Quella di Ys, insieme a The Legend of Heroes, è una delle saghe di spicco di proprietà di Nihon Falcom, che negli ultimi anni, sta finalmente emergendo anche sul mercato occidentale, proponendo la propria visione di JRPG ad un pubblico più vasto. Si tratta di una delle software house nipponiche più talentuose quanto incredibili che popolano il Sol Levante, la quale è capace di rivaleggiare i colossi multinazionali con prodotti pregiati (QUI per la recensione di Trails of Cold Steel IV), le cui uniche pecche sono riconducibili ad un comparto tecnico non proprio al passo con i tempi. Sia chiaro, parliamo di una società che sta vivendo un cambiamento importante, incentivato soprattutto dalla realizzazione di un engine casalingo e dal fatto che le sue produzioni stanno abbandonando pian piano il pubblico di nicchia.
Dopo il successo critico e commerciale di Ys VIII: Lacrimosa of Dana, ed un timido debutto su PlayStation 4 di Ys: Memories of Celceta, la serie con protagonista il prode avventuriero Adol Christin è pronta a tornare con un nuovo capitolo intitolato Ys IX Monstrum Nox, in dirittura d’arrivo il 5 febbraio con la pubblicazione in Europa su PlayStation 4 e successivamente anche su Nintendo Switch e Steam. Dopo aver provato la demo pubblicata a sorpresa sullo store digitale di PlayStation, siamo finalmente pronti per parlarvi in anteprima del nuovo action-rpg di Nihon Falcom, in attesa di mettere finalmente mano sul prodotto finito.
Ys IX Monstrum Nox: echi di novità succulenti
Alle porte della nuova partita, troviamo sin da subito alcune novità di Ys IX Monstrum Nox: come già accaduto nella versione PlayStation 4 di Lacrimosa of Dana, le difficoltà Nightmare ed Inferno siglavano il più alto livello di sfida del gioco, alle quali si aggiungeva la “Infinite Mode”, ossia una modalità che rendeva i nemici estremamente ostici, raddoppiando la loro quantità di danno inflitto sul nostro party. Tale modalità si racchiude in una difficoltà ancor più elevata intitolata “Lunatic” la quale renderà la vostra avventura in un autentico bagno di sangue, e non a caso il gioco stesso consiglierà di finire almeno una volta la storia prima di approcciarvi a tale impresa. Fatti dunque i convenevoli, nella demo abbiamo potuto provare sostanzialmente due dungeon completamente differenti tra loro, che mettono subito in chiaro quali sono le caratteristiche del nuovo Ys. Servendoci dei poteri dei Monstrum, esseri afflitti da una maledizione che dona a quest’ultimi un potere speciale, si ha la possibilità di approfondire l’esplorazione con nuove meccaniche di gioco, le quali vanno a sostituire i singolari Adventure Gear delle passate iterazioni. I Monstrum possono servirsi di abilità come volare da un punto A ad un punto B, correre sui muri favorendo la verticalità, pattinare per avere una maggiore velocità, oppure sfruttare un’abilità chiamata Terzo Occhio per intravedere nemici e forzieri attraverso le superfici. Ciò che velocizza l’esplorazione di un dungeon però è un warp segnalato da un alone rosso, il quale teletrasporta Adol e compagni su un punto sopraelevato per poi sfruttarlo a proprio vantaggio per attaccare i nemici dall’altro.
La ricerca di risorse e tesori dunque ne esce migliorata, così come il completismo legato all’esplorazione dei dungeon che può fare affidamento su un doppio salto incorporato nel sistema di movimento di default del titolo. Tra le modifiche apportate rispetto all’esperienza vissuta con Ys VIII vi è sicuramente l’interfaccia, questa volta meno invasiva, che addirittura segna su schermo i punti esperienza acquisiti dal nostro party. Tra le novità del sistema di combattimento invece, vi è una piccola novità: il boost. Tale meccanica attiva un potenziamento per il personaggio in utilizzo, incrementando i danni per un breve lasso di tempo dopo aver riempito sufficientemente la barra rossa posta accanto alle abilità. Una piccola novità che sicuramente sarà di grande aiuto nelle situazioni più critiche e soprattutto nelle boss fight più complesse.
