Le avventure grafico testuali hanno composto uno dei modelli narrativi più apprezzati all’interno dell’industria videoludica. Sarà per le loro storie appassionanti, le quali riuscivano ad attirare persino i non-gamer, o per l’inusuale approccio al mondo dello storytelling, ma senza ombra di dubbio ancora oggi la loro scia si fa sentire. La prova di ciò è data dall’esistenza stessa di The Life and Suffering of Sir Brante, titolo sviluppato da Sever e pubblicato da 101XP.
L’opera ci catapulta circa 900 anni addietro, precisamente nel 1118, dove vestiremo i panni di Sir Brante e non solo, visto che il punto focale dell’esperienza è la personalizzazione della storia. Sarà questo il videogioco che segna un punto di ritorno per le avventure grafico testuali? Scoprite cosa ne pensiamo di seguito!
The Life and Suffering of Sir Brante… per davvero!
Come già abbiamo anticipato nella nostra introduzione, The Life and Suffering of Sir Brante ci consente di iniziare la nostra avventura dal momento della nascita del protagonista. Sembra una cosa che accade sempre più spesso, ma anche in questo caso il titolo dell’opera interattiva ci riassume né più né meno quello che ci aspetterà all’interno del racconto.
Per capire di cosa stiamo parlando bisogna fare un piccolo excursus sul mondo di The Life and Suffering of Sir Brante. L’anno di inizio della storia è il 1118, per cui siamo davanti ad un’ambientazione di tipo medioevale. Tuttavia la venuta dei cosiddetti “Twin Gods”, le divinità del mondo, hanno plasmato i modi di vivere della nobiltà e plebe. Inutile dirlo, il povero Sir Brante fa parte di quest’ultima categoria per cui è destinato ad una vita di sofferenze, anche se chiunque può diventare un nobile…
Ogni pagina è supportata da disegni in bianco e nero, con uno stile cartoonesco. La presenza di suoni è minima ed è utilizzata perlopiù per fornirci un’immersione maggiore nei momenti più concitati o delicati. Abbiamo apprezzato l’art-direction del videogioco proprio per la sua semplicità. Infatti, questa caratteristica ci consente di avere un’idea sui personaggi descritti, ma allo stesso tempo ci permette di immaginare il vasto universo in cui siamo immersi.
Una storia sempre in movimento
Un’altra caratteristica fondamentale di The Life and Suffering of Sir Brante è indubbiamente il sistema di scelte e caratteristiche del personaggio. Nel corso del racconto ci verranno proposte molteplici scelte, che potranno modificare il corso degli eventi della trama e incrementare o diminuire i nostri attributi.
Fortunatamente non ci troviamo dinanzi al solito sistema a bivi, il quale ci porterà però allo stesso identico punto, bensì stiamo parlando di un modello narrativo molto peculiare. Il destino di Sir Brante sarà nelle nostre mani, per cui non è possibile parlare dell’avventura nel suo complesso, visto che tutti i fruitori otterranno finali e risvolti diversi ad ogni “step” della storia.
Ciò che possiamo giudicare, però, sono le scelte stesse che ci vengono poste. Un’opera interattiva basata unicamente sulla narrazione è tenuta a fornire un ramo di opzioni che possa risultare interessante e a tratti anche difficile da selezionare. Questo è il caso di The Life and Suffering of Sir Brante, ove ogni azione che potremmo compiere è valida e raramente compaiono input chiaramente meno convenienti di altri.
In breve, gli amanti del genere troveranno sicuramente pane per i loro denti con questa produzione. Non sarà raro dover ponderare per diversi minuti quale corso di azione far intraprendere al vecchio e caro Sir Brante, soprattutto se teniamo conto di tutte le caratteristiche che verranno modificate da una singola scelta. Sembra scontato dirlo, ma ciò aumenta anche la rigiocabilità offerta dal videogioco, per cui nonostante duri all’incirca cinque ore, potrete in ogni caso rivivere in chiave diversa tutti gli eventi che hanno segnato la vita del protagonista.
The Life and Suffering of Sir Brante: un’avventura non per tutti
Come spesso ripetiamo all’interno delle nostre recensioni, non tutto è perfetto. Nostro malgrado, anche The Life and Suffering of Sir Brante presenta alcune criticità, diverse persino più o meno gravi per noi italiani. Prima fra tutti è sicuramente la mancata localizzazione dei testi in lingua italiana. Il gioco è, al momento della stesura di questo articolo, disponibile sono in inglese e russo. Molti lo avranno già capito, ma ovviamente la problematica è legata a tutta quella fetta di utenti che non ha una conoscenza dell’anglosassone tale da fargli comprendere la trama. Infatti, essendo ambientata nel XII secolo, la storia è raccontata utilizzando perlopiù termini ricercati, soprattutto nei dialoghi tra adulti. Quindi non solo è necessaria una buona comprensione dell’inglese, ma anche un’ottima percezione dei termini più ricercati e arcaici dell’isola.
Questo dettaglio risulta molto struggente per un’opera che fa della narrazione il suo traino fondamentale, visto che pochissimi “fortunati” potranno goderne appieno la qualità di storytelling, che risulta soddisfacente e consistente nel suo scorrimento generale. Ultimo ma non ultimo, The Life and Suffering of Sir Brante è chiaramente un titolo di nicchia, così come molte avventure dello stesso tipo. Ragion per cui non sarà raro notare come una sessione di gioco risulterà pesante e, a lungo andare, noiosa per tutti coloro che non sono davvero degli amanti del tipo di fruizione. In pratica, la creazione di Sever non è qualcosa che tutti i videogiocatori saranno in grado di apprezzare, ma se siete alcuni dei fan sfegatati delle interactive fiction con elementi grafici, allora preparatevi ad un’immersione di buon livello.
The Life and Suffering of Sir Brante segna un punto di ritorno per uno dei generi videoludici che hanno fatto la storia del medium. L’avventura proposta dal team di Sever ci ha soddisfatti, soprattutto per la gestione delle opzioni di scelta, le quali influenzano talmente tanti fattori e caratteristiche da tenerci sempre sull’attenti ad ogni mossa che decideremo di compiere. Lo stile artistico utilizzato si è rivelato essere minimal, ma allo stesso tempo molto funzionale. La rappresentazione del cast dei personaggi ci ha consentito di immergerci ancor di più all’interno del mondo di gioco, il quale è racchiuso in una lore affascinante che merita molteplici iterazioni per essere capita al meglio. Peccato per la mancata localizzazione in lingua italiana che, sebbene di norma non risulti un problema di grande rilevanza, in questo caso lo diventa poiché stiamo pur sempre parlando di un’iterazione che fa della trama un punto di traino fondamentale. Sfortunatamente, lo stesso setting e mondo di gioco rendono The Life and Suffering of Sir Brante un’esperienza adatta solo ad una piccola sfera di appassionati, visto che può risultare troppo pesante per la maggior parte dei neofiti.