Fallout 76: il lancio travagliato non ha allontanato Bethesda dai titoli multiplayer

Fallout 76

A quanto pare, Bethesda non vuole ritirarsi affatto dalla scena multiplayer pur dopo gli eventi di Fallout 76. Secondo Todd Howard, intervistato anche riguardo l’esclusività Xbox di The Elder Scrolls VI,  la società potrebbe arrivare a funzionare tranquillamente anche sui titoli multiplayer-only.

Il titolo a cui Howard indirettamente ma l’articolo direttamente, si riferiscono è stato effettivamente al centro di un miasma di problemi sin dal suo lancio e per una bella fetta di tempo. Nell’ultimo anno però, la percezione del titolo e della compagnia riguardo lo stesso è cambiata.

L’uscita di Wastelanders ha fortunatamente introdotto nuove feature, tutte più o meno ben accette dalla community che, finalmente, hanno iniziato a vedere un prodotto un po’ più completo seppur, Pete Hines stesso si sia detto sorpreso delle recensioni negative della modalità PvP.

Abbiamo riconosciuto velocemente che il titolo non avrebbe avuto il pubblico che avremmo voluto ed erano per di più parecchio delusi da quello che avevamo loro proposto al day one. Senza alcun dubbio, abbiamo deluso davvero molte persone.

Abbiamo voluto fare qualcosa di diverso ma il pubblico non sempre vuole qualcosa di differente e non sono ovviamente e assolutamente da incolpare, è del tutto comprensibile. Credo che, piuttosto, abbiamo fatto un pessimo lavoro nel dire ciò che avremmo proposto.

Alla fine di tutto, però, è stata un’esperienza positiva per noi. Ci ha reso sviluppatori migliori, più connessi alla nostra community. Quindi non posso ancora dire che si tratti di un solo e unico viaggio, per ora.

Fallout 76 Cover

All'età di sei anni, Fabio ha potuto mettere le mani su quella che sarebbe diventata, in estremamente poco tempo, la sua passione più grande: il videogioco. Dalla prima Playstation, vagando tra le terre simil-burtoniane di MediEvil fino a Crash Bandicoot e Tombi arriva, nel suo percorso di videogiocatore, a farsi appassionare da una moltitudine di generi e a crescere con loro, facendoli diventare parte integrante della sua vita e riconoscendo nel videogame una nuova forma di pura arte, oltre che di intrattenimento. Da quel momento, i suoi interessi mettono radici anche altrove, arrivando alla Settima Arte e alla musica, il gioco di ruolo e la lettura e tutto ciò che permette di sentire e immaginare mondi che ci sembrano, o sono effettivamente, lontani dalle nostre realtà.