My Hero Academia e l’iniziativa contro la pirateria!

My Hero Academia

Il copyriight, si sa, è uno dei problemi più sentiti in Giappone, soprattutto quando si tratti di anime e manga, perciò non è strano che il governo si occupi con attenzione di questo aspetto della legislazione. Dopo aver proposto una legislazione più rigida sul cosplay,  il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni del paese del Sol Levante, ha pubblicato un video utilizzando la grande riconoscibilità e la fama dell’opera di Kohei Horikoshi, My Hero Academia.

All’interno del video vengono spiegate le nuove regole più stringenti relative al copyright che sono entrate in vigore in Giappone a partire dallo scorso 1 gennaio, e viene inoltre presentato il servizio di filtering, approvato dal governo, per bloccare i siti che trasmettono streaming illegalmente (un problema che, ultimamente,è davvero molto sentito).

Le nuove regole sul copyright puniscono chi, consapevolmente, scarichi manga, riviste e lavori accademici che siano stati piratati o caricati illegalmente sul web, inoltre vengono banditi anche i siti che propongono degli hyperlink di collegamento a siti pirata. In questo modo le opere cartacee vengono equiparate a musica e video (già protetti dalla precedente legislazione sul copyright).

La nuova legislazione permetterà ancora di scaricare qualche frame o qualche pagina di un manga, e anche di postare immagini nelle quali compaia del materiale soggetto a copyright, senza tuttavia essere il soggetto principale della foto. Inoltre non vengono previste pene per chi posti online dei lavori derivati da una proprietà intellettuale (come ad esempio parodie, fan fiction e dojin).

Le pene previste per le violazioni ripetute sono impressionanti, fino a un massimo di due anni di carcere e di una multa pari a 2 milioni di yen, mentre le pene per i siti che forniscono hyperlink pirata sale a cinque anni di carcere e 5 milioni di yen di multa.

Non è la prima volta che, in maniera più o meno diretta, My Hero Academia si schiera contro la pirateria. Già nel 2018 infatti, come una delle proprietà intellettuali dell’editore Shueisha, il manga di Horikoshi aveva fatto parte della campagna STOP! Piracy Edition, che aveva visto la collaborazione tra alcuni dei principali editori di manga del paese del Sol Levante (a Shueisha si erano infatti associti anche Kodansha, Kadokawa Shoten e Shogakukan).