetto Steve Ditko, che invece propone un ragazzo comune in cui tutti i teen ager statunitensi si possano identificare. Ispirandosi ad un catalogo di costumi di carnevale, in cui appare una immagine di un ragazzino col logo del ragno su un tuta, ecco che nasce il personaggio, che dall’anonimo catalogo mutua anche il nome! Quasi un plagio d’autore.
Il fumetto di Spider Man viene pubblicato con un grande successo fin dal debutto dalla Marvel Comics e in oltre cinquanta anni di onorata carriera è stato trasposto in film, serie animate, videogiochi ed action figure di ogni tipo, diventano uno dei supereroi più famosi ed amati dal grande pubblico.
All’autore si deve anche la creazione di altri personaggi di successo, come il leggendario Doctor Strange, nato nel 1963, uno dei personaggi più oscuri ed affascinanti del panorama fumettistico, un rinomato chirurgo che dopo un incidente d’auto, cambia vita e abbraccia le arti occulte della magia, diventando un potente stregone che si dedica alla protezione del pianeta Terra dalle forze del male.
L’ultimo personaggio ideato da Steve Ditko è infine la divertente Ragazza Scoiattolo, risalente al 1992, il cui nome originale è Squirrel Girl, caratterizzata da una ironia di fondo che serve a bilanciare l’universo Marvel, secondo l’autore diventato negli anni troppo cupo.