C’era una volta Gods & Monsters, il nuovo videogioco a base di azione e di avventure targato Ubisoft. Venne mostrato nel corso dell’E3 2019 (quando ancora si potevano tenere gli E3 in pubblico con eventi di portata mondiale) e dalla breve descrizione che vi abbiamo fornito, beh, non si può certo dire che sembrasse una produzione originale. Adesso cambia tutto. Dopo oltre un anno di sviluppo, il volto di Gods & Monsters si è completamente trasformato, così come il suo nome che passa ad essere Immortals Fenyx Rising. Vi diremo di più: lo abbiamo provato in anteprima, grazie ad Ubisoft. E in attesa del lancio ufficiale – che a sorpresa avverrà molto presto, già il 3 dicembre 2020 – vi raccontiamo qualcosa di questa nuova IP, che sembra mescolare saggiamente tantissimi titoli differenti.
Come nasce Immortals Fenyx Rising
Alla base di Immortals Fenyx Rising (ufficialmente l’ex Gods & Monsters) vi sono numerose influenze e suggestioni, ma quasi tutte provenienti dal panorama videoludico contemporaneo. Per capire come nasce il nuovo titolo di Ubisoft bisogna probabilmente guardare soprattutto al relativamente recente The Legend of Zelda: Breath of the Wild, soprattutto per la gestione degli spazi verticali; ma anche barra della stamina e possibilità di scalare praticamente qualsiasi superficie sembrano essere state prese di peso dal più recente open world di Nintendo.
Parliamo ovviamente di singoli aspetti di una produzione ben più vasta e complessa; del resto la stessa evoluzioni degli open world moderni deve moltissimo proprio alle produzioni Ubisoft degli ultimi dieci anni. Ecco allora che il mondo di gioco, dal punto di vista delle missioni, dei luoghi da visitare e della progressione sembra aver preso molto dai recenti Assassin’s Creed e da The Division. Nel corso della nostra prova ci siamo ritrovati a vagare solo per una parte di un’ambientazione che sembrava già incredibilmente vasta, tale da richiedere diversi minuti a cavallo (o di volo) per giungere da un punto all’altro. Fortuna che ovviamente era disponibile (e che sarà disponibile anche nella versione completa) il viaggio rapido.
Cos’è Immortals Fenyx Rising
Ma che cos’è esattamente Immortals Fenyx Rising? E che cosa abbiamo potuto provare in compagnia di Ubisoft nei giorni scorsi? Partiamo dalla prima domanda: la nuova IP si propone come una vasta avventura nel mondo della mitologia greca. Si tratta fondamentalmente di un RPG in terza persona che in determinati frangenti accoglie alcune meccaniche proprie degli action-game (prevalentemente durante i combattimenti) e dei puzzle-game (nella risoluzione di enigmi ambientali). La protagonista intraprenderà un viaggio in un mondo fantasy open-world dai connotati tipicamente greci: al mondo greco fanno riferimento, ad esempio, le armi presenti, alcune tipologie di nemici, e i rari NPC che abbiamo individuato di tanto in tanto; Greci del resto sono anche i mandanti della sua missione, cioè gli Dei esiliati da un nemico apparentemente invincibile. La missione di Fenyx punta a recuperare i poteri dei vari dei, nonché a liberarli per ripristinare l’equilibrio del mondo.
Le influenze della mitologia greca donano un carattere molto particolare ad Immortals Fenyx Rising, che resta tuttavia nella sua essenza più profonda un fantasy, un’avventura in un mondo fantastico dove Ubisoft ha cercato di stupire il giocatore in ogni nuovo ambiente, e di variare il più possibile l’open world con biomi differenti legati ad aree esplorabili secondo una certa sequenzialità. Noi ci siamo ritrovati in una zona montagnosa ma molto colorata: in lontananza però era possibile intravedere un’area tutta innevata e una sorta di prateria. Non è chiaro l’ordine in cui sarà possibile visitare tutto il mondo di gioco.
La Fucina di Efesto
Nelle nostre ore di prova di Immortals Fenyx Rising abbiamo guidato la protagonista attraverso una regione molto vasta che già di per sé avrebbe facilmente costituito un open-world; figurarsi quanto sarà vasta l’ambientazione del gioco completo. Missione principale dopo missione principale, abbiamo esplorato la zona sconfiggendo i vari nemici minori presenti, che singolarmente sono perfettamente gestibili in modalità normale, ma tutti insieme diventano spesso un grosso problema.
Le missioni non ci sono sembrate particolarmente originali dal punto di vista delle idee: bisognava eliminare la corruzione sparsa nel mondo dal nemico di turno, eliminare bestie selvagge, infine riattivare la fucina dopo lo scontro con il boss di turno. Lo scontro con questo golem gigante meccanizzato merita però qualche considerazione, perché dal lato gameplay ha modificato un po’ ciò che avevamo visto fino a quel momento: menare fendenti a caso non si è rivelata la strategia giusta. Per la prima volta abbiamo dovuto sfruttare anche l’ambiente circostante, cercando ripari da attacchi devastanti e colpendo il nemico in alcuni momenti in cui abbassava la guardia.
Esplorazione e puzzle
Un aspetto convincente di Immortals Fenyx Rising risiede certamente nel suo alternare costantemente l’azione / esplorazione vera e propria dell’open world con i puzzle ambientali, questi ultimi disseminati in vari dungeon accessibili liberamente da determinati punti della mappa di gioco principale (tutti indicati a schermo). Questi dungeon (ne erano disponibili tre) proponevano sfide sufficientemente diverse: ora bisognava utilizzare i poteri della protagonista per spostare delle casse su degli interruttori anche molto distanti, ora il suo arco per colpire bersagli distanti e difficili da raggiungere. Tutti richiedevano l’affinamento di determinate abilità, poi ovviamente spendibili anche nell’avventura principale contro i nemici; il giocatore è così portato a migliorare costantemente.
In un caso il dungeon si è trasformato in una sorta di platform 3D, con piattaforme ad ostacoli crescenti da superare e piccole arene piene di nemici. Se la versione finale di Immortals Fenyx Rising includerà altri dungeon di questo tipo, e tutti sufficientemente variegati, le missioni secondarie potrebbero rivelarsi le più divertenti degli ultimi anni. Ovviamente le azioni e le missioni presenti nel gioco non sono mai fini a se stesse, e ricompensano il giocatore con pezzi di equipaggiamento, armi e upgrade per i poteri. Da questo punto di vista, e anche dalla gestione visiva dell’inventario, Immortals Fenyx Rising strizza l’occhio ai due recenti Assassin’s Creed in modo davvero palese. Il livello dei pezzi di equipaggiamento fa sì che la protagonista possa via via affrontare nemici sempre più forti senza soccombere già dopo i primi colpi.
Aspetti convincenti, e altri un po’ meno
Ancora qualche rigo dedicato agli aspetti più convincenti di Immortals Fenyx Rising: la meccanica legata al volo e alle Ali di Icaro è sicuramente una trovata geniale. Permette di coprire enormi distanze in breve tempo, ma al tempo stesso non snatura l’anima esplorativa della produzione: difatti anche qui bisogna fare costantemente attenzione alla resistenza / stamina della protagonista, altrimenti si rischia di cadere e di schiantarsi al suolo proprio sul più bello. Qualche piccolo accorgimento dal punto di vista della gestione delle fasi di volo renderà la meccanica imprescindibile; e se proprio siete in difficoltà, dei getti d’aria ascendente vi aiuteranno a recuperare quota facilmente. Altrettanto interessante (ma più scontata) è la possibilità di evocare in qualsiasi momento la cavalcatura dell’eroe, un cavallo accessoriato a dovere e pronto a scattare in quasi tutte le situazioni (anche lui dispone della propria barra della stamina). Passare dall’animale al volo rende il tutto estremamente fruibile e variegato: più possibilità vi sono per esplorare un open world, meglio è.
Al tempo stesso è innegabile che i buoni spunti innovativi di Immortals Fenyx Rising vengano sin da ora controbilanciati da tantissimi elementi fin troppo conservatori. La stessa progressione all’interno dell’open world, del resto, sembra legata al solito iter che alterna le missioni principali alle secondarie, oltre ad alcune fasi di farming e di “livellamento” per il personaggio principale. A meno che di tanto in tanto non spuntino dei guizzi creativi come i dungeon a base di puzzle di cui vi abbiamo parlato, Immortals Fenyx Rising si rivelerà il classico (ma ispiratissimo) vasto open world con tante cose da fare, vedere e collezionare… gestito dai consueti ritmi dei titoli Ubisoft (Far Cry 5 docet). Ciò però per alcuni non potrebbe costituire affatto un problema, anzi: chi cerca un open world longevo, con una buona avventura e con tante missioni da completare, potrebbe aver trovato il titolo perfetto per il prossimo Natale 2020.
Immortals Fenyx Rising, l’ex Gods & Monsters, ci ha convinti pienamente: in compagnia di Ubisoft abbiamo visitato alcune aree di un nuovo, vastissimo open world. Ma non si tratta di un mondo di gioco fine a se stesso: la nuova avventura fantasy-mitologica propone una narrazione interessante, dai momenti che per ora sembrano ben definiti; tantissime missioni, anche differenti tra loro, che alternano saggiamente esplorazione, azione e puzzle ambientali. Le influenze di The Legend of Zelda: Breath of the Wild sono evidenti, così come quelle dei più recenti Assassin’s Creed, eppure Immortals Fenyx Rising presenta già un’identità subito riconoscibile e carismatica. Svolazzare, correre e cavalcare per le terre montagnose della Grecia è stato divertentissimo: sarà dura aspettare il prossimo 3 dicembre 2020.