Sensazioni di claustrofobia
Ys IX: Monstrum Nox sembra voler attuare un’operazione di rinnovamento estetico per la saga, partendo in primis da Adol, che si presenta con un aspetto ancor più maturo rispetto all’ultima avventura sull’isola di Seiren, merito soprattutto della maledizione di Monstrum che gli ha addirittura conferito il soprannome di “Crimson King”. Ma tale rinnovo ovviamente non si rifà unicamente al look del nostro prode avventuriero: l’interfaccia, così come i menù hanno un’aspetto minimale rispetto ai decoratissimi menù di Celceta e Lacrimosa of Dana, quasi a rivendicare l’aria cupa e tetra dei sotterranei di Balduq, che altri non sono una serie di tunnel fognari in cui bazzicano numerosi mostri. Infatti i due dungeon disponibili nella demo (il cui playthrough viene interrotto a causa di un limite di dieci minuti, perciò bisognerà sbrigarsi per portarli a termine in questa occasione) sono una serie di corridoi dove poter sfruttare appieno le abilità dei Monstrum, a partire dalle ali di Hawk fino alla corsa celestiale dell’inquietante Doll, dandoci però una sensazione di claustrofobia dopo esserci abituati agli ampi spazi dei suoi recenti predecessori. Dopotutto speriamo di poter vivere l’intrigante città di Balduq e la sua Prison City anche all’esterno, con la possibilità di far prendere una boccata d’aria fresca ai nostri nuovi compagni d’avventura.
Ciò che invece ci ha convinto ancora una volta è il sistema di combattimento e la sua relativa progressione, affidata alla fidelizzazione di un’abilità per il consueto level up. Infatti durante le battaglie che infervoreranno, sarà nuovamente possibile sbloccare abilità extra da equipaggiare in qualsiasi momento ai vari membri del party, e livellarle conseguentemente fino a potenziarle al massimo. Anche qui il sistema di combattimento ha la sua classica impronta action, dove il movimento e la sua reattività sono stati leggermente limati, seppur non mancheranno le classiche schivate che permetteranno di rallentare il tempo, le quali apriranno una finestra temporale per attaccare il nemico. Anche la mappatura dei comandi vede una leggera variazione: se eravate abituati ad attaccare con cerchio e cambiare personaggio con quadrato, sappiate che nel nuovo capitolo della saga questi due tasti sono stati invertiti, e non vi neghiamo che questo piccolo cambiamento ha generato in noi un po’ di confusione durante il combattimento. Tornano anche in Ys IX: Monstrum Nox le categorie con cui si distingueranno i personaggi in utilizzo, in modo tale da utilizzare tutti i membri del party attivo durante il combattimento. Troviamo infine i diretti sostituti degli Adventure Gear: i “Sacramentals” potenziano il nostro party con bonus passivi, finalizzati – per il momento – al miglioramento dell’esplorazione, utili soprattutto per quei momenti in cui non saremo interessati al combattimento. Durante la demo abbiamo potuto affrontare diverse boss fight per dungeon, e tutto ciò che ne segue è un’esatta replica di quanto avveniva in Ys VIII e in Memories of Celceta, lasciandoci scatenare le nuove abilità contro nemici d’intermezzo in attesa soprattutto di affrontare degli avversarsi degni di nota. Al momento però non ci sentiamo di trattare argomenti come trama e comparto tecnico, dato che stiamo parlando pur sempre di una demo la cui durata massima è di circa venti minuti; pertanto saranno aspetti che non vediamo l’ora di approfondire in sede di recensione.
La demo ci ha permesso dunque di provare le principali novità di Ys IX Monstrum Nox, dal sistema di combattimento all’esplorazione, il tutto condensato da diversi playthrough dalla durata massima di 10 minuti. In tutto ciò abbiamo potuto completare ciascun livello adoperando un po’ di strategie da speedrunner, provando grossomodo tutto ciò che aveva da offrire questa inaspettata demo. In attesa di scoprire fin dove si spingeranno le gesta del prode avventuriero Adol Christin, possiamo dire che la nuova iterazione della saga si presenta al momento come un rafforzamento dell’esperienza vissuta con Ys VIII: Lacrimosa of Dana, approfondendo in particolar modo l’esplorazione grazie alle caratteristiche dei Monstrum. Non vediamo dunque l’ora di assaporare il prodotto finale e di vivere in prima persona i misteri che affliggono la città di Balduq e la maledizione dei Monstrum.