Battlefield VI: 128 giocatori nel PvP, stando ad un rumor

Battlefield V

Electronic Arts e DICE si stanno prendendo il loro tempo riguardo il prossimo titolo della serie FPS proprietaria, Battlefield 6. Sono stati confermati i lavori in corso e sappiamo che il nuovo shooter arriverà nel 2021 sulle console next-gen ma, oltre a questo, non ci è dato sapere nulla.

Almeno di ufficiale. Difatti, ultimamente sono arrivate varie voci da un noto insider che, fino ad ora, ci ha visto bene riguardo le informazioni da lui fornite su Call of Duty e Battlefield. Su Twitter, l’utente ha riportato alcuni possibili dettagli, non ufficiali al momento, sul sesto capitolo di Battlefield.

Egli dichiara che le mappe per il multiplayer di tale capitolo stanno prendendo forma con in mente 128 (e oltre) giocatori in esse, aggiungendo però che le partite 32vs32 continueranno comunque ad essere uno standard della serie, afffermando che mappe più grandi non significano necessariamente che il 64vs64 sarà supportato.

Nel frattempo, in un altro tweet, Henderson (questo il nome dell’insider) ha altresì affermato che, dato il successo di Call of Duty Warzone, EA e DICE stanno ben tenendo a mente il genere del battle royale, continuando però che non è, al momento, confermato. Battlefield 5 ha provato ad addentrarsi nel genere con la modalità Firestorm, quindi non sarebbe così difficile pensare che ci sarà ancora una modalità di quel tipo.

Inoltre, vi informiamo che tale insider affermò, circa un paio di mesi fa, che Battlefield 6 avrebbe visto il ritorno dei conflitti moderni. Per ultimo e per completezza, GamesVillage tiene a ribadire che tale fonte non è ufficiale, quindi il tutto è da prendere con le pinze. La redazione vedrà di informarvi non appena ci sarà altro, rimanete con noi!

https://twitter.com/_TomHenderson_/status/1293873583924666368?s=20

https://twitter.com/_TomHenderson_/status/1293939755135238144?s=20

https://twitter.com/_TomHenderson_/status/1293874152148017157?s=20

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.