Naser Son of Man rivelato con un trailer gameplay

La Enlightened Robot Entertainment (o ERE) ha recentemente rivelato il suo progetto di debutto, Naser Son of Man durante la gamescom 2020. Il tutto con un video del gameplay molto suggestivo e con forti rimandi ad altri giochi cult dell’industria.

Il titolo targato ERE è un platform 2D cover-based ambientato in un bellissimo mondo steampunk chiamato Terra Promessa. I giocatori vestiranno i panni di Naser, il re della Persia, il quale partirà per un viaggio verso l’Occidente dominato, in gran parte, dalla Regina Elisabetta e dal suo esercito robotico.

Tale regina, è riuscita nell’intendo di rubare un manufatto magico dalle terre persiane, lasciando così le terre orientali  nell’oblio. Naser, quindi, parte per recuperare tale manufatto e distruggere l’esercito robotico inglese.

Da quel che si sa, il gioco prende luogo nel diciannovesimo secolo di un mondo distopico steampunk. La Terra Promessa ricorda molto il mondo creato da Ken Levin in Bioshock Infinite. Un mondo mozzafiato, con tecnologia all’avanguardia che pare dar grande lusso ai suoi cittadini, ma al costo di milioni di vite.

Molte sono le armi che si possono vedere nel trailer, tutte utili all’eliminazione totale dell’esercito della Regina. Tra queste, vi è un’arma probabilmente ispirata a Gears of War, con tanto di motosega capace di fare a pezzi i nemici una volta vicini. Oltre al vasto arsenale, i giocatori potranno ricevere il divino aiuto di Dio che distruggerà i nemici davanti a Naser.

Ora come ora, non vi è alcuna data di uscita per Naser Son of Man. Manca anche di un publisher ma sappiamo che punta all’uscita su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Il progetto va avanti da circa due anni e usa il motore grafico Unity. A questo link potrete trovare più informazioni sul titolo.

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.

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