Un anno fa, Persona 5 Strikers (col nome di Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers) approdava in Giappone su PlayStation 4 e Nintendo Switch, e presto arriverà anche in Europa sulle medesime piattaforme, a cui si aggiunge clamorosamente anche una pubblicazione su Steam. Si tratta del seguito diretto di Persona 5 (e non dell’edizione Royal, di cui potrete trovare QUI la nostra recensione), il J-RPG di culto di casa Atlus, il quale ha siglato il miglior successo critico e commerciale della nota serie nipponica. Ciò che però ha scaturito dei dubbi è il cambiamento radicale apportato al gameplay in questa occasione: di fatti non ci ritroveremo davanti un sistema di combattimento a turni, bensì l’azione e il movimento libero sul campo di battaglia saranno le caratteristiche principali che definiranno questo nuovo capitolo della serie, integrando il tutto con un’impostazione musou.
Solo al pensiero di questa parola molti utenti hanno fatto dietrofront sulle proprie aspettative, nonostante il titolo sia stato sviluppato in collaborazione con Omega Force, meglio conosciuta per produzioni come Hyrule Warriors: L’era della Calamità (QUI per la recensione), Dynasty Warriors, Attack on Titan 2 o One Piece: Pirate Warriors, un team che ha saputo rendere questo genere leggero ed appetibile nel corso del tempo. Noi di GamesVillage abbiamo avuto il piacere di giocare in anteprima Persona 5 Strikers (grazie ad un codice preview), affrontando il primo dungeon del gioco ambientato a Shibuya, il quale, siglerà l’inizio di un nuovo viaggio per i Ladri Fantasma. Per fugare ogni vostro dubbio riguardo a questo – più che azzardato – seguito, non ci resta che entrare nel vivo di questo nostro provato.
Persona 5 Strikers: ladri Fantasma, riunitevi!
Persona 5 Strikers introduce i giocatori al suo gameplay seguendo lo stesso percorso tracciato dal J-RPG di Atlus con il suo primo dungeon, prendendosi la briga di spiegare ogni singola meccanica – già conosciuta e non – attraverso semplici tutorial. E lo fa in luogo così familiare come Shibuya, dove chi ha vissuto la prima impresa dei Ladri Fantasma ha conservato numerosi ricordi. Focalizzandoci sul gameplay e sul primo dungeon del titolo, troviamo sin da subito numerosi elementi che ci hanno permesso di familiarizzare con il nuovo sistema di combattimento, che riadatta quello a turni di Persona 5 in una variante action, senza tralasciarne alcuna meccanica. Rimane invariato dunque l’utilizzo del corpo a corpo, delle armi da fuoco e delle Personae, rendendo più semplici da utilizzare meccaniche come la staffetta e la rapina, quest’ultima ribattezzata come Assalto. Ciò che notiamo sin da subito nel dungeon di Shibuya è la presenza di elementi ambientali sfruttabili in combattimento, i quali fanno presa sulle debolezze dei nemici. Attivando queste trappole con l’ausilio del Guizzo Fantasma, si ha la possibilità di stordire il nemico disintegrando le sue difese, traendone vantaggio per avviare un potente attacco di gruppo inscenato come sempre dall’inconfondibile stile di Persona 5. Ciò che viene a meno da questa transizione action è la tipica contrattazione che avveniva nel suo predecessore, nel quale si aveva la possibilità di ottenere una nuova Persona oppure degli oggetti. Tranquilli, l’ottenimento delle nuove Personae è rimasto intatto, tant’è che vi è la possibilità di raccoglierne di nuove attraverso le maschere che appariranno sul campo di battaglia, una ricompensa ben gradita che potremo utilizzare in un secondo momento.
Ma ciò che più ci importa in questo momento è il sistema di combattimento, che riesce a non sconvolgere così sensibilmente l’eccelso gameplay dell’opera di Atlus. L’utilizzo delle Personae di Joker e compagni in questa prova si è dimostrato semplice e immediato, tant’è che con un po’ di attenzione è possibile disintegrare in un battibaleno le orde di nemici che appariranno dalle Ombre. Dopotutto, trattandosi di un musou – una specialità di Omega Force, dopotutto -, dovremo affrontare un grande quantitativo di nemici su schermo, il cui numero varierà a seconda dell’area, situazione e contesto narrativo, ma anche la varietà dei nemici verrà determinata secondo questi fattori. Il numero è esiguo rispetto ad altri esponenti del genere, rendendo in questo modo gli scontri più leggeri da digerire dato che, alla difficoltà Standard a cui stiamo giocando, i punti vitali dei nemici non oppongono particolari resistenze, permettendoci addirittura di chiudere alcuni scontri in una manciata di secondi dopo un’imboscata. Tornano inoltre le mosse speciali, introdotte per la prima volta in Persona 5 Royal, dove il Ladro Fantasma in utilizzo scatenerà con la propria Persona un potente attacco – messo in atto da una splendida sequenza – capace di estirpare l’esistenza di qualsiasi nemico coinvolto. Ma non è tutto: dal combattimento corpo a corpo troviamo un maggiore approfondimento, con l’integrazione di combo extra denominate Abilità Magistrali, che attivano mosse speciali, le quali a loro volta, si diversificano a seconda del personaggio in utilizzo. In questo primo assaggio di Persona 5 Strikers abbiamo potuto esplorare ampiamente il gameplay, nonostante ciò vi sono ancora diversi elementi che attendono di essere scoperti, come la progressione, la Stanza di Velluto e molto altro ancora.
Le Prigioni, distorsioni cognitive evolute
Sebbene in Persona 5 abbiamo avuto a che fare con i Palazzi, delle distorsioni cognitive nate dalla corruzione delle persone, in Strikers troviamo una variante che ne espande il concetto, e si estende sulla città interessata coinvolgendone anche la popolazione. A capo di una Prigione, come noteremo a Shibuya, vi è un Monarca, il quale corrompe il cuore delle persone rubandone i desideri, espressi sotto la forma di un diamante. Privandoli di quest’ultimi, tale entità corrompe la volontà degli innocenti piegandoli sotto il proprio volere, traendone vantaggio per un tornaconto personale. Shibuya sarà la prima prigione di Persona 5 Strikers e introdurrà questo aspetto non solo ai giocatori, ma anche ai Ladri Fantasma e persino Morgana, i quali si troveranno inizialmente disorientati dalla pazzesca novità che si para dinanzi ai loro occhi. Rispetto alle loro controparti che hanno contribuito alla nascita e caratterizzazione dei nostri protagonisti, la Prigione di Shibuya è una mappa aperta suddivisa in macro aree, dove il giocatore può destreggiarsi nel quartiere percorrendo ogni strada possibile. Nel nostro provato abbiamo avuto modo di comprendere la natura di questo dungeon, la cui struttura è alquanto semplice da comprendere, ma la sua complessità si cela dietro alle particolarità, come le già menzionate interazioni ambientali, dando dunque motivo di esplorare a fondo ciascuna area alla caccia di forzieri. In Shibuya inoltre troviamo un nuovo tipo di nemici, rappresentati da una scarica elettrica che li avvolge: questi saranno incredibilmente ostici da affrontare, la cui potenza è pari o superiore a quella di un normale boss.
La Prigione di Shibuya nasconde diversi ostacoli, ma ci permette anche di capire come funzionerà il Risveglio del cuore in questo seguito. Infatti, il dungeon in questione svela la struttura tipica delle Prigioni, e il processo da seguire per risolvere la distorsione del Metaverso; man mano che si avanzerà ogni passaggio sarà sempre più chiaro e si avrà modo di conoscere il background narrativo dell’antagonista di turno. L’ispirazione culturale anche in questo caso non manca affatto: Alice Hiiragi, la primissima Monarca di Persona 5 Strikers, si presenterà come una versione nipponica di Alice in Wonderland, a tal punto che alcune zone del dungeon assumeranno un aspetto che richiamerà il romanzo originale di Lewis Caroll. Ed è importante apprendere questo aspetto poiché i futuri dungeon potrebbero addirittura ispirarsi ad altre opere o nascondere riferimenti preziosi verso la cultura Pop, replicando a conti fatti ciò che faceva Persona 5. Ma tornando a noi e alla Prigione di Shibuya, la linearità dei vecchi Palazzi viene completamente offuscata grazie anche alla possibilità di arrivare all’obiettivo con una migliore libertà esplorativa, la quale si esprime soprattutto in una maggiore verticalità del level design: dopotutto, il Guizzo Fantasma non è solo un buon modo per giocare stealth, ma anche per raggiungere luoghi assolutamente irraggiungibili da terra. Quindi si può sfruttare quasi di tutto: appigli, cornicioni, cavi e addirittura checkpoint, i quali sostituiscono le vecchie safe room sia per i viaggi rapidi che per altre attività. Avendo concluso il primo atto, abbiamo potuto affrontare anche la sua relativa boss fight, il cui approccio è differente rispetto a quello a cui eravamo abituati in Persona 5. Durante lo scontro abbiamo percepito meno pathos, sia per una boss fight fin troppo semplificata, sia perché simile agli scontri che affrontavamo abitualmente prima di giungere al suo cospetto, le cui piccole particolarità non bastano per renderla sensazionale – e soprattutto sentita, come accadeva con Kamoshida in Persona 5 -, seppur riservi delle analogie con l’esperienza vissuta da Ann Takamaki. Pertanto speriamo che col naturale proseguimento degli eventi, i Ladri Fantasma affronteranno degli scontri più complessi, che non si limitano ad essere soltanto una “versione più ostica” dei normali combattimenti che abbiamo affrontato a Shibuya.
Riteniamo che sia ancora presto per fornire un ulteriore impressione su tutti gli altri aspetti di Persona 5 Strikers, in attesa di potervene parlare in sede di recensione, al momento, il seguito dell’opera di Atlus sembra promettere bene, nonostante qualche piccolo inciampo sul fronte boss fight. Il sistema di combattimento al momento si presenta rapido, intuitivo e soprattutto offre una buona varietà durante lo scontro, merito soprattutto della possibilità di cambiare in tempo reale il personaggio in utilizzo. Non mancheranno inoltre nuovi personaggi che si inseriranno nella trama, come Sophia (che sarà giocabile sin dall’inizio) e Zenkichi Hasegawa, il quale investigherà sull’epidemia dei Risvegli del cuore per conto della Pubblica Sicurezza giapponese. Inoltre, ritroviamo anche una graditissima localizzazione italiana, e di due modalità grafiche selezionabili tra frame rate e risoluzione persino su PlayStation 4 Standard, mentre al momento la colonna sonora si rivela ancora impeccabile. Questo non è altro che il preludio di un nuovo viaggio insieme ai Ladri Fantasma, riuniti finalmente in occasione delle vacanze estive. Ormai maturati dopo gli eventi di Persona 5, i nostri ragazzi sono finalmente pronti per riformare la società giapponese seguendo quella giustizia che abbiamo imparato ad amare, senza mai perdere di vista i propri principi e codice d’onore da giustizieri.