The Last of Us Part II: ecco l’ispirazione per il Re dei Ratti

The Last of Us Part II è stato considerato dalla critica come il vero e assoluto capolavoro di Naughty Dog (qui la nostra, entusiastica, recensione), un gioco che ha ridefinito un genere e che permette ai giocatori una libertà quasi infinita nell’esplorare un mondo sconfinato, immergendosi in una narrazione complessa e articolata. Sono rari i titoli in grado di trasmettere una così grande varietà di emozioni diverse, mescolandole sapientemente a una onnipresente ansia, che fa salire regolarmente i battiti dei giocatori, soprattutto nei momenti in cui ci si trova davanti alle mostruose creature pensate per noi dal team di sviluppo.

Una di queste creature è l’orribile Re dei Ratti, sicuramente uno degli infetti di maggior impatto del titolo. Ma da dove è venuta l’ispirazione per questa spaventosa mostruosità? Il co-director del gioco, Kurt Margenau, in una recente intervista rilasciata a GamesRadar, ha parlato proprio di quelle che sono state le fonti di ispirazione per la creazione del Re dei Ratti. Margenau ha spiegato che l’idea è nata dalla visione di Zygote, un corto horror sci-fi del 2017 girato dal regista Neill Blomkamp, e nel quale due sopravvissuti di una spedizione mineraria nell’Artico devono combattere contro una terribile creatura aliena:

“Se guarderete quel film, vedrete che c’è un sacco di ispirazione lì”

Un’altra fonte di ispirazione sarebbe stato Inside, gioco del 2016 di casa Playdead:

“Inside è un’altro. Il modo in cui le braccia del mostro riescono a toccare molte cose è un qualcosa che di per sé è inquietante. Eravamo consapevoli di questo, ma dovevamo renderlo nostro, e fare tutto quel lavoro che serviva per renderlo realistico”

Sulla questione è intervenuto anche Anthony Newman, un altro co-director del gioco, che ha parlato di come il combattimento contro il Re dei Ratti sia ispirato a quello contro Magni e Modi di God of War. Nello specifico, lo stalker che si distacca dal mostro, ci porta in una situazione simile a quella in cui si trova Kratos combattendo contro i due figli di Thor, in cui:

“Ci sono due nemici complementari, uno con un’arma veloce, e un’altro con un’arma enorme e lenta”

Infine Newman ha parlato anche di come la battaglia finale con lo stalker generato dal Re dei Ratti sia stata ispirata da Eileen il Corvo di Bloodborne:

“Ho amato il modo in cui, in un gioco con dei boss alti come palazzi di venti piani, il combattimento più sfidante e brutale sia contro questo tizio grande esattamente come noi. Questo è qualcosa a cui eravamo davvero interessati: come potevamo creare un infetto che non fosse enorme ma desse la stessa sensazione di essere assolutamente letale?”

Insomma moltissime ispirazioni diverse che stanno dietro a un mostro iconico all’interno di uno dei giochi migliori della sua generazione. Anche voi siete ancora spaventati dal Re dei Ratti? Vi ricordiamo che The Last of Us Part II è disponibile in esclusiva su PlayStation 4 (ora anche con il permadeath e la difficoltà Grounded).