Microsoft: il Game Pass non è l’iniziativa più proficua

Game Pass Ultimate

Molto è stato detto riguardo il Game Pass e molto si è visto su questo servizio durante l’Xbox Games Showcase. Sebbene abbia milioni di utenti sottoscritti (ad Aprile 2020 è stata toccata la vetta di oltre 10 milioni di iscritti), pare non essere, secondo Aaron Greenberg, l’iniziativa più proficua per Microsoft al momento.

Ad un’intervista di Waht’s Good Games, Greenberg ha affermato che il Game Pass non è, attualmente, il servizio più proficuo per Microsoft si da quando è iniziato. Per quanto il costo iniziale per il publisher sia stato e sarà ancora piuttosto alto, è chiara l’iniziativa lungimirante.

E’ un modo diverso di pensarla. Se ottimizzi per il profitto, puoi vederla così: “come possiamo aumentare i profitti per ogni cliente?”. Oppure, con un’altra ottica, la domanda sarebbe: “Come aggiungiamo più valore ai nostri fan?“. Se rispondi a questa domanda, costruisci dei fan a vita.

Queste le parole di Greenberg. Se i fan sono fatti “a vita” o meno, resta ancora tutto da vedere ma non si può negare il valore della condivisione nell’idea di Microsoft. Proprio poco sopra abbiamo visto di come l’Xbox Game Pass possa condividere i giochi del momento e condividerà i più grossi titoli, tra Halo Infinite, Fable, State of Decay 3, Avowed e tanti altri che verranno messi a disposizione al day one. Questo, ad esempio, è davvero un valore altissimo.

Ridiamo sempre quando sentiamo quelle parole. Per favore, non preoccupatevi di noi. Microsoft starà bene, ce la faremo. Penso staremo bene.

Afferma Greenberg riferendosi ai fan che si “preoccupano” per Microsoft e la possibile perdita di denaro dalle operazioni messe in atto negli ultimi tempi.

Alcuni tra i titoli in arrivo a breve su Xbox Game Pass sono Grounded della Obsidian, The Touryst, Yakuza Kiwami 2, Microsoft Flight Simulator per PC Windows 10 e Wasteland 3 della InXile. Noi di GamesVillage vi terremo sempre aggiornati a riguardo.

Halo Infinite

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.