Quando Battleborn venne rilasciato, nel 2016, in quasi contemporanea con Overwatch, erano in molti a essere scettici sulle possibilità del titolo siluppato da Gearbox Software e pubblicato da 2K Games, e di fatto, cinque anni dopo, il gioco (come annunciato da tempo) si è deciso ad alzare, in modo totale e assoluto, bandiera bianca.
Infatti non sarà soltanto il multiplayer di Battleborn ad andare offline, ma anche il single player. Un vero peccato, considerando le enormi potenzialità del titolo e la sua particolare concezione. Ibrido tra un FPS e un MOBA, Battleborn aveva come protagonisti una serie di personaggi unici e stravaganti, dalle abilità uniche per ognuno, il tutto accompagnato da quell’umorismo che è diventato il marchio di fabbrica, e uno dei motivi del successo, della serie di Borderlands (sempre di Gearbox Software).
Tutti questi elementi però, non si sono tradotti in un successo commerciale del gioco, che probabilmente ha sofferto fin troppo della concorrenza di Overwatch (uscito solo una ventina di giorni dopo). Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive, fu costretto ad ammettere che Battleborn aveva reso al di sotto delle aspettive, e il supporto per il titolo era stato interrotto dopo soltanto un anno e mezzo, consentend a Gearbox di dedicarsi esclusivamente allo sviluppo di Borderlands 3.
Insomma, la chiusura di oggi segna la fine definitiva di Battleborn, un titolo partito con tante aspettative, che hanno però finito per schiacciarlo.