Quanto è adorabile la follia dei giapponesi? La loro società all’apparenza è così tetra, ligia al lavoro, all’onore, ammaliata dall’importanza di crearsi una posizione di rilievo nell’attività economica del paese, eppure basta così poco per trovare un’altra facciata che mostri tutto il contrario. Un po’ ricordando programmi televisivi come Takeshi’s Castle e di quanto siano bravi a recitare – o perdere anche la dignità – i giapponesi, comprendiamo che quella nipponica è soprattutto una società piuttosto ambigua. Tuttavia è proprio da questo bipolarismo sociale che l’industria videoludica made in Japan riesce a tirare fuori il meglio per il nostro medium, peccando sì nella tecnica salvo rare eccezioni, ma riuscendo a scioccarci con una creatività che non conosce confini. Talvolta la creatività spinge gli sviluppatori a realizzare titoli piuttosto strambi e Katamari Damacy Reroll rientra in questa categoria. Si tratta questa volta dell’edizione PlayStation 4 e Xbox One, approdata nel 2018 su Nintendo Switch (QUI per la nostra recensione) e PC. Reroll è la versione in alta definizione del fu Katamari Damacy, mai arrivato in Europa nonostante la pubblicazione su PlayStation 2 in Asia e Nord America nel 2004. A distanza di anni, il prodotto della cara vecchia Namco e Keita Takahashi, torna a farci rotolare per ricreare le costellazioni per volere del Re del Cosmo anche sulle attuali piattaforme. Dopo averlo provato e completato, siamo finalmente pronti per parlarvene in questa nuova recensione!
Katamari Damacy Reroll Recensione: naaaa nanananana naaaaaaa na naaaa
Nei panni del Principe, il giocatore scenderà sulla Terra per ricostruire le stelle e le costellazioni ormai scomparse per cause misteriose, ritrovandosi a soddisfare tutte le deliranti richieste del Re del Cosmo. Per adempiere a questa missione, si servirà del Katamari, una sfera speciale capace di attrarre a sé ogni oggetto, la cui grandezza raggiunta formerà infine una nuova stella. Ed è tutta qui la trama di Katamari Damacy Reroll. Seriamente? Sì, eppure non ci stupisce affatto questo fattore che agli occhi indiscreti potrebbe sembrare un punto negativo per il titolo, perché la vera trama è senza ombra di dubbio il Re del Cosmo. Esattamente, il padre del nostro Principe è una figura così tanto carismatica che da sola basta e avanza per rendere la banalissima trama ancor più godibile. Davvero? Esattamente, perché le richieste folli del nostro caro Re ci permettono di capire quanto sia fin troppo pieno di sé, tuttavia il “Nosense” tipico nipponico caratterizza la produzione di Keita Takahashi.
Dall’altra parte invece, viviamo la sotto trama comica di una normale famiglia giapponese, che vive gli eventi dal punto di vista umano, mentre noi imperterriti, facciamo rotolare il Katamari fino a creare una nuova stella creando disordini e caos nella società. Di questa famiglia di essere umani non apprenderemo mai particolari informazioni, seppur si trovano in viaggio per raggiungere il papà di ritorno da lavoro. E’ la leggerezza con cui questa famiglia viaggia che ci lascia un po’ sbigottiti, ma anche sorridenti: il mondo sta collassando e loro sembrano diretti ad un pic nic, ottimo. La comicità giapponese, fatta di smorfie, scenate, ed interpretazioni “fin troppo sopra le righe” permettono alla storia di evolversi in maniera del tutto semplice, senza tirare in ballo alcun principio morale o significati profondi: insomma, ogni tanto facciamoci una bella risata, che non fa mai male. Nonostante una longevità piuttosto tirchia ma tutto sommato quasi obbligatoria, Katamari Damacy Reroll ancora una volta ci ha divertiti, e non solo per come imbastisce la sua semplice narrazione, ma anche grazie ad un gameplay che rasenta il demenziale.
Quando si dice “Mi girano i Katamari”
Dunque, se la trama è nosense, come sarà il gameplay? La risposta esatta è altrettanto esilarante. Perché Katamari Damacy Reroll nella sua appurata insensatezza, delinea delle regole ben precise sull’utilizzo del Katamari. Come già detto, parliamo di una palla capace di attrarre a sé oggetti, ma può farlo solamente seguendo delle leggi ben specifiche. A seconda della sua grandezza, il Principe potrà attrarre oggetti di varie dimensioni, purché siano più piccoli della suddetta palla, fino ad arrivare gradualmente a rapire letteralmente persone, rubare veicoli, palazzi o addirittura isole, creando un accozzaglia poligonale capace di sovrastare la Terra in dimensioni. Dopotutto, se si vuole creare una stella, bisognerà servirsi di una certa massa, e l’infinità di oggetti presenti sul nostro pianeta tornerà utile al nostro Principe. Ed è affascinante a volte, trovarsi con un diametro di appena dieci centimetri, raccogliere oggetti qua e la ed arrivare gradualmente a dimensioni bibliche, arrivando quasi a creare un pianeta del tutto nuovo, altro che stelle e costellazioni. Questa immensa opera di ripopolamento del cielo notturno ha anche i suoi contro, come una gestione della camera, almeno su PlayStation 4, piuttosto sfiancante. I comandi sono puramente semplici, entrambi gli analogici devono andare verso la direzione che si vuole intraprendere, con quello sinistro a gestire la telecamera mentre si è fermi, niente di più, niente di meno.
Se pensavate che fosse tutto rosa e fiori, sappiate che il vostro Katamari può ridursi di diametro: il gioco vi punirà qualora vi scontriate contro oggetti o forme di vita più grandi della vostra portata, e la collisione con quest’ultimi vi farà perdere una piccola parte della massa accumulata. Tuttavia nonostante le vostre piccole fattezze, con un po’ di inerzia si possono scavalcare diversi ostacoli e raggiungere nuove aree, dove ad attendervi vi sono squisiti oggetti da raccattare per la vostra causa. Immaginate infine di esplorare ogni anfratto di una casa nelle vostre piccole dimensioni, ed una volta diventati giganti, di includere proprio quella casa nella vostra collezione di oggetti sottratti al genere umano col vostro Katamari, o di assorbire nella vostra massa quella cosa che qualche attimo prima vi ha fatto perdere parte della vostra massa. Arrivare ad assorbire ogni elemento esistente è una pura goduria e il Re del Cosmo non può fare altro che applaudire per noi. Nel nosense troviamo una catalogazione maniacale di ogni singolo elemento del gioco, invitando il giocatore a completare una vastissima collezione che può condurvi anche all’ottenimento della coppa di platino o dei 1000G, e la cura nei dettagli la troviamo nel momento in cui ogni umano collezionato ha un nome e un cognome, oltre all’aspetto fisico che ci rimanda un po’ alle origini da scultore di Takahashi. Ed è anche appetibile la varietà delle folli richieste del Re del Cosmo, soprattutto nella creazione delle costellazioni, dove avremo il compito di raccogliere determinati oggetti per realizzare la nostra ennesima creazione, ovviamente senza farsi mancare un po’ di sarcasmo da parte del paparino.
La nascita di una stella
Come si comporta Katamari Damacy Reroll su PlayStation 4? Al netto di un’immagine ripulita e in alta definizione, abbiamo riscontrato diversi problemi legati al frame rate nei livelli avanzati, quelli in cui i requisiti imposti erano decisamente più alti rispetto ai primi livelli. Infatti, la quantità di poligoni accumulati mette sotto pressione le prestazioni della console, che si lascia scappare qualche calo del frame rate inaspettato, soprattutto se parliamo di una remaster di un titolo uscito su PlayStation 2. Anche la telecamera talvolta ci ha lasciati basiti, ed è capitato più volte di incastrarsi in luoghi dimenticati persino dall’uomo. Ma rispetto alla versione Nintendo Switch, i comandi risultano più precisi e spostarsi col Katamari è anche più semplice, al netto di qualche piccola complicazione nella compenetrazione dei poligoni quando si tenta di scavalcare un ostacolo. Ma la vera chicca dell’esperienza su console è senza ombra di dubbio la playlist di brani jazz e funky, che ci riportano in un batter d’occhio indietro nel tempo provando quella nostalgia di inizio duemila grazie a brani musicali eccellenti, capaci a loro volta di render ancor più leggero il titolo nella sua miriade di problemi.
Katamari Damacy Reroll sbarca su PlayStation 4 e Xbox One dopo la pubblicazione su Nintendo Switch e PC, portando con sé quella leggerezza, comicità e puro nosense che tanto ha fatto impazzire il pubblico giapponese nel 2004 sulla cara vecchia PlayStation 2. L’edizione rimasterizzata del grande classico si presenta dunque con una grafica più pulita e con comandi più precisi, riproponendo quell’incantevole colonna sonora che delizia le nostre orecchie da videogiocatore, un’ottima occasione per abbracciare un brand di nicchia come quello di Katamari